Tutti possono essere santi nella situazione in cui vivono.
La santità consiste nell’amare Gesù Cristo
La santità sta nel cuore di chi ama Dio
Non c’è bisogno di stare sugli altari per essere santi, ma è necessario avere l’altare dentro di noi, e questo è Gesù!
nº 1072
Omelia Solennità di Tutti i Santi
(06.11.11)
Pe. Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista
Generazione dei cercatori di Dio
Un mondo di santi
Spendiamo più tempo a discutere sui problemi e difficoltà del mondo che a percepire la sua ricchezza e la sua bellezza. Anche guardando le sue grandi meraviglie, noi dimentichiamo la metà delle sue realtà: la vita spirituale. Tutti hanno un mondo di ricchezze spirituali. Per quanto fragili possiamo essere e, anche malvagi a volte, c’è in noi una scintilla divina. E’ triste vedere persone preparate essere poi tanto ignoranti sulle cose spirituali. Forse non sono poi così preparati! Uno scienziato senza Dio è un pericolo. E’ necessario essere saggi. Disconosciamo la ricchezza di quello che siamo. Possiamo non riconoscere Dio come Padre, ma Lui ci riconosce tutti come figli: “Guardate quale grande amore ha dato a noi il Padre: siamo chiamati figli di Dio e lo siamo realmente. Per questo il mondo non ci conosce, poichè non ha conosciuto lui” (1 Gv. 3,1). Non ci sono figli di Dio che non possano chiamarlo Padre. Che meraviglia è l’amore di Dio ! Ci fa santi anche quando siamo peccatori. Ci sono modelli di santità molto buoni e al quale rispondono in tanti. Ma siamo noi che li abbiamo fatti. Dio ha invece il suo. Ogni figlio suo è meraviglioso. L’amore del Padre per noi ci libera da tutti questi modelli, perchè nel seno del Padre c’è posto per tutti. Stando così le cose, quale è la missione di chi crede in Dio e nel Suo Figlio Gesù Cristo? Cosa facciamo come cristiani che si fregiano di questo nome? Annunciare le meraviglie di Dio che tutti siamo figli e dare testimonianza di come si vive la risposta a questo amore tanto grande. Per questo tutti siamo santi nella misura di Dio e con lo sforzo di fare la nostra parte. Dal versante di Dio non ci manca niente. Gesù guarda ciascuno di noi, come guardò il giovane ricco e ci ama. “Non si è ancora manifestato ciò che saremo, ma quando si sarà manifestato saremo simili a Lui, perchè lo vedremo così come Egli è” (1 Gv 3,2). Celebrare la festa di Tutti i Santi non è soltanto ricordare tutti gli abitanti del Cielo, ma anche tutti quelli che cercano di andarvi. Coloro che si dibattono contro Dio, non lo fanno veramente contro di Lui, ma contro certe caricature che fanno di lui. Se combattono con Dio è perchè credono che Egli esiste, altrimenti non perderebbero tempo a lottare contro i mulini a vento.
Santità con i piedi per terra
Sant’Alfonso diceva che molti mettono la santità nelle orazioni, nelle penitenze, nei digiuni ecc. ... ma tutta la santità consiste nell’amare Gesù Cristo. L’amore è ciò che modella la vita del cristiano. Senza questo, non possiamo dirci cristiani autentici. E Gesù, molto pratico, mostra ciò che significa questo amore , attraverso il discorso della Montagna: essere povero di spirito, afflitto per il bene, mansueto, affamati e assetati di giustizia che viene da Dio, misericordiosi, puri di cuore, promotori di pace, perseguitati a causa della giustizia; questi possono esultare. Ecco, tutto questo, è ciò che possiamo fare. In questo cammino noi possiamo fare tante cose nella semplicità e nella carità. Alle volte insegnamo tante cose strane e questo invece resta fuori.
Pastorale della santità
Il Concilio ci ha portato molte verità, che pur essendo antiche, sono state oscurate da tante ideologie dentro la Chiesa. Afferma che tutti possono e devono essere santi in qualunque stato di vita si trovano. Se essere santo una volta voleva dire ricopiare modelli di santità stereotipati, ora possiamo creare il nostro modello imparando dagli antichi, non facendo le stesse cose, ma con l’intensità del loro amore per Gesù Cristo, per la Chiesa, nella carità. Gli ordini religiosi e i santi si dedicavano al soccorso dei poveri, degli abbandonati. Nel cuore della Chiesa noi, come i santi, possiamo vivere il Vangelo e portare avanti il messaggio di Gesù.
Letture: Ap. 7, 2-4.4; S. 23; 1 Gv. 1-12ª;
Vangelo di Matteo 5, 1-12