Articolo - La nostra glorificazione
 
 

nº 975
Articolo
p. Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista

Vivremo con Lui

 876. La nostra glorificazione

 Il Cielo esiste! Ma com’è? Il tema della glorificazione è lontano dalle nostre preoccupazioni. La fede cristiana crede nella esistenza del Cielo. Ma non sappiamo come sarà. Perchè ? impossibile, essendo carnali, sapere come sarà la vita futura che è regolata da ciò che è spirituale. Alcuni tentano di mostrarlo, come vediamo nei racconti, e anche in certi autori spirituali della Chiesa. Essi mostrano la vita futura con i modelli della vita terrena. Non risolvono il problema. La Chiesa proclama la felicità in Dio e l’infelicità senza Dio. Quando vogliamo descrivere il Cielo, o l’Inferno o il Purgatorio, nei modelli umani incorriamo nel ridicolo. Il Cielo così presentato, non stimola a desiderare di andarci. Alcuni modi di comprendere però ci possono aiutare: “ Ciò che occhio non vide, nè orecchio udi, nè mai entrarono in cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano” ( 1 Cor 2,9), ci dice Paolo. Gesù ci garantisce che: “nella casa  del Padre mio ci sono molte dimore... io vado a prepararvi un posto, e quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perchè siate anche voi dove sono io” Gv 14, 2-3). E questo luogo futuro è preparato proprio da Gesù che è  unito al Padre. Possiamo immaginare quello che Gesù ci preparerà per la vita in Cielo, Egli che ha fatto tutto  per il nostro bene sulla terra? Stando uniti a Lui, cammineremo verso questo luogo, poichè Lui è “il Cammino, la Verità e la Vita” (6). Possiamo solo parlare del Cielo e desiderarlo, vi andremo se staremo uniti a colui che vi abita, il Padre amoroso. Gesù ha detto al ladrone: “Oggi starai con me nel Paradiso” (Gv 23,43).

 

877. Vivendo già il futuro

Non abbiamo bisogno di aspettare un futuro lontano per sapere come sarà la nostra vita. Già vediamo che non possiamo vederla soltanto con gli occhi umani. Tuttavia siccome siamo ancora nella carne, possiamo conoscere il nostro futuro, già presente in noi. Possiamo ancora vedere con gli occhi del corpo, orientati dallo Spirito di Dio. Come può essere questo? Per la fede. San Giovanni è chiaro: “Questa è la volontà del Padre mio: chi vede il Figlio e crede in lui, abbia la vita eterna e Io lo risusciterò nell’ultimo giorno” (Gv 6,40). Ed anche: “chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna” (54). Alimentarsi della Eucaristia è vivere già, grazie alla fede, la vita futura del Cielo. L’amore è la realizzazione della vita eterna: “Sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita perchè amiamo i fratelli” (1 Gv 3,14). Per la fede e l’amore entriamo in comunione con Dio e questa comunione è la Vita Eterna. Con la Risurrezione di Gesù iniziamo la nostra stessa risurrezione di giorno in giorno fino al giorno glorioso in cui staremo tutti uniti nella nostra nuova dimora.

 

878. Insegnando a vivere

 Succede nell’essere spirituale una trasformazione che si fa, nella misura in cui collaboriamo. Dio  ci dona sempre più il senso della nostra vita. La trasformazione è una realtà che lascia trasparire la luce di questa presenza. Si diventa così un testimone vivo della vita futura, del Cielo e della bellezza di Dio. Per questo diciamo: “Quello è una persona piena di Dio! Non perchè fà miracoli, o ha dei poteri particolari, ma perchè vive, come dice Paolo: “Io vivo, ma non sono più io che vivo, è Cristo che vive in me. La mia vita nella carne io la vivo nella fede del Figlio di Dio che mi ha amato” (Gl 2,20). Viviamo una prospettiva più ampia della vita. Viviamo già la vita eterna, possedendo tutti i beni. Non si è manifestato ancora ciò che saremo. Quando si manifesterà saremo simili a Lui (1 Gv 3,2). Gesù, con la sua Risurrezione, ha aperto a tutti la porta del Cielo. Là è la nostra casa. Sarà tanto bella.

 

 

 

 
 
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