Terza domenica Avvento - 2009 |
![](/images/stories/natale/angelo_con_piffero.png) n. 874 3^ - AVVENTO 13 dicembre 2009 P. Luiz Carlos de Oliveira Redentorista Sperare è rallegrarsi della conversione Il tuo Dio sta in mezzo a te! ( sf. 4,15) La liturgia di questa 3^ domenica di Avvento inizia con il testo della lettera di Paolo ai Filippesi: " Rallegratevi sempre nel Signore, ve lo ripeto: rallegratevi!... Il Signore è vicino!" (Fil 4,4). La tematica della gioia investe la liturgia di questa domenica. Come nella 4^ Domenica di Quaresima, così oggi, siamo invitati ad elevare gli occhi e contemplare i primi raggi della festa della salvezza ormai prossima. Celebriamo la salvezza che si avvicina nel Natale,ormai prossimo; come preghiamo nell'orazione dopo la comunione: "L'alimento della Eucaristia ci purifichi da tutti i mali e ci prepari alle feste ormai vicine". La presenza di Cristo nel Natale è causa di profonda gioia. Egli è il sacramento del Padre che viene a confermarci nella certezza di ciò che sempre preghiamo nella messa: "il Signore stà (é) con voi!" - "Egli stà in mezzo a noi!". Il profeta Sofonia, nel bel mezzo della crisi del popolo, che si lasciava portare dall'idolatria, inizia una riforma. Il popolo umile che rimane fedele, non ha da temere nulla, perchè Dio è fedele ed è forza per il suo popolo. Paolo invita i cristiani a non inquietarsi per nulla. Abbiamo la presenza di Cristo al quale ricorriamo attraverso la preghiera. La pace di Cristo custodirà i nostri cuori. Coltiviamo tutti questi sentimenti perchè il Natale ci porta un Bambino che ci offre tutti questi doni. Luca accentua che la venuta di Cristo è realizzata dallo Spirito Santo che L'invia per annunziare il vangelo della gioia ai poveri (Lc 4, 18). Egli venne per annunziare la pace, perchè Egli è la nostra pace. Ogni Natale è un nuovo grido di Pace. Oggi sappiamo che Gerusalemme è in crisi, in difficoltà. Ma non possiamo dimenticarci che abbiamo il Signore in mezzo a noi. Egli è la soluzione per tutti i mali. La salvezza porta gioia quando siamo capaci ad essere solidali. Il popolo sognava una Gerusalemme restaurata dalle sue miserie. Arriva Giovanni Battista che annuncia il tempo di Dio. Le moltitudini domandano: "cosa dobbiamo fare". Ci sono tre tipi di persone: il popolo, gli uomini di denaro e gli uomini del potere, simbolizzati dai soldati. La risposta di Giovanni è chiara: "Chi possiede due tuniche, ne dia una a chi non ne ha": la condivisione dei beni evita l'accumulo: " Non esigete di più di quanto è stato fissato". L'onestà è ciò che combatte lo sfruttamento delle persone e la corruzione. "Non fate violenza a nessuno, non denunciate il falso, accontentatevi della vostra paga.". La non violenza promuove il rispetto della persona. E' una sintesi di tutte le soluzioni per impiantare il Regno di Dio. Sono i problemi che Gesù affronta nel deserto. Giovanni profetizza così un Regno futuro che si stabilirà con la presenza di Gesù, il Dio con noi, l'Emmanuele. Queste sono i problemi che affrontiamo oggi. Gesù è la soluzione. Rellegratevi: il Signore sta per arrivare!. Celebrare con intenso giubilo L'orazione di questa celebrazione di Avvento, ci colloca nello spirito festivo del Natale: "Guarda o Padre, il tuo popolo che attende con fede il Natale del Signore, e fà che giunga a celebrare con rinnovata esultanza il grande mistero della salvezza" (colletta). La celebrazione liturgica è il momento nel quale, sacramentalmente, viviamo il mistero del quale facciamo memoria. Non si tratta solo di un ricordo, ma della partecipazione personale e comunitaria a Gesù, che è il dono offertoci da Dio. La grande gioia è la realizzazione della parola proclamata. Il rispetto della persona e la promozione dei suoi diritti compongono la gioia di cui i poveri di Dio hanno bisogno per celebrare degnamente il Natale. Letture:
Sofonia 3,14-18a; Cantico:Is 12,2-34.5-6; Filippesi 4,4-7; Luca 3, 10-18.
|