La forza trasformatrice del laico

 

 

 

n. 871
Articolo
P. Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista

 

Mondo della famiglia

La grande forza di rinnovamento del mondo sta nella famiglia. Però quale modello di famiglia seguire?  Forse  quello della famiglia tradizionale ? Sarebbe come dire: se la famiglia fosse rimasta come nel tempo antico, non avrebbe avuto questi problemi. Ma è proprio in questo tipo di  famiglia dove è nata la crisi attuale. Certamente ci sono grandissimi valori nella famiglia tradizionale che ha attraversato i secoli. E ci sono valori in molti altri modelli. La Chiesa apprezza la famiglia, perché senza di essa non si può concepire la società.  Ma  della famiglia attuale vediamo alcuni risultati, di quello che essa sta vivendo, che non sono incoraggianti: disaggregazione, disorientamento dei giovani, instabilità nel matrimonio, disconoscimento dei princìpi morali, edonismo, materialismo, il volontarismo e tante cose ancora che dimostrano l’immaturità nell’assumere il matrimonio. La forza trasformatrice del matrimonio cristiano è la testimonianza dell’amore , la vita nelle beatitudini evangeliche, l’attitudine al  servizio reciproco e alla società. La coppia cristiana e coloro che hanno scelto la vita celibataria sono, per il loro modo di vivere, la forza rinnovatrice. Se Gesù “è la via, la verità, la vita”, la famiglia è il vangelo vivo di questa Parola che indica il cammino, mostra le verità e garantisce la vita. La testimonianza non è solo virtuale ma ha la forza del Cristo che agisce  nel suo Spirito.

 

Educazione alla vita

Nell’educazione si vivono tempi difficili.   Si notano cambiamenti buoni, ma si affrontano anche nuove sfide.  Non giudichiamo i tempi. La religione è stata, a rigor di termini abolita dalle scuole, e c’è  l’aggravante delle altre religioni che bloccano qualsiasi segno di fede cristiana. Questo non ci deve preoccupare, poiché coloro che seguono Gesù, se non possono parlar di lui, possono dare la testimonianza della loro vita e parlare di amore, di giustizia, di pace, di valore della persona, di natura e di valori umani che, alla fine, sono valori cristiani. Educare per la vita è formare  a una società sempre migliore. Le aule che, a volte, sono la tomba della fede dei giovani, possono tornare a diventare il semenzaio di uomini e donne nuove. Un buon maestro forma i discepoli a diventare maestri.  Quando davanti alle porte delle scuole vediamo folle di giovani ci chiediamo, talvolta con dolore: quale cammino prenderanno?

 

Presenza nella società

E’ doloroso vedere cristiani incardinati nella società politica, economica, sociale, artistica che sono i primi a distruggere la fede e i buoni costumi. Tutti siamo chiamati ad essere fermento là dove stiamo. Gli uomini e le donne  di sani princìpi  saranno veramente grandi, solo nel momento in cui assumeranno i posti e le  posizioni importanti nella politica, nell’ economia, nell’arte, nella vita sociale, con princìpi cristiani. Perché votiamo coloro che non corrispondono all’ideale? Non si tratta  neppure di fare il partito dei cattolici, ma che gli eletti trasformino la realtà a partire dal vangelo, non il contrario, cioè ad usare il vangelo a loro singolo vantaggio. Se ci sono economisti cristiani, c’è un modo di mostrare Gesù e l’uso dei beni che egli insegna. Se ci sono artisti, l’arte è mezzo di annuncio. Se ci sono maestri della società, possono sempre pensare come Gesù pensava. La Chiesa non ha soluzioni definitive, ma presenta dei cammini concreti ed evangelici per arrivare alle soluzioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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