Mc 1, 12-15
Gesù tentato nel deserto e servito dagli angeli
♣ In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano. Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».♣ Omelia Riflessione Preghiera (Redentorista) (Domenicana) (Patristica) Omelia 1^ Dom. Quaresima P. Luiz Carlos de Oliveira Redentorista “Stabilisco con voi la mia Alleanza”
Lo Spirito condusse Gesù nel deserto La celebrazione della Quaresima è un grande dono di Dio. In essa viviamo un sacramento straordinario con il quale siamo preparati a vivere la Pasqua di Gesù. Viviamo la Quaresima con Gesù affinché, passando con Lui dalla sua Morte, giungiamo con Lui alla Risurrezione. Non facciamo da soli questo cammino, ma guidati, come Lui, dallo Spirito Santo. Lo stesso Spirito ci introduce in questo cammino spirituale, che quest’anno è orientato sull’Alleanza. Seguiremo le alleanze che Dio ha fatto con il suo popolo fino all’arrivo della nuova ed eterna Alleanza, come Gesù proclama nella sua ultima cena (Lc 22,20). Le letture e simboli ci conducono alla celebrazione della Pasqua di Gesù. In questa prima domenica della Quaresima leggiamo nel vangelo di Marco che racconta le tentazioni e l’inizio della predicazione di Gesù che invita alla conversione. Gesù è sempre guidato dallo Spirito. La missione di Gesù ricalca il cammino del popolo di Dio. Passa quaranta giorni nel deserto (Mc1,13), come i quaranta anni del popolo ebreo nel deserto. Marco non scrive le tre tentazioni, ma la grande tentazione di sviare Gesù dalla sua missione di passare dalla morte per la Risurrezione. Il popolo di Dio è stato tentato allo stesso modo nel deserto. E’ caduto molte volte, ma la fedeltà di Dio alla sua alleanza lo ha sostenuto. Nella prima lettura leggiamo l’alleanza di Dio con Noè. Dio si era pentito di aver creato gli uomini poiché tendevano sempre verso il male. Distrusse l’umanità, ma preservò Noè (Gn da 6 a 10). Terminato il diluvio, fece alleanza con Noè, promettendo che mai più avrebbe distrutto la terra con un nuovo diluvio. E colloca il suo arco di guerra nel cielo: l’arcobaleno come ricordo di questa alleanza (Gn. 9,13.15). E’ l’arco della vecchia alleanza.
L’Arca corrisponde al Battesimo La Quaresima è una lunga catechesi che ci prepara per la celebrazione della Pasqua nella quale sono realizzate le promesse battesimali . I simboli della liturgia pasquale sono presi dalla storia del popolo di Dio. Il diluvio universale, con i quaranta giorni di pioggia, è simbolo della purificazione realizzata nel Battesimo, seppellendo i vizi e facendo nascere una nuova umanità. (dalla benedizione dell’acqua battesimale). Le acque, immense, sono simbolo della forza del male e della morte. Noè è figura di Cristo. Pietro spiega questo simbolo: “L’Arca corrisponde al Battesimo che oggi è la vostra salvezza. Poiché il battesimo è una richiesta a Dio per ottenere una buona coscienza, in virtù della risurrezione di Gesù Cristo (1 Pt. 3,21). Le diverse domeniche della Quaresima ci istruiranno sugli effetti del battesimo e del nostro impegno con questa inserzione in Cristo.
Convertitevi
Il cristiano ha una intenzione particolare all’inizio della Quaresima: “Corrispondere a Cristo con una vita santa” (orazione della messa). Per questo è necessaria una conversione permanente. La otteniamo attraverso un cammino di deserto, con Gesù, guidati dallo Spirito. Abbiamo davanti a noi il deserto. Il deserto porta con se l’immagine di un tempo di intimità, tenerezza e incontro con Dio (Ger. 2,2). Deserto è luogo dell’incontro con noi stessi. Il deserto starà là dove lo colloco. Per giungere alla conversione è necessario lo sforzo personale della ricerca di Dio attraverso la Parola e la penitenza, e vivendo l’Alleanza con Dio. La mortificazione non è un castigo, ma una ricerca dei nostri mali per eliminarli. La Parola è il simbolo che ci orienta in questo cammino. Rinnoviamo la nostra Alleanza con la vita che portiamo. Riflessioni liberamente tratte dai testi del p. Thierry H. o.p. (1947/2005) da “Conversazioni sulla Quaresima” – Quaderno n. 3-2008- IPSU/Pg.
