nº 1217
Articolo
Pe. Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista
Il cammino verso la
Pasqua
1244. il cibo che
guarisce
San Luca scrive nel
suo vangelo che Gesù “camminava davanti salendo verso Gerusalemme” (Lc 18,28). La
sua disposizione era di realizzare il disegno del Padre. In questo cammino
passa da tre momenti fondamentali: la Cena, la Croce e la Sepoltura, che in
verità sono un unico avvenimento . In questo modo abbiamo l’unione totale alla
mensa di Gesù, che è l’Ultima Cena e al suo Sacrificio sulla Croce. Una
preghiera liturgica diciamo: “Nell’avvicinarsi alla morte, ha dato alla sua
Chiesa un nuovo ed eterno sacrificio, con il banchetto del suo amore”. Grazie a questo mistero arriviamo a
esercitare la vera carità. Gesù, affinchè potessimo ricevere e partecipare
della salvezza che ci viene dalla sua Morte e Risurrezione, ha istituito la
santa cena nella quale, in un modo umano, partecipiamo di ciò che è divino. Relizziamo
la Pasqua in questo modo! Affinchè il cibo diventi sacrificio deve essere innaffiato
dalla carità che è data dal servizio
fraterno, come il servizio di Gesù fino alla croce. La Messa senza amore
fraterno, del servizio all’altro, perde la sua ragione. La Messa ha perso lo
stile del pasto, ma non può perdere la caratteristica di comunione fraterna che
è il segno della comunione con Cristo. Il simbolo, se non è ben presentato,
perde il suo valore educativo. E’ così che la comunione passa a essere devozione
individuale e non comunione di vita con Cristo e i fratelli. Per questo Gesù
insegna il comandamento dell’amore.
1245. Morire per
dare la Vita
Gesù, con la sua
morte, ha sparso il suo sangue, e ci ha dato così il mistero della sua Pasqua. Ricordiamo
che il popolo era uscito dall’Egitto celebrando una cena nella quale mangiarono
carne di agnello, passando il sangue dell’animale sullo stipite delle porte per
essere liberati dall’angelo sterminatore. Così è cominciata la Pasqua del
popolo di Dio. Gesù ha celebrato la cena pasquale del popolo mangiando carne d’agnello.
In questo modo creò la cena pasquale dei cristiani, che è l’Eucaristia. L’Agnello
immolato ora è Lui, Gesù! Per il suo sangue siamo stati salvati! Questo sangue
lo abbiamo nell’Eucaristia. Gesù è il Servo di Dio che si fa servo di tutti. La
Pasqua è al centro della nostra vita quando mettiamo la nostra vita a servizio
di Dio e delle persone. Senza questo, non mangiamo la Pasqua. Celebrare la
Morte di Gesù il venerdì Santo, vuol dire unirsi a Cristo che si offre al Padre
per il mondo. San Leone Magno scrive: “Chi venera realmente la Passione del
Signore deve contemplare allo stesso modo, con gli occhi del cuore, Gesù crocifisso,
e riconoscere nella carne del Signore la sua propria carne”. Non basta provare
pena della sofferenza del Cristo, è necessario invece parteciparvi accogliendo
la sua Vita.
1246. La Pasqua per
una Vita Nuova
La Liturgia della
notte di Pasqua ha molti simboli che spiegano ciò che per noi è la Risurrezione
di Gesù e come questa Pasqua penetra oggi nella nostra vita. In questa notte
rinnoviamo il nostro battesimo. Facciamo questa cerimonia alla luce del Cero Pasquale e il fuoco nuovo. Ricordiamo
tutta la storia del popolo di Dio e la nostra storia personale in Gesù
Salvatore..Gesù è la Luce del mondo che è uscito dal sepolcro per illuminarci. Coloro
che sono illuminati da Lui sono battezzati nell’acqua, e partecipano del suo
fuoco nuovo e della sua luce. Viviamo la Pasqua della Nuova Alleanza. E’ ora
che possiamo impegnarci con Dio attraverso il Sangue di Gesù. Siamo liberati,
come i giudei che passarono il Mar Rosso. Anche noi passiamo attraverso le
acque del Battesimo. È una nuova creazione! Viviamo delle cose del cielo, uniti
a tutti i santi. Siamo incorporati a Cristo nella sua Morte e Risurrezione. Nel
momento attuale della Chiesa, dobbiamo vivere molto intensamente il Mistero
Pasquale del Cristo affinchè le persone siano trasformate e si trasformi così
anche il mondo. La Chiesa ha una missione che non può soffocare. È per tutto
questo che possiamo cantare: Alleluia!