p. Thierry Maria Haenni o.p.
(+ 2005)
1. Dio dà importanza a delle cose che non fanno chiasso. Anche certi luoghi sono prediletti da Dio e non vuole farlo sapere se non ai suoi fedelissimi amici. Certo che Dio, per esistere, non ha bisogno della Terra come noi, ma ciò non toglie che essa è lo sgabello dei suoi piedi! San Giuseppe che veneriamo in modo speciale nel mese di marzo è l’uomo posto da Dio sulle frontiere importantissime del naturale e del soprannaturale, della terra e del Cielo. Fu trovato l’uomo giusto degno di essere accreditato al servizio del Tempio per eccellenza che fu la Casa di Nazareth. In confronto allo splendore del Tempio di Gerusalemme cosa è questa casetta poverissima di Nazareth, eppure in essa è Adorato come in nessun altro posto il Nome di Dio! A proposito come sta la situazione attuale delle nostre famiglie? brillano per tutto meno che per il culto del Nome Sublime, anzi si bestemmia in famiglia e si sparla del prossimo come se questo luogo sacro fosse appositamente addobbato!
2. Tutto questo spinge la riflessione sui mezzi semplici che Dio adopera per portare avanti la sua propria causa. Ci sono i mezzi blindati, ci sono i potenti laser, i missili teleguidati che ci consentono di fare la guerra al computer, si c’è tutto questo eppure Gerico è caduta al suono delle trombe e Davide fanciullo ha vinto il Gigante invincibile con una fionda ed un solo sassolino piantato nel posto giusto! Però in questi casi ed in altri, c’era di mezzo il timore riverenziale del Nome divino! Non inganniamoci, dietro tutte le politiche umane le più sofisticate, laddove proprio non ci si pensa, c’è il Padre Eterno con la sua ineffabile sapienza che si fa Provvidenza! S. Giuseppe ne è l’ombra benefica e rimane il Custode e Protettore della S. Chiesa. Nella Basilica romana del S. Cuore, a destra c’è l’altare di S. Giuseppe nell'atto di ricevere, quale simbolo della Chiesa universale, la Basilica di S. Pietro, gli viene consegnata da parte degli Angeli. E’ molto bello questo quadro e ricco di significato. Dirimpetto, a sinistra c’è il quadro splendido di Maria Ausiliatrice. Ad ognuno il suo compito ma né uno, né l’altro, dall’epoca della Casa di Nazareth, ha terminato il compito anche se è stato trasferito in altra dimensione.
3. Le cose del Vangelo hanno una dimensione divina anche se sono state calate nel tempo e nella meschinità della storia. Occorre decodificare il messaggio e vedere cosa significhi il rapporto del nostro tempo attuale con l’eternità perché ad ogni istante delle nostre misure, corrisponde un volere divino! E’ proprio qui che nasce la vita autenticamente cristiana e la spiritualità che è il patrimonio più ricco della Chiesa perché non viene intaccato dalle vicissitudini temporali. Davanti alla maestà del Nome divino tutti sono poveri, la Madonna in testa che lascia sempre a Dio il primo posto. Poi viene S. Giuseppe che deve usufruire della mediazione della moglie per decifrare la via. Prende di petto le situazioni ed è capace di dare loro significato: ecco il suo titolo di Patrono e tutore della Chiesa universale. E’ al servizio di S. Pietro nell’oggi di Dio che li ha associati anche se è ben probabile che nel tempo non si sono conosciuti!
4. Tutto questo ci indica che Dio è per definizione dal lato dei poveri e che forse anche nella nostra vita personale, Lui dà peso a cose che per noi sembrano banali. Ecco la Quaresima che deve essere per ciascuno un tempo di ascolto integrale e profondo della Parola divina atta ad illuminare ogni nostra situazione di vita. Tante volte facciamo gli schizzinosi e questo ci priva proprio di un incontro reale e sostanzioso con la divinità incarnata. E’ come se fossimo avviluppati da una carta trasparente che ci imbalsama prima del tempo. Enfatizziamo o respingiamo certe sensazioni in nome di un principio direttore ed imperativo che non è l’assoluto ma che funge nella nostra vita da calamita. E’ una specie di pilotaggio automatico che paralizza la nostra anima facendoci appartenere più al mondo dello Zodiaco che alla Chiesa. La luna al posto della Chiesa! S. Giuseppe lui ha saputo preferire la Madonna anche se visse al tempo della Cometa dei Re Magi!
Sabato 13 Marzo 1999.