“Le ceneri sparse nel mercoledì di penitenza ricordano alla nostra intelligenza che, per risolvere la strana questione del male, occorre l’umiltà di chi riconosce la Sovranità divina su ogni nostro modo di ragionare, e che la Salvezza viene dalla remissione dei peccati, operata dalla divinità con lo spargimento del sangue divino sulla Croce.” “ Le ceneri sono sparse sull’immenso orgoglio che serpeggia nel mondo e trova alimento nel nostro cuore, reso schiavo da mille incantesimi che offuscano il nostro giudizio sulla realtà del mondo divino, tanto che questo finisce per sembrarci irreale, mentre non ci accorgiamo che l’irreale lo produciamo noi, con la “magia” dei nostri pensieri . E’ su questa realtà che la Chiesa getta la cenere benedetta, per accecare i falsi occhi dell’orgoglio, sotto tutte le sue più raffinate forme. “ E’ evidente che, oggi al mondo non piace riconoscere l’oggettività della presenza divina . La nostra esperienza di vita è soggettiva: sono io che provo gioia o dolore. Eppure quando voglio parlare di questa mia esperienza, mi servo di parole oggettive che tutti possono capire e che sono scelte da me per tradurre la mia soggettività. Bene come è oggettivo il mio linguaggio così lo è, e molto di più ancora, la Parola divina, che è la divinità stessa. “Cosa ci dice Dio nella sua Misericordia ? Ci vuole continuamente ricordare, e in tanti modi, che le nostre cose non vanno bene perché abbiamo sbagliato e stiamo sbagliando nella valutazione che facciamo di noi stessi, della nostra vita e della natura delle cose che ci circondano. Dio ci ricorda che il centro dell’universo, non è il sole, ma lui stesso. Il cuore della nostra esistenza è l’energia spirituale, proveniente non dalla materia, ma dalla nostra anima immortale, fatta a immagine del Creatore, per contenere, in definitiva, lo Spirito di Dio, che vale molto di più della nostra intelligenza “L’uomo è un calice spirituale , che può contenere, senza esaurirla , tutta la Santissima Trinità” “Il rito del Battesimo trinitario è un’azione di Gesù Cristo, è un’azione divina, che produce in noi effetti divini: il primo di questi è la fede, che ci illumina sulla nostra situazione….Il Battesimo libera l’intelligenza, alla “scuola” di Maria che apre al Mondo divino. Ecco dunque davanti a noi questo tempo privilegiato della Quaresima, nel quale cercheremo di metterci davanti alla Croce di Dio, che ci richiama dalla morte per ricollocarci nell’orbita divina. Per poter essere liberati dagli effetti dei nostri sbagli di fronte a Dio, bisogna prima riconoscere in che cosa stiamo sbagliando: questo la Chiesa chiama penitenza.” “ La Porta d’uscita,del nostro carcere spirituale - povero e sporco, è il Redentore. Con la sua Croce attira il nostro male, il male che è in noi, per distruggerlo nella sua morte, e a noi comunicare la vita divina. La Quaresima è dunque tempo di speranza e di attesa fiduciosa nel benefico effetto della PAROLA DIVINA, che ci libera dagli inganni filosofici degli uomini” La Preghiera dell’acqua “O acqua che hai lavato l’universo bagnato di sangue umano, onde precedere in figura l’attuale purificazione! O acqua che hai meritato il sacramento di Cristo, che lavi tutto senza essere lavata! Tu cominci per prima e tu completi la perfezione dei misteri…
Quando tu sei fluita dal costato del Salvatore, i carnefici ti hanno visto e hanno creduto e per questo tu sei uno dei tre testimoni della nostra rinascita: infatti “tre sono i testimoni: l’acqua, il sangue e lo Spirito”. L’acqua per il lavacro, il sangue per il riscatto, e lo Spirito per la risurrezione” S. Ambrogio (Commento, Vang. S. Luca X,48)
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