3a Dom. Quaresima - 27.3.2011
 
Incontrare Gesù è incontrare la vita,
Gesù prende dal suo cuore l'Acqua Viva che sazia qualunque sete

 

n.1008
Omelia 3^ Dom. Quaresima
27.3.2011
p. Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista


Fonte di Acqua Viva

 

Se conoscessi il dono di Dio

 

La liturgia della Quaresima, Anno A (sono tre cicli liturgici: A.B.C.), è una preparazione alla celebrazione del Battesimo nella Vigilia di Pasqua. E’ il catecumenato cristiano. Il tema della 3^, 4^ e 5^ domenica è Gesù che è: l’Acqua Viva, la Luce e la Vita. Nel battesimo i catecumeni che rinascono grazie all’acqua, sono illuminati ed acquistano la Vita nuova dei risorti in Cristo.  Il racconto dell’incontro di Gesù con la Samaritana, è una sintesi del vangelo: un’infedele, in quanto samaritana, e per questo esclusa dal popolo di Dio, cerca acqua. Incontra Gesù seduto sul bordo del pozzo. Lui, che è la fonte, le chiede acqua. A causa della questione della separazione  tra samaritani e giudei, non potrebbe avvenire questa gentilezza (di versare acqua ad un nemico). Gesù apre lo spazio ad un nuovo modo di vita: Egli dà l’Acqua Viva  (costantemente), simbolo della Vita che sgorga dal suo cuore trapassato dalla lancia e dal quale uscirono sangue e acqua. Queste acque simboleggiano la vita data dal Battesimo. E’ come l’acqua uscita dalla roccia che salvò il popolo nel deserto. Incontrare Gesù è incontrare la Vita. La simbologia dell’acqua è ricorrente nell’Antico Testamento, per esempio, il racconto del diluvio, o nella traversata del mar rosso, o nell’acqua uscita dalla roccia. Per colui che crede, Cristo dà l’Acqua Viva. Coloro che chiedono il Battesimo, implorano come gli ebrei verso Mosè e come la Samaritana verso Gesù: dammi di quest’acqua. L’acqua ha un doppio simbolo: entrando nell’acqua del battesimo, ci immergiamo nel Mistero di Cristo, Egli è l’acqua che dà la Vita , e per questo dice: “Chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete. E l’acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua zampillante per la vita eterna” (Gv 4,14).  Credere in Gesù significa adorare il Padre: Dove? Nel monte Garizim (culto dei Samaritani, condannato dai Giudei), o in Gerusalemme? (20). L’Acqua della Vita dispensa dal luogo. Basta adorare nello Spirito e nella Verità che è Gesù.

 

Amore di Dio nei nostri cuori

 La fede è la risposta al dono che Dio fa di se stesso a noi. La samaritana va a cercare acqua e Gesù le offre l’Acqua Viva. Quando il popolo implora acqua è perché ha fiducia che Dio gli darà di quest’acqua. La fede ci dà la speranza, perché “l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.” (Rm, 5,5). Dio viene a noi con Amore: “ Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.” (Rm 5,8). Egli dona lo Spirito che è l’Amore: “Lo Spirito è questo Amore di Dio, diramato come fuoco sopra l’altare vivo del nostro cuore, diventato così sacrificio vivo” (T. Federici)

 

Acque zampillanti

 Gesù è la roccia da cui sgorga l’acqua viva. Battesimo è la vita che esce dalla roccia del sepolcro della Risurrezione. Dio è la roccia della salvezza, roccia che salva (Sl 94). L’Acqua Viva salva dalla morte. Cristo è la roccia della nostra salvezza, poiché da  lui uscì l’acqua viva. In ogni eucaristia possiamo proclamare: Dacci di quest’acqua! Quest’acqua è Lui stesso, colui che parla con noi: Sono io che parlo con te (Gv 4,26). La samaritana abbandona la brocca e corre a comunicare ciò che era successo. Più che una novità, lei annuncia Gesù. Questo è già lo zampillare della pietra di un cuore infedele che si converte e crede. Chi arriva all’Acqua Viva diventa un canale di grazia. Chi crede diventa una roccia dalla quale escono fiumi di acqua viva.

 

Letture. Es. 17, 3-7: Salmo 94; Rm. 5, 1-2,5-8;
Vangelo Giovanni 4, 5-42

 
 
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