nº
1119
Articolo
Pe.
Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista
Acqua
che da vita
Dicono che un abitante
del deserto, nel vedere, in un altro luogo uno zampillo d’acqua molto grande
rimase stupito nel vedere quello che per lui era un miracolo. Si possono fare
molte riflessioni sull’acqua e il suo futuro, ma in questo momento riflettiamo invece
sul simbolismo dell’acqua nella celebrazione liturgica. Ricordiamo che il
sacramento che dà origine a tutti gli altri si celebra con il simbolo
dell’acqua nella quale stà il simbolo del male che è sepolto e la vita nuova
che rinasce. Nella Vigilia Pasquale c’è la solenne benedizione dell’acqua con
la quale si battezzeranno i nuovi cristiani e la rinnovazione delle promesse
battesimali con un impegno profondo. Possiamo dire che tutta la liturgia delle
Vigilia Pasquale è organizzata intorno al Battesimo. La ragione è chiara. È nel
Battesimo che moriamo con Cristo e risorgiamo con Lui. Il simbolismo del
Battesimo usa l’acqua per mostrare come si realizza in noi la Pasqua di Gesù, la sua
morte e risurrezione. La benedizione solenne dell’acqua battesimale fa memoria
delle meraviglie compiute da Dio nei momenti significativi della storia di
Salvezza. “Dio si servì dell’acqua per farci conoscere la grazia del Battesimo”
(Benedizione dell’acqua). All’origine del mondo lo spirito di Dio aleggiava
sulle acque affinchè esse ricevessero la forza di santificare. Le acque del
diluvio prefiguravano la nuova umanità e la purificazione del mondo. I figli di
Abramo attraversarono le acque del Mar Rosso, prefigurando il nuovo popolo
uscito dalle acque del Battesimo, Gesù fu battezzato nel Giordano e dal suo
costato aperto dalla lancia, sulla croce, uscirono sangue e acqua. Dopo la Risurrezione ordinò
ai discepoli di andare a battezzare tutti i popoli. La parola “battezzare”
significa immergere nell’acqua. Il simbolismo delle acque ricorda la
purificazione, la liberazione dal peccato e l’unione a Cristo nella sua morte e
risurrezione, la vita nuova di chi è uscito dalle acque, la fecondità che genera
vita.
1096.
lo Spirito sopra le acque
La benedizione dell’acqua
battesimale così recita: “Ora, Padre, guarda con amore la tua Chiesa e fa'
scaturire per lei la sorgente del Battesimo. Infondi in quest'acqua, per opera
dello Spirito Santo, la grazia del tuo unico Figlio, perché con il sacramento
del Battesimo l'uomo, fatto a tua immagine, sia lavato dalla macchia del
peccato, e dall'acqua e dallo Spirito Santo rinasca come nuova creatura” e si
continua toccando l’acqua: “Discenda ,
Padre, in quest’acqua, per opera del tuo Figlio, la potenza dello Spirito
Santo”. Poi immergendo il cero pasquale ancora nell’acqua si prosegue: “ perchè
tutti coloro che in essa riceveranno il Battesimo, sepolti insieme con Cristo
nella morte con lui risorgano alla vita immortale”. Tutto il rituale,
raccogliendo i simboli, trasmette l’insegnamento sulla nostra unione con Cristo
e la realizza.
1097. Sgorgheranno fiumi di Acqua Viva
Chi è battezzato si
unisce a Cristo, alla sua morte e risurrezione. Per la fede abbiamo già la
vita eterna. Gesù dice paragonando la fede all’acqua che disseta: “Se qualcuno ha sete, venga a me e
beva. Chi crede in me, come dice la Scrittura, dal suo seno sgorgheranno fiumi di acqua viva” (Gv 7,38).
La nostra partecipazione in Cristo ci mette anche nella condizione di portare
la sua Vita agli altri attraverso il servizio d’amore che è lo stesso che Gesù
ha realizzato con la sua morte. Così continuiamo a vivere il nostro
battesimo facendo sgorgare fiumi di
acqua viva.