Una festa di Gesù
Vogliamo riflettere sul tempo liturgico dell'Avvento e del Natale. Vedremo la storia della liturgia del tempo di Natale, non le storielle del Natale. Come sappiamo, ci sono tre tempi: Pasqua, Natale e Tempo Comune. Il Mistero Pasquale di Cristo è unico e sempre lo stesso in ogni celebrazione. Mistero non è qualcosa di incomprensibile. Cerchiamo di saperne di più, per vivere meglio. Diciamo, intanto, che è una festa di Gesù, perchè Egli ne è il centro. La domenica, giorno della Risurrezione di Gesù, è la prima celebrazione ad essere stabilita. E' il giorno del Signore. Era la Pasqua settimanale. Successivamente venne stabilita la celebrazione della Domenica di Pasqua. Ma non ci occuperemo qui della festa di Pasqua. Consideriamo invece il tempo della Manifestazione del Signore, con l'Avvento e il Natale. Non è l'ordine corretto, ma è pastorale ,per il momento. Si deve partire dalla Pasqua, poichè essa da origine a tutte le altre feste. Una volta strutturata la Pasqua, le comunità cominciarono a organizzare la festa del Natale. Il nome corretto è Manifestazione del Signore che riunisce il tempo di Avvento, Natale, Epifania e Battesimo del Signore. Questa festa è intimamente legata alla Pasqua, perchè è il Mistero di Salvezza nell' aspetto della sua Venuta al mondo. Egli viene a consacrare il mondo con la sua Incarnazione.
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Feste natalizie
Già dal III secolo vengono segnalate alcune celebrazioni del Natale, ma la creazione delle feste natalizie avviene nel IV secolo. Ci accorgiamo che ci sono voluti quasi 400 anni per arrivare a capire la necessità di queste feste natalizie. Perchè sono state istituite?
I cristiani cominciarono a domandarsi: "Come e da dove è venuto il Cristo che è risuscitato?" Siccome non era conosciuta la data della nascita di Cristo, si fece il calcolo del tempo e si scelse una festa pagana per collocare al suo posto la festa cristiana. E' una prima ipotesi. Era una pratica comune mettere al posto di una festa pagana, una cristiana. Così i cristiani non si coinvolgevano con nostalgie pagane. La seconda ipotesi è la scelta della festa della nascita del dio Sole nascente (dies natalis solis invicti), del giorno 25 dicembre, e in questo giorno celebrare la nascita del vero Sole di Giustizia (Sol iustitiae), nel solstizio d'inverno, quando il tempo della luce del giorno vince la notte. Il giorno comincia a essere più lungo (25 dicembre). I testi della liturgia, composti da San Leone Magno, sono pieni di luce. In Oriente, la festa è celebrata il giorno 6 gennaio, con il nome di Epifania, che significa manifestazione. Per questo abbiamo una doppia festa della Manifestazione: in Occidente il giorno 25 di dicembre, la manifestazione ai Pastori. In Oriente il giorno 6 di gennaio, la manifestazione ai Magi. C'è anche un'altra teoria: celebriamo nel giorno 25 marzo l'Annunciazione del Signore. E' il giorno della Incarnazione. Per questo il Natale si celebra il giorno 25. La data della Incarnazione coinciderà con la Passione, che si calcolava fosse il 25 marzo. E' una ipotesi in più. Indica l' intima unione del Mistero Pasquale di Cristo.
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Avvento, una speranza
Per comparazione con la festa di Pasqua, che è preceduta dalla Quaresima, si comincia a celebrare un tipo di Quaresima anche per il Natale. E viene chiamata Avvento. Dal secolo IV in Francia (Gallia) e in Spagna , si comincia a delineare un periodo di preparazione ascetica alla festa di Natale. A Roma, ci sono le prime indicazioni sull'Avvento intorno all'anno 550. Si facevano digiuni in preparazione della festa. Così la festa si andava poco a poco strutturando. Nel rinnovamento liturgico si è passati a ricordare la seconda venuta di Cristo. Per il momento, tuttavia, è necessario non perdere il carattere di preparazione spirituale al Natale. Senza questa preparazione il Natale passa come una festa di calendario. E' bene che i cristiani non si lascino trasportare da Babbo Natale.