Â
Â
UNDICESIMO GIORNOÂ Â
 § - Maria "sempre vergine"  E' dogma di fede, ripetutamente richiamato e difeso contro Celso, contro gli Anabattisti del XVI secolo, i Razionalisti, i Modernisti. Secondo Tertulliano e Gioviniano, Maria sarebbe stata vergine prima, ma non durante il parto. Essi inoltre erano convinti che Ella, dopo Gesù, avrebbe avuto altri figli. La "perpetua" verginità di Maria, quale risulta da tutta la letteratura cristiana, è un fatto complesso, perchè si riferisce al corpo e all'anima, per cui comprende inseparabilmente l'integrità fisica, dell'uno e la purezza interiore dell'altra. Fatto non solo prodigioso, ma evidentemente soprannaturale, perché connesso con il mistero dell'Incarnazione del Verbo. Ora la verginale integrità di Maria, oggetto di fede, deve distinguersi in tre momenti:1°) - prima del parto, ossia nella concezione verginale di Gesù, che esclude qualsiasi concorso umano; 2°) - durante il parto che , avvenuto senza alcuna lesione fisica ha risparmiato a Maria le "doglie"; 3°) - dopo il parto in quanto non seguito da altri concepimenti e relativi parti.
Secondo la Sacra Scrittura: la maternità Verginale di Maria come singolare prodigio dell'Onnipotente è promessa da Isaia all'incredulo Acaz : "Il Signore stesso vi darà dunque un segno: Ecco la Vergine che concepisce e dà alla luce un Figlio e gli porrà nome Emmanuele" (Is 7,14). Il senso messianico di tale vaticinio è confermato da Matteo che spiega: "e tutto questo avvenne finchè si adempisse quello che era stato annunziato dal Signore per mezzo del Profeta che disse..." (Mt 1,22). Inoltre la verginità di Maria è confermata dallo stesso annunzio dell'Angelo, il quale spiega come essa possa conciliarsi con la sua missione di madre. Ed è anche verificata da Giuseppe che constata la gravidanza da Lei avvenuta senza alcuna sua cooperazione e serbando della Sposa la stima più alta. Egli era un giusto e, in coscienza, non poté esporla alla condanna dell'opinione pubblica del tempo, convintissimo appunto della sua innocenza . I documenti del Magistero sono concordi a proposito del concepimento, del parto e della vita di Maria vissuta dopo il parto. "L'approfondimento della fede nella maternità veginale ha condotto la Chiesa a confessare la verginità reale e perpetua di Maria (DS 427) anche nel parto del Figlio di Dio fatto uomo. Infatti la nascita di Cristo "non ha diminuito la sua verginale integrità , ma l'ha consacrata (Vat.II, LG 57). La liturgia della Chiesa celebra Maria come la "Aeiparthenos" "sempre Vergine" .  Â
|