Il mese di Maggio si conclude con la festa liturgica della Visitazione della Madonna alla vecchia cugina Elisabetta. Durante questo mese quanti saluti e sospiri salgono verso la Regina del Cielo e della terra! Quante volte abbiamo potuto constatare che i ricordi del mese di Maria sono stati il mezzo utilizzato da Dio per far tornare i più grandi peccatori in amicizia con Dio. Dopo una vita passata lontano da Dio ecco riemergere la nostalgia dell’eterna infanzia di Dio. Sono immagini del folklore, della pietà popolare, certo si tratta di una atmosfera, ma dietro a tutto questo, a dare la tonalità giusta c’è la Visitazione della Madonna che si serve di queste cose semplici per sconfiggere le ragnatele infernali che ammaliano le anime.
Certo non è sufficiente il solo ricordo per tornare in grazia di Dio, ma ci vuole la sofferenza della Passione del Signore che opera le grandi conversioni. Ma le cose belle ricevute nell’infanzia acquistano col passare degli anni un valore che costituisce tante volte un punto d’ancoraggio nel mare tempestoso della vita.
La Madonna ha voluto, grazie a tutti i singolari titoli con i quali è invocata, essere in mezzo alla vita del Suo popolo. Più volte ha fatto sentire la forza della sua intercessione attraverso semplici immagini o edicole edificate dalla pietà popolare. Bisogna pure che ci fermiamo ogni tanto per prenderci il tempo di vivere! La corsa frenetica che ci investe tutti ha un’origine sospetta che sa un po’ di disubbidienza. Tutti hanno fretta e tutti si lamentano di non avere abbastanza tempo! Ora Dio aveva detto che sei giorni alla settimana ci dovevano bastare per sbrigare le nostre faccende, ma che il settimo giorno era il Suo. Oggi c’è chi è diventato così avaro del suo tempo che si è messo a rubare anche il tempo che Dio si era riservato per se! Povera Domenica, serve a tutto ormai, meno che al suo vero significato! Dio invece ci dice: fermatevi ed osservate come Io Sono Dio! Chi corre sempre non vede più la bellezza della natura e distrugge anche la propria natura vivendo come un robot.
In questo mese di maggio anche nei quartieri c’è chi si riunisce per recitare il rosario e stare un’attimino insieme. E’ un piccolo gruppetto evidentemente, perché gli altri passano a tutta velocità, la fretta ci rende indifferenti a tutto, prima a Dio e poi ai fratelli. Non si sa più che chi dedica un po’ di tempo a Dio viene premiato perché allora Dio può lavorare insieme a Lui e con lo Spirito Santo si fanno molte più cose in meno tempo perché si lavora con un’altra mentalità e si sfruttano al meglio le proprie energie. Quanto spreco, infatti, di energie vitali in questo nostro tempo, quante forze umane mal canalizzate da una dispersione frettolosa e poi ne scaturiscono come logiche conseguenze gli esaurimenti di vario genere. Ritorniamo al Mese di Maggio, ritrovandoci intorno alla Madre celeste che ci riconoscerà come suoi figli e ci libererà dalla fretta che è una cattiva consigliera!
(Omelia 2 maggio 1998 _ p. T.H o.p.)