Pagina 4 di 4 Quale potrebbe essere la preghiera di un incredulo, ma in cerca della fede? La troviamo in Sertillanges, in Catéchisme des Incroyants : Padre nostro se Tu esisti, io oso rivolgermi a Te. Se Tu esisti, il tuo nome è santo: sia dunque santificato! Se Tu esisti, il tuo regno è l’ordine e anche il suo splendore: che esso venga! Se Tu esisti, la tua volontà è legge per i mondi e le anime: che si compia in noi tutti e in ogni cosa, in terra come in cielo! Se Tu esisti, donaci il pane quotidiano, il pane della verità, della saggezza, della gioia, il pane soprasostanziale che si promette a chi può riconoscerlo. Se Tu esisti, io ho dei gravi debiti con Te: degnati rimettermeli come io faccio volentieri con i miei debitori! Per l’avvenire non abbandonarmi nel momento della prova, ma liberami da ogni male!” domanda dell’ateo: Va bene! Ma io ho veramente il diritto di esprimermi in questi termini? Risposta: Tu ne hai il dovere. E’ possibile dubitare, ma quale anima sincera, frugando in se stessa, può giungere a negare l’esistenza di Dio con assoluta certezza? Dunque, la preghiera condizionata è un dovere e, insieme, un utile appello “- ( ed. Flammarion, Paris, 1930, I, p. 6) |