nº 1012
Omelia 5^ Dom. Quaresima
10.4.2011
p. Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista
Gesù è la Vita
Il salmo penitenziale “Dal profondo a te grido, o Signore; Signore, ascolta la mia voce” (129), molto pregato nella vita della Chiesa, rivela la coscienza della presenza della sofferenza, del male e della morte. La nostra vita alle volte, ci porta fino alle porte della morte, ogni tanto ci sembra che ogni speranza sia terminata. Anche se non siamo in peccato, anche così, la morte ci spaventa. D’altro canto, il salmo riafferma la speranza: “Io spero, Signore. Spera l’anima mia, attendo la sua parola”. Il cristiano non sceglie la morte. Egli è sempre dalla parte della Vita. Gesù è la Vita. Il racconto della risurrezione di Lazzaro proclama che il centro della vita e della missione di Gesù è : Essere Vita e dare la Vita a tutti. Così Egli disse: “Io sono venuto affinché abbiano la Vita e l’abbiano in abbondanza” (Gv. 10,10). Gesù aspettò che Lazzaro fosse ben morto e in decomposizione: già da 4 giorni era morto, disse Marta. Non c’era più speranza per l’amico. Egli avrebbe potuto non lasciarlo morire, ma volle mostrare che Lui è al di sopra della morte ed è Signore della Vita. Vita che viene data a coloro che hanno fede. Marta crede nella risurrezione dopo la morte. Ma Gesù dà vita ora: “Io sono la risurrezione e la vita. Chi crede in me, anche se muore, vivrà.Chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo ?” (Gv. 11, 25-26). Marta risponde che crede, non che Gesù risusciti il fratello ma “io credo che Tu sei il Messia, il Figlio di Dio che doveva venire nel mondo” (27). Questo miracolo di Gesù è preannuncio della sua Risurrezione. Questo sarà il più grande segno che porterà alla fede. E’ fondamentale per la fede cristiana credere che Gesù è risuscitato dai morti; credo che “Egli risuscitò nel terzo giorno”. Questo vangelo è la continuazione delle due domeniche precedenti: Gesù è l’Acqua Viva, è la Luce, è la Vita. Tutto questo ci dà il Battesimo. La risurrezione di Lazzaro è la spiegazione di quello che succede a noi nel Battesimo. Per questo diciamo che siamo nuove creature, che nasciamo di nuovo, che abbiamo la Vita Eterna, che non moriremo mai.
Lo Spirito datore di Vita
Leggiamo nel prefazio: “Egli estende a tutta l'umanità la sua misericordia, e con i suoi sacramenti ci fa passare dalla morte alla vita”. E’ il risultato della Risurrezione di Gesù: ridona la vita a chi è morto a causa del peccato ed è garanzia di Vita Eterna per coloro che credono e si fanno battezzare. Lo Spirito Santo garantisce questa vita: “Se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto per il peccato, ma lo Spirito è vita per la giustizia” (Rm 8, 10). Anche avendo il marchio del peccato, abbiamo sempre la certezza della vita. Ma anche: dovendo passare per la morte, abbiamo la risurrezione di Gesù che porta alla vita. Lo Spirito vivificherà i nostri corpi. Ezechiele profetizza: “Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete;” (Ez. 37,14)
Camminare con l’amore
L’orazione della messa presenta il modo di seguire il Cristo, in modo particolare in questo tempo di Quaresima. Come Egli ci ha invitato a portare la Croce e a seguirlo, così ci invita anche ad assumere lo stile della sua mentalità: vivere nell’amore e a dare la vita per amore. Nel seguire il Cristo siamo sostenuti dalla pratica dei sacramenti, e infatti preghiamo: “con i suoi sacramenti ci fa passare dalla morte alla vita” (Prefazio). La fede in Gesù ci risuscita dalla morte alla vita, ci dona la Vita di Gesù che è la Vita Eterna. In ogni sacramento, riceviamo la vita in unione con il simbolo per il quale il sacramento si realizza.
Letture: Ez. 37, 12-14; S. 129; Rm. 8, 8-11;
Vangelo: Gv. 11, 3-7.17-20.33b-45