Maria Santissima è morta?

 

Alcuni teologi lo negano, ma l'opinione affermativa è comune e interpreta fedelmente sia la tradizione che i documenti del Magistero.

Pio XI dichiara: "Possiamo sperare da lei, Assunta nella gloria del cielo, nell'ora del nostro trapasso, che fu pure il suo poiché Ella pure fece questo passo, essendo in Lei non la grazia di creazione, ma la grazia di redenzione, la quale non conferiva immortalità vera e propria, possa Ella essere nostra avvocata presso la divina bontà e misericordia" (Allocuzione, Oss.Rom., 16-17 agosto 1933).

Pio XII dichiarando l'Assunzione di Maria non volle definire nulla della sua morte, anche se indirettamente ne suppone il fatto e la comune convinzione dei fedeli.

Chiare testimonianze della morte di Maria sono state trasmesse fin dal III secolo da Origene, Efrem, Gregorio Niss., Agostino, Paolino da Nola, Ambrogio. Gli stessi libri apocrifi sono d'accordo. In Oriente, dal VI al  XV secolo, gli oratori sacri parlano espressamente  della "dormizione di Maria". Dal XIII al XIX i teologi sono unanimi nel sostenere la risurrezione di Maria, supponendo quindi il fatto della sua morte.

 

Che Maria non abbia conosciuto la corruzione del sepolcro è dogma di fede solennemente definito dalla Chiesa con Pio XII nel 1° novembre 1950: "L'Immacolata  Madre di Dio sempre Vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla Gloria celeste in anima e corpo" (AAS 1950 - 42, p. 754)

Tale privilegio deriva ed è il coronamento dei seguenti:

- l'immacolata concezione; - l'intemerata purezza verginale; - l' eccelsa dignità di Madre di Colui che disse di essere la  Vita e la Risurrezione.

La singolarissima partecipazione di Maria alla Passione redentrice del Figlio, conveniva che Ella godesse i frutti prima della finale risurrezione della carne, come li aveva goduti dal primo istante della sua esistenza terrena.