Gli studi sugli scritti di Maria Valtorta:
“Indagini scientifiche sugli scritti di Maria Valtorta”
Presentazione del libro di: E. Matricciani – L. De Caro - Ed Fede & Cultura 1^ Ed. Gennaio 2021
Si tratta di un libriccino di 160 pagine sulle implicazioni, analizzate scientificamente, degli scritti di Maria Valtorta. Si tratta di tre articoli, pubblicati su riviste scientifiche, e raccolte in questo libro. Occorre premettere quanto segue.
Per essere considerato scientifico, un testo deve:
- Essere scritto in lingua inglese
- Venire sottoposto all’esame della “comunità scientifica”
- Se viene accettata la fondatezza e correttezza
- Si può pubblicare il testo che entra a fare parte, per sempre, della Scienza, quindi consultabile da tutti, in ogni momento.
- Riviste scientifiche interessate potranno pubblicarlo o farne Atti di Congressi.
Il nostro “libriccino” ha seguito questa lunga e complessa trafila. Ora tradotto in italiano è giunto a noi grazie alla Onlus “Fondazione Maria Valtorta”, il cui Presidente Don E. Zucchini ci siamo compiaciuti di conoscere, nell’ottobre 2020.
Qui di seguito offro una rapida illustrazione per sollecitarne la lettura, perché ci si rende conto del modo in cui la scienza è stata utilizzata. Non ci si deve lasciare impressionare dalle difficoltà matematiche o statistiche, che si possono soprassedere, in quanto già esaminate da chi di dovere e adeguatamente indicate con abbondante bibliografia.
Le risultanze sono veramente notevoli. Cercherò di illustrarle nelle linee principali.
Dalle analisi e verifiche incrociate di Dati che la scrittrice inserisce INCONSAPEVOLMENTE negli scritti, si risale a quanto diremo, con grande probabilità di centrare le verità dei fatti. E questo utilizzando: le feste del culto Ebraico (Sabato, Tabernacoli, ecc.), le fasi lunari (Crescente, piena, nuova), la posizione dei pianeti e costellazioni, ed altri sottili riferimenti, letti con attenzione, esempio: stagioni ecc…
Attenzione parliamo di Dati, non di date, in quanto Maria Valtorta non indica mai alcuna data nei riguardi degli avvenimenti che lei dice di vedere. (Solo per la morte del Battista fa per bocca dei discepoli di Gesù un riferimento esplicito)
Il Linguaggio
Qui con considerazioni: astronomiche, matematiche, statistiche ci si apre un mondo, contenuto negli scritti, composti da circa 16.000 pagine che costituiscono l’opera omnia della Valtorta: “Evangelo come mi è stato rivelato”, “Quaderni”, “Quadernetti”, “Libro di Azaria”, “Commento all’Epistola ai Romani”, “Apocalisse”, “Autobiografia”, lettere sue personali a destinatari diversi. Con l’utilizzo degli strumenti adatti, si sono studiati gli aspetti del cosiddetto Linguaggio Profondo degli scritti (Tipo: l’indice di leggibilità, numero dei caratteri per parole, numero di parole per frase, numero di segni di interpunzione per frase, numero di parole tra 2 interpunzioni).
Tutte queste grandezze sono TIPICHE di uno scrittore. Ora, in M.Valtorta, questi parametri sono modulati in modo diverso a seconda del personaggio considerato MA IN MANIERA TALE da ricoprire l’intero diagramma cartesiano della lingua italiana, in cui si riporta: nell’origine degli assi, uno scrittore del XX Secolo (Cassola) e nel punto di coordinate X=1 e Y=1 (Boccaccio), cioè uno scrittore del XIII secolo. Ne risulterà un quadrato che racchiude tutti i modi possibili di scrivere (senza però alcun riferimento alla bontà dello scritto). È il modo personale di OGNUNO di esprimersi, analizzato matematicamente, e se vogliamo anche “freddamente”, in modo tale da rendere praticamente possibile individuare, con buona probabilità, chi sta parlando o scrivendo.
Orbene ogni scrittore, analizzato nel linguaggio profondo, occupa un ben piccolo spazietto sul diagramma. Invece, Maria Valtorta (o meglio i suoi scritti), ne coprono la gran parte. Cosa vuol dire questo. I lavori propri riguardanti la scrittrice: l’Autobiografia, le Descrizioni dei paesaggi hanno punti diversi nel quadrato da quelli dei dettati attribuiti a Gesù e Maria. Oppure del suo Angelo custode Azaria. Altro esempio, Gesù sembra adattare la sua comunicazione all’interlocutore, la scrittrice stessa, o magari un pubblico generico popolare, e allora cambia l’intervallo di parole (più corto) e con frasi più corte, perché gli ascoltatori sono dotati, nella maggior parte, di una memoria a breve termine. Insomma, Gesù conosce le tecniche per ottimizzare la comprensione da parte di chi lo sta ascoltando.
Quindi Maria Valtorta sembra essere in grado di scrivere testi così matematicamente diversi da ricoprire, con i loro punti nel quadrato, l’intero intervallo della letteratura italiana. Sette secoli, dal XIII al XX secolo Tutto questo a sua insaputa, in quanto per la maggior parte degli scritti lei li trascrive di getto dalle visioni, senza cancellature e revisioni sostanziali. Anche questo è sbalorditivo. Ricordo un solo caso: l’Infinito di Leopardi, scritto di getto, con una sola correzione
Le risultanze di queste analisi mi sono sembrate le più interessanti, per questo le riporto per prime.
