Home Pe. Luiz Carlos - Liturgia 2010 _ Pasqua _ Anno C Omelia Domenica delle Palme 2010
Omelia Domenica delle Palme 2010
 
 
non c’è differenza tra
ciò che è avvenuto nella storia
e ciò che viviamo nella fede
 

n. 904
Omelia
Domenica delle Palme
28.03.2010
p. Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista

 

Perché mi hai abbandonato

 

Benedetto il re che viene!

 

Noi siamo riuniti per andare incontro al Cristo che viene. Non si tratta di una celebrazione  dove ricordiamo semplicemente un avvenimento. Noi Facciamo memoria, cioè viviamo lo stesso mistero ma attraverso la celebrazione. Accogliamo Cristo. San Gregorio di Creta, nel 700, diceva che dovremmo andare incontro al Cristo nel monte degli ulivi… imitando i Suoi contemporanei, non  per gettare rami  davanti a lui… ma per prostrarci ai suoi piedi, con umiltà e rettitudine di spirito al fine di ricevere il Verbo di Dio che si avvicina, e accoglierlo come Dio. Nelle celebrazioni della Settimana Santa non c’è differenza tra ciò che è avvenuto nella storia e ciò che viviamo nella fede. Per questo, diciamo, alzando i rami spirituali: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore”. In tutte le messe noi ripetiamo queste parole per significare che Egli viene sempre  incontro a noi e noi Lo accogliamo con gioia. La liturgia del giorno ha due momenti: di gioia e di festa nella processione e di dolore nella narrazione della Passione. Attraverso la passione arriviamo alla gloria. Gesù entra in Gerusalemme come il re promesso e il popolo Lo  riconosce. Gesù  si scontra con i farisei che dicono: “Maestro, riprendi i tuoi discepoli!”. Ad essi Gesù risponde: “Se essi tacessero , griderebbero le pietre” (Lc 19, 39). La solennità delle Palme  è importante per il mondo di oggi. Siamo sicuri che tutte queste pressioni contro Cristo testimoniano la sua importanza, se fosse il contrario non avrebbe avuto tanti nemici. Perciò: “Benedetto colui che viene” !

 

Un esempio di umiltà

 

La Settimana Santa è una scuola per conoscere Gesù. Isaia disse che Egli impara come un alunno (Is 50,4). Gesù non è solamente il Salvatore o il Re glorioso nel Cielo, ma è l’esempio dell’obbedienza e dell’umiltà. Sappiamo che l’umiltà è presente nella Trinità nella reciproca accoglienza. In Gesù non c'era orgoglio ed è totalmente aperto al Padre. Qual è il senso dell’umiltà? Nella preghiera della "colletta" diciamo: “O Dio onnipotente ed eterno, che hai dato come modello agli uomini il Cristo tuo Figlio, nostro Salvatore, fatto uomo e umiliato fino alla morte di croce, fa' che abbiamo sempre presente il grande insegnamento della sua passione” . L’umiltà è la chiave per comprendere la Passione di Gesù. Egli  si è abbassato fino all’estremo, come leggiamo in Filippesi: “Umiliò se stesso, facendosi obbediente fino alla morte, e alla morte di croce” (2,8). E’ l’unico modo di arrivare alla risurrezione. L’attitudine all’umiltà che caratterizza la Passione è esplicitata nella Lavanda dei piedi. L'umiltà e l'accettazione nel servizio umile da schiavo. La morte di Gesù è anche la morte del servo. Gesù accetta anche l’abbandono di Dio. Per questo lo vediamo gridare in croce: “Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?” (Sl 22,1). E’ il massimo dell’umiliazione. Ma così è anche riconosciuto dal ladrone che chiede: “Ricordati di me quando sarai nel tuo Regno” (Lc 23,42). “Per questo Dio lo ha esaltato!” esclama Paolo (Fil 2,9).

 

 Ogni ginocchio si pieghi

 

L’entrata di Gesù in Gerusalemme illumina la Passione che non è la fine, ma il mezzo per arrivare alla glorificazione. Nel mondo, le forze  che si oppongono alla fede si trasformano spesso in strumento di morte. E’ una partecipazione nostra ai dolori del Cristo. Non possiamo dimenticare che Cristo ha vinto e che tutto sarà sottomesso al suo dominio. Anche se non lo si dice,  vediamo in molti atteggiamenti del mondo, la “semente” del vangelo. Per questo, davanti al Re dell’universo, noi pieghiamo le ginocchia e Lo accogliamo come Signore. Nell’abbandono, anche noi ci  lamentiamo, ma crediamo nella gloria che si avvicina.

 

Letture: Is 50, 4-7; Salmo 21; Filippesi 2, 6-11; Lc 22, 14-23,56 (Passio)

 

 

 
 
© Copyright 2024/2025 - EssereCristiani.com - Tutti i diritti riservati
Realizzazione CMS

Banner