nº 878
Omelia della Sacra Famiglia
27 dicembre 2009
p. Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista

 

“Beato colui che teme il Signore!”

 

Dio è famiglia

 

Dopo il Natale si celebra la festa della Sacra Famiglia. Non si tratta solo di celebrare un “santo” del calendario, ma di comprendere, attraverso la Famiglia di Nazareth, qualcosa in più del mistero della Santa Trinità. La Parola di Dio  ci insegna che Gesù è venuto al mondo attraverso una famiglia. La Parola incarnata ci educa attraverso la  Parola scritta,  donandoci le condizioni necessarie per vivere la Parola nella famiglia che costituiamo. Dio per spiegarci chi Egli è, dice di Sé che è Padre, Figlio e Spirito in una comunione tale, tra loro, che formano un solo Dio. Gesù, per rivelare il Padre, si è fatto Uomo in una famiglia. Per questo, se eliminiamo la famiglia, non sapremo più come è Dio, perché Dio è una Famiglia. “La famiglia è immagine di Dio che nel suo mistero più intimo non è  una solitudine, ma una famiglia” (Doc. di Aparecida, 434).  Da ciò deriva la responsabilità di creare vere famiglie. Se c’è crisi nella famiglia,  possiamo constatare che la radice di tale crisi  si trova nella mancanza di ciò che Dio ha collocato nella famiglia che è l’amore.  Il modo in cui trattiamo i familiari, i genitori, gli anziani, è legato direttamente alla relazione che abbiamo con Dio nel perdono, nel servizio della preghiera e nelle prosperità della vita (Eccl., 3,3-7.14-17). La vita nella famiglia cristiana si costruisce con le virtù umane e cristiane. Impossibile essere famiglia cristiana se non si sviluppano le relazioni umane, che sono il suo fondamento e la base della sua crescita.

 

Famiglia fondamento della Chiesa

 

Il Documento di Aparecida riafferma che “la famiglia è la prima e più fondamentale comunità ecclesiale. In essa si vivono e si trasmettono i valori fondamentali della vita cristiana, essa si chiama Chiesa domestica” (Doc. Ap. 204). La sua missione si realizza nel mondo (Doc. Ap. 210), il suo primo apostolato è vivere come famiglia. Essa  stà all’apice delle pratiche spirituali e delle attività pastorali più  importanti. “La famiglia costituisce uno dei tesori più validi del popolo latino-americano” (Doc. Ap. 204). Gesù va al tempio, che è la casa del Padre (Lc 2,49) per la quale Casa  Egli ha grande zelo (Gv 2,17). Ma il luogo della sua crescita in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini  (Lc 9,52), è in una famiglia e casa umane.. Allo stesso modo, il luogo  dove vivere la vita cristiana è dentro la famiglia, ed è lì  dove vivendo in una situazione di comunità, si  praticano le virtù fondamentali della vita cristiana , sintetizzate nell’amore. Questo costituisce la Chiesa domestica nella quale Gesù è cresciuto. Ci preoccupiamo tanto della pratica religiosa ma molto meno della vita della famiglia.

 

 Famiglia di Nazareth modello della famiglia

 La famiglia di Nazareth è modello delle nostre famiglie. Nelle difficoltà essa insegna a cercare Gesù. Gesù a 12 anni va con il padre e la madre a Gerusalemme. A 12 anni è un adulto, Maria e Giuseppe non solo lo cercano nel tempio, ma cercano di incontrarlo nella sua normalità umano-divina. Penso che a Nazareth la loro vita era un continuo cercare Gesù. Nella nostra fragile esistenza umana, continuiamo  ad aver bisogno di Gesù, continuiamo ad aver bisogno di farlo  crescere, in noi, in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini (Lc 2,52). Maria è modello dell’ascolto della parola: “Ella conservava tutto nel suo cuore” (v. 51). Gli avvenimenti della vita devono essere  lavorati nel cuore, nell’altare di Dio che è dentro di noi. Credo che dobbiamo amare molto Maria e Giuseppe insieme al  piccolo Gesù, ma è necessario toglierlo un po’ dagli altari fioriti e conoscerlo meglio  nell’altare della sua  vita quotidiana di Nazareth.

 

Letture: Ecclesiastico 3,3-7.14-17; Salmo 127; Colossesi 3,12-21;
Luca 2, 41-52