Maria Corredentrice
Â
Se Mediatrice, ovviamente di una mediazione partecipata, subordinata e relativa a quella del Cristo, Maria non può non essere celebrata anche come Corredentrice. Ella in realtà : accettò coscientemente e cordialmente il piano di Dio, che intendeva farne la Madre del Redentore, per cui offrì al Verbo tutta la propria natura umana, materia di una comune offerta sacrificale. In ogni istante vibrò all'unisono col Cuore del suo divin Figlio, facendo propria la sua missione espiatrice e accettandone tutte le conseguenze. nessuno, come lei, intuì il mistero della sua morte, ne condivise le ragioni, sospirò con lui di realizzarne i frutti, al di là d'ogni personale e naturale valutazione degli eventi. Se il Cristo fu insieme Sacerdote e Vittima, Maria si associò alla sua offerta .
Non sorprende, dunque che fin dal secolo XI, nella Chiesa si attribuisca a Maria il titolo di Corredentrice. I documenti del magistero non hanno mancato di chiarirne il contenuto teologico; come deve riconoscersi per l'altro di sacerdote o "Virgo-Sacerdos" aggermato da Pio IX che cita i Padri della Chiesa. San Pio X arricchì d'indulgenze una preghiera dove ricorre il titolo, anche se in seguito, per prevenire ogni equivoco, si preferì evitarlo, restando però inalterata la verità oggettiva della prerogativa mariana. I Padri sviluppano la dottrina sulla causalità corredentiva di Maria spiegando il senso del parallelismo tra Eva e Maria. Così Giustino, Ireneo, Tertulliano, Cirillo, Gerolamo, Agostino, Epifanio, Ambrogio, G. Crisostomo, G. Damasceno, Efrem, Bernardo.
Â