In Gesù risplende la bellezza
del Padre. Per il discepolo arrivare alla bellezza di Dio significa passare dal
cammino che ha fatto Gesù stesso, cioè:passare dalla Passione e Morte per
arrivare alla gloria della Risurrezione. Dio fa alleanza con noi nel suo Figlio
Gesù, e ci chiede di Ascoltarlo!
nº 1208
Omelia 2^ Domenica Quaresima
(24.02.13)
Pe. Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista
Ascoltatelo!
Trasfigurazione e Pasqua
Nel
nostro cammino verso la Pasqua accompagniamo Gesù nel suo deserto e nella sua
tentazione, ma Lo seguiamo anche nella sua glorificazione. Nella prima domenica
di Quaresima abbiamo contemplato Gesù che soffre le tentazioni e le vince. La Trasfigurazione ci mostra la vittoria che
anche noi avremo. Essa fa vedere ai discepoli che la sofferenza della Passione
e Morte è un passaggio per la glorificazione che viene dalla Risurrezione
(prefazio). Lo scandalo della fragilità è vinto dalla certezza della divinità
del Figlio unito al Padre. Questo momento nel cammino di Gesù è un orientamento
per la comunità dei discepoli sulla funzione della Legge e della Profezia,
simboleggiata nei due maggiori personaggi dell’Antico Testamento: Mosè ed Elia.
Pietro riflette la mentalità di molti cristiani nel voler continuare l’Antico
Testamento quando dice: “Maestro, è bello per noi stare qui. Facciamo tre
tende, una per te, una per Mosè e una per Elia”, Egli non sapeva quel che
diceva” (Lc. 9.33). tutto questo stava come a dire di continuare secondo la
linea dell’Antico Testamento in cui Gesù compare però come gli altri due
Profeti, allo stesso livello. Questa era una tentazione molto grande,
soprattuto nei cristiani venuti dal giudaismo. La risposta del Padre si fa
udire: “Dalla nube uscì una voce che diceva: Questo è il Figlio mio prediletto”
(35). Da questo punto in poi è Lui che
parla. Luca ci mostra questo suo pensiero molto chiaro quando dice che “la
Legge e i Profeti fino a Giovanni, da
allora in poi viene annunziato il Regno di Dio e ognuno si sforza per entrarvi”
(Lc 16,16). Accanto alla manifestazione gloriosa abbiamo le parole di Gesù che
annunciano la sua sofferenza che passerà dalla Passione e Morte. I discepoli
non capirono, ma rimasero silenziosi. Pietro e i suoi compagni vissero per un
momento nella gloria del Cristo e la gustarono, talmente tanto che desideravano
rimanere in quella condizione. Ma c’era un cammino di Calvario da percorrere
ancora.
Dio fa alleanza
Dio fa alleanza con Abramo, in una meravigliosa teofania (manifestazione di
Dio). Spaccando gli animali a metà e passando su di loro si pone nella stessa
situazione nel caso non compissero il patto con Dio. E Dio fa lo stesso
impegnandosi e celebrando il sacrificio. Nella Quaresima di quest’anno
riflettiamo, nella prima lettura, sulle
alleanze di Dio con l’umanità. In Abramo Dio continua il suo progetto, non
corrisposto da Adamo. Questa alleanza culminetà in Cristo. Non più una terra,
sarà l’oggetto del patto, ma la vita eterna ci è data in Cristo Risorto. Nel seno
di Abramo già palpita il Risorto.
Saremo simili a Lui
La nostra trasfigurazione avverrà a partire dal momento in cui ascolteremo
la Parola del Figlio e la metteremo in pratica. Pietro e gli altri discepoli
percepiscono la presenza della divinità. Noi camminiamo nella presenza di Dio. Per
questo Paolo dice che “Siamo cittadini del cielo ... Egli trasformerà il nostro
corpo umiliato e lo renderà simile al suo corpo glorioso” (Fl 3,20-21). La
Quaresima ha anche il carattere di preparazione al battesimo o rinnovazione
delle disposizioni battesimali, la trasfigurazione ci mostra quello che
realizza in noi questo sacramento. La spiritualità cristiana non è fare molti
atti spirituali, ma accogliere la Parola di Gesù e così trasformarci per vivere
più intensamente la dimensione Divina che riceviamo dai sacramenti,
principalmente Battesimo ed Eucaristia. Per questo viene detto: “Continuate
fermi nel Signore!” (Fl 4,1)
Letture: Gen. 15,
5-12.17-18; S 26; Fil 3, 17-4.1; Luca 9,28b-36b