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Traiettorie spirituali - Teologia spirituale
 
 
 

n. 963
Articolo
p. Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista

 


858  Integrazione della vita

 

Com’è bella la vita spirituale! Essa ci rende  sempre più umani. Il cristiano  che si dimentica dell’umanità, del piacere di vivere e dell’allegria, si sta ingannando. Sappiamo che: più siamo santi più umani diventiamo. In Gesù, la Divinità e l’Umanità stanno in perfetta armonia. La vita spirituale del cristiano è integrata all’umano. Essere cristiano soltanto di facciata è un controsenso. La santità penetra l’umanità e l’umanità la santità. Siamo conosciuti da Dio come persone complete. Sapendo che santità e umanità camminano unite, possiamo ricorrere  agli schemi umani per comprenderlo.  Nell’analizzare la vita spirituale, vediamo la necessità di una traiettoria, cioè di comprenderla come un cammino che esige delle tappe. Anche se non è un assoluto matematico. Gli antichi strutturarono molto l’azione dello Spirito collocandola dentro delle regole precise. Ora, siamo all’altro estremo: non esiste più nessuna preoccupazione per le  strutture. Per questo, molti trovano ostacoli nella vita spirituale. È comune vedere persone, con una minima esperienza spirituale, insegnare su di essa senza conoscerla.  Si resta all’esteriore e al sentimentale. Non si dubita qui della buona volontà e sincerità, ma della conoscenza delle tappe che percorre l’esperienza spirituale.

 

859. Tre tappe della vita

Anche se la vita spirituale non è controllata da schemi umani, essa presenta dei segnali che evidenziano tre passi o gradi, conformi agli orientamenti della spiritualità tradizionale. È una maturazione crescente. Ci sono altri schemi e altre traiettorie possibili. Più semplice è comprenderla  come: principianti, maturi e perfetti. All’inizio della crescita spirituale vediamo  una persona buona e pia, muovere i primi passi, purificarsi dai peccati e dai difetti. C’è un profondo impegno personale. Nella seconda fase abbiamo la pratica solida delle virtù. In questa fase c’è una relazione più personale con Dio. Nella terza fase l’azione di Dio è più grande per una comunione piena e comprende una fase mistica nella quale Dio agisce e si relaziona con noi.  In questa fase ci si sviluppa con grandezza e carità e al servizio del prossimo. C’è una mistica che scrive: Quando si incontra l’Amato, tutto si fa perché Lui sia conosciuto e amato. Certamente Dio agisce in tutte queste fasi. Ci sono molti che vivono un’intensa e mistica comunione con Dio, alle volte, senza saper spiegare ciò che sta loro accadendo. La gente del popolo è molto sensibile all’azione di Dio. Le difficoltà  e le tentazioni forti ci sono in tutte le fasi. Non si deve aver paura né di Dio né delle difficoltà.

 

860. facciamo questo cammino

 

Questo discorso sembra complesso, ma è quello che succede anche a noi e di cui non sempre ci rendiamo conto. Ciò che conta però è crescere in Dio. Non c’è infatti necessità di saper spiegare. Anche se non è tanto complicato. Se guardate quando avete cominciato il vostro cammino spirituale c’è voluto molto sforzo per vincere i problemi. Dopo  è venuto un tempo più sereno, ma non senza prove. Queste ci rendono più maturi e meno soggetti ad essere sconfitti. Si presentano le notti dello spirito, ma sorgono anche le albe dell’amore di Dio. Non si ricercano più i miracoli , come avviene invece all’inizio della vita spirituale. Cominciamo anche a percepire quanto ci piacciono e interessano le cose di Dio. Di quando in quando sentiamo la profonda gioia di appartenere a Lui. È lì il momento mistico. Altre cose belle succedono  e ci portano ogni volta di più a desiderare di essere suoi affinché il mondo creda.

 

 

 
 
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