Amar Maria

 

 

n. 819

Articolo

P. Luiz Carlos de Oliveira

Redentorista

 

“Amare Maria”

Il cammino spirituale passa dal cuore di Maria. Gesù è il centro, la Vita e il futuro di ognuno di noi. Quando la relazione con Maria diventa esagerazione? Quando non c’è amore. Quando la invochiamo solo a vantaggio del nostro egoismo. Nelle chiese impera la mania di “quanto è bello dove avvengono i miracoli”! Gesù non è venuto per fare miracoli, ma per curare il cuore delle persone dall’odio e impiantarvi l’amore. Amare Maria è amare Gesù, poiché quale figlio non è contento che amino sua madre, o  ha piacere che la offendano? Tutto ciò che facciamo per Nostra Signora sarà sempre poco, perché Gesù già lo ha fatto meglio di noi. San Bernardo scriveva: “De Maria, nunquam satis!”, cioè di Maria non parliamo mai troppo. Sarà sempre poco, perché nessuno l’amerà come l’ha amata Gesù. Il Padre l’ha amata, per questo l’ha scelta: “Il Signore ha guardato l’umiltà della sua serva” (Lc 1,48). Ella riconosce che questo durerà per sempre: “D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente” (id). Gesù ha trascorso tanti anni al fianco di Maria sua Madre. Maria lo ha accarezzato, amato con il suo sguardo silenzioso, seguito nel suo cammino, è rimasta con lui durante la sua Passione e Morte, ha gioito della sua Risurrezione. In quel momento estremo Gesù ce la dona come Madre. “E il discepolo la portò in casa sua” . Non fu soltanto Giovanni a farlo, ma tutti i redenti. Lei continua ad accarezzare Gesù in ognuno dei suoi figli, soprattutto   coloro che sono sotto il dominio del male, della mancanza di fede, del rifiuto della sua presenza.Sono amati molto anche i figli che danno problemi. Riposare  sul grembo della madre è il privilegio dei figli che la cercano. Cos’è questo grembo ?  Dio ci ha amato nel suo Figlio, quando lo ha inviato a noi per la nostra salvezza. Egli è venuto per Maria. Maria continua la sua missione di accogliere i figli di Dio, come dice la lettera agli Ebrei: “ Eccomi, con i figli che Dio mi ha dato” (Eb 2,13). L’insegnamento della teologia  ci insegna a conoscere molte cose sulla Madre di Gesù. Ed è bello che la nostra conoscenza è riscaldata dall’affetto della Madre.

 

665. Cammino di Grazia

I poeti, lungo il corso dei secoli, hanno cantato le glorie di Maria. Dante, il grande poeta italiano, cantò negli ultimi versi della Divina Commedia la visione che ebbe della Madre di Dio: “Signora, sei tanto grande e tanto vali che qual vuol grazia e a te non ricorre, sua disianza vuol volar sanz’ali” (canto XXXIII,13). Riceviamo da Lei la Grazia, nella persona di Gesù. Come una fonte che zampilla meravigliosa, Maria ha generato per noi Gesù. Con Lei ci è offerta ogni grazia. "Che cosa Dio ci negherà, se non ci ha negato suo Figlio” (Rm 8,32). Per questo tanti teologi insegnano che ogni grazia ci è venuta per mezzo di Maria. E’ vero, poiché c’è una sola Grazia, Gesù, nel quale stanno tutte le grazie.  Lei è il canale per il quale è passato Gesù e tutte le grazie. Non è un dogma, ma è una verità evidente nata dal grande mistero della Incarnazione del Figlio.

 

666. Prega per noi

Il popolo di Dio ripete sempre con affetto, nell’Ave Maria, la salutazione Angelica e la proclamazione di Elisabetta.  Dopo si aggiunge la preghiera di tutti i poveri peccatori: “Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi, peccatori, ora e nell’ora della nostra morte. Amen!”. Questa supplica riconosce la nostra condizione di fragilità e la necessità della intercessione di colei che è la Madre di Dio, nel momento presente e fino alla fine della vita. Il fedele sa che, nel Corpo Mistico di Cristo, Lei, la Santa Maria, può pregare per il popolo. E’ bello che l’amore di Dio, nel cuore di Maria, la rende sollecita per tutti, come a Cana. Gesù è l’unico Mediatore. Maria, in Lui, è la mediatrice supplice. Pregare per gli altri è la prova della massima carità.

 

 

 
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