Il
valore di un bicchiere d’acqua non sta nella quantità, ma nella presenza
dell’amore di Cristo che è un mare di amore.
nº 1166
Omelia 26^
Dom. T.O.
(30.09.12)
Pe. Luiz
Carlos de Oliveira
Redentorista
Lo Spirito è
donato senza misura
Comunità
aperta
I
testi della liturgia odierna ci insegnano come Dio agisce: i 70 anziani riuniti da Mosè per stare con Dio, ricevettero la pienezza dello Spirito Santo e profetizzavano. Due di essi
non erano con il gruppo, ma anch’essi ricevettero lo Spirito Santo. Giosuè,
vedendo che stavano profetizzando fuori dal gruppo, corse a raccontarlo a Mosè.
Ma questi non se ne preoccupò, anzi disse: “Magari tutto il popolo di Dio fosse
profeta, e volesse il Signore porre su di loro il suo Spirito” (Nm 11,29). Lo
stesso leggiamo nel vangelo. C’era gente che aveva guarito altri nel nome di
Gesù pur non essendo discepolo. Giovanni va a dirlo a Gesù, come se fosse una
cosa sbagliata. Ma Gesù non lo proibisce, e dice che chi non è contro di lui è
per lui (Mc 9, 38-40). Possiamo vedere in questo testo la fine di una comunità
che vuole controllare l’azione di Dio. Nessuno può appropriarsi di Gesù. Dove sta
lo Spirito Santo lì c’è Dio, lì sta il Regno. Lo Spirito soffia dove vuole e
come vuole (Gv 38). Non possiamo dire che possediamo l’insegnamento completo della
salvezza, ma la salvezza sta dove Dio vuole. Colui che fa il bene, pratica la
giustizia e l’amore, è gradito a Dio ed è nel Regno. Noi possiamo ampliare la
conoscenza della fede, ma non possiamo negare l’azione di Dio. Gesù insegna a
vedere l’azione di Dio nel mondo e nelle persone diverse da noi. E’ grande
sapienza vedere Dio agire fuori dei nostri schemi e strutture. La nostra
preoccupazione non deve limitarsi a portare gente in Chiesa, ma portare il
Regno di Dio a tutti e accoglierlo dove Esso agisce in modo misterioso. E’
tempo già di ripensare la nostra pastorale, perchè diversamente potremmo creare
ostacoli al Regno di Dio.
Dio è per tutti