Festa della Madre di Dio
 

 

n. 983
Articolo
Festa della Madre di Dio
1 gennaio 2011
p. Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista

 
 
 
 
Salve Santa Madre di Dio

 888. Madre di Dio

 La celebrazione di Maria, Madre di Dio, dentro il tempo di Natale,  ci fa ricordare la festa celebrata nella chiesa d’Oriente il 26 dicembre, la “Visita  alla madre di Dio”, che noi, nel Vangelo, indichiamo come la visita dei pastori. Nel nostro affetto per Nostra Signora , ripetiamo questo gesto. La festa della Maternità Divina di Maria ha lo scopo di fortificare la nostra fede in questo dogma fondamentale del Cristianesimo: Gesù, Uomo-Dio, due nature  in una sola Persona. Il vescovo di Alessandria d’Egitto, Nestorio, negava la Maternità Divina di Maria. Il Concilio di Efeso (431), definì il doma di fede.  Nestorio affermava che Maria era madre solo dell’uomo Gesù. Chiamare Maria madre solo dell’uomo Gesù è negare l’unità delle due Nature in Cristo. Lei è Madre di Colui che è Uomo-Dio e deve  essere chiamata appropriatamente Madre di Dio. Elisabetta chiamò Maria: Madre del mio Signore, cioè di Dio. Celebrare questa festa all’inizio dell’anno civile, è dare il benvenuto a Dio  che si è fatto Uomo per condurci a vivere la vita di Dio. Paolo insegna che riceviamo lo Spirito del Figlio e che siamo figli di Dio e, per questo,  possiamo chiamarlo: Abbà – Padre! La filiazione divina ci ricorda che in Gesù noi diventiamo anche figli di Maria, la Madre di Dio. Lei ci ha dato il Salvatore che è nostro fratello. Nel cammino spirituale la vita umana e la presenza di Dio in noi,  sono riassunti in un unico cammino. Perciò la spiritualità assume tutto quello che è umano per poter vivere tutto ciò che Dio ci offre. Spiritualità non si riferisce solo al Divino, ma assume anche la carne.

 

889 .Contiamo sulla loro protezione

 La prima lettura ci da la benedizione per tutto l’anno, perchè Dio comandava di benedire il popolo. Quale benedizione più grande possiamo avere, che ricevere Gesù da Maria? Lei Lo presenta ai pastori, umili e poveri. Impariamo da queste parole a cercare in Maria il Figlio che lei ci presenta. Lei è il modello per un anno nuovo: contemplare le meraviglie di Dio! Vedendo queste meraviglie, noi le interiorizziamo e le meditiamo nel nostro cuore. Questo è un grande rimedio per le difficoltà che percorreranno l’anno. Lavorare con il cuore. Nel nostro cuore c’è il cuore del mondo. E’ lì che nascono le soluzioni ai problemi. Dopo aver riflettuto e pregato nel cuore siamo pronti per attraversarlo, incamminandoci in esso. L’anno nuovo inizia con la forza dello Spirito . Dio ha gli occhi rivolti su di noi. E ci dona la pace. L’anno sarà nuovo se ci disporremo a essere fonte di benedizione per tutti coloro che incontreremo. Chi ci incontrerà, incontri la Pace che è Gesù, la Forza che è lo Spirito e l’amore materno di Maria

 

890. un anno con la Madre

 C’è una spiritualità che attraversa l’anno, come nel cuore di Maria nel contemplare il Figlio con gli occhi e con il cuore. Non solo Dio passa per noi, ma rende saldo il suo passaggio attraverso ciò che conserviamo di Lui. Celebrando Maria, Madre di Dio, riceviamo la benedizione. Non tagliamo l’albero, Maria ! perché altrimenti non avremo il Frutto benedetto che è Gesù. Accogliere Gesù nella nostra vita è accogliere tutto quello che gli era caro, come sua Madre, la sua dedizione al Padre, la sua fedeltà alla missione, il suo irresistibile amore per tutti i cercatori di Dio, i fiacchi, i deboli. Per questo invochiamo Maria: Prega per noi peccatori! Alla fine di un Anno Felice, poiché la felicità sta dove la mettiamo noi, salutiamo un Anno Nuovo desiderando la pace, la fraternità e la certezza che il mondo sarà sempre migliore perché vogliamo e contiamo sulla protezione di Maria.

 

 
 
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