Il primo articolo del libro, in questione, riguarda le analisi delle date.
Utilizzando analisi astronomiche, e la trasformazione di giorni del calendario Luni-Solare ebraico con quello Giuliano (dei romani del tempo) con il nostro attuale (utilizzando opportuni Software), si ha la possibilità di stabilire le date degli avvenimenti dei giorni di vita pubblica di Gesù, narrati nell’ “Evangelo come mi è stato rivelato” di Maria Valtorta (Non tutti i giorni ed avvenimenti nei tre anni, sono narrati, ma solo una parte). Ebbene, ad esempio, con una analisi della festività pasquale, con considerazioni e deduzioni personali molto verosimili. Facciamo l’esempio della morte per crocifissione di Gesù che dovette essere avvenuta un venerdì, e questo è pacifico; ma tra due ANNI EMBOLISMICI, cioè di 13 mesi lunari ebraici. Ebbene, analizzando tutte le possibilità, risulta che l’unica data che soddisfi le suddette condizioni è il 23 APRILE dell’anno 34 (d.C.) corrispondente al 14 Nissan, vigilia della Pasqua ebraica.
C’è una curiosità riportata nel libro, che già Isaac Newton , lo scienziato inglese, aveva formulato su di un libretto in latino (stampato postumo) la stessa data, rilevata da considerazioni sulle profezie di Daniele e dall’Apocalisse di S. Giovanni. Curioso no?
La meteorologia
Altra curiosità, se così si vuol chiamare, è sempre nel primo articolo, e riguarda i risultati sulla PIOVOSITA’ riferita annualmente, ma con puntualità, dalla Valtorta, nei giorni della vita pubblica di Gesù, da lei visti. Ebbene che analisi approfondite di meteorologia! Consultando il servizio meteorologico israeliano - IMS - considerando che le condizioni sui giorni piovosi è una variabile che non dipende dai cambiamenti climatici avvenuti in Palestina negli ultimi 2000 anni, emerge sorprendentemente che:
1 – le frequenze annuali dei giorni piovosi sono oggi le stesse di allora
2 – le frequenze mensili, determinate con gli scritti dell’Evangelo come mi è stato rivelato, sono in straordinario accordo con quelle odierne. Può sembrare una banalità, ma non lo è assolutamente. Per conferma occorre leggere il libro ed analizzare l’enorme mole di dati e grafici disponibili in esso.
Quindi, ancora una volta, sorprendentemente ci troviamo di fronte a risultati inattesi, ma che continuano a suggerirci che quei libri sono veramente frutto di visioni veritiere ed altamente illuminanti. Probabilmente siamo solo all’inizio delle scoperte, di ogni tipo, nascoste nell’opera principale della Valtorta. Occorre leggerla con “cura” e non solo con occhio devozionale, perché essa si differenzia da tutti gli altri scritti di rivelazioni private.
I discorsi di Gesù
Nel terzo ed ultimo articolo si analizzano i discorsi di Gesù. Ne risulta in modo evidente (matematico, con una analisi del linguaggio profondo) la volontà dell’Oratore Santo, di adattarsi ai suoi interlocutori. Quanto può essere durato un discorso? A quante persone può essere stato indirizzato? Il tono di voce era tale da poter essere udito, l’acustica fisica ce lo conferma?
Ancora una volta, sorprende il fatto che si hanno risultanze congrue con la realtà, analizzata con la scienza di oggi.
Ad esempio, la voce di Gesù sarebbe stata ascoltata con alta soglia di attenzione per diversi minuti (10/15) con persone poste a distanza di qualche decina di metri. Distanze variabili con le diverse ambientazioni: tempio, sinagoga, case, spiaggia, all’aperto. Naturalmente Gesù modula la potenza della sua voce …. Parla lentamente a poche persone sedute sull’erba …. La voce rimbomba nello stanzone pieno di folla … parla con voce tonante ecc…Tutto confrontato, con i moderni predicatori di successo, risulta che Gesù adottava le stesse tecniche. Era preparato!
Per maggiore informazione non rimane che leggere il testo indicato. Un profondo ringraziamento va ai professori. E. Matricciani e L. De Caro, autori delle indagini, e alla Fondazione Maria Valtorta. Tutto questo loro lavoro, oltre a farci apprezzare l’opera della Valtorta ci dona la gioia di rileggere con rinnovato interesse e ardore il testo dei Vangeli Canonici.
Tutti questi dati non sono curiosità, ma ci permettono di apprezzare in modo più profondo la natura Teandrica (Divina/Umana) di Gesù.
“L’Evangelo come mi è stato rivelato” è veramente alla portata di tutti: semplici o dotti che siano, in quanto vi è il Gesù del parlare quotidiano, di uno che sa centrare il discorso senza ferire chi non lo merita. È talmente amabile in questo testo, che mi lascia pensare che l’incontro, un giorno, con quello vero sarà infinitamente più adorabile … E TANTO MI BASTA!
Un caro saluto
Ing. Roberto Ercoli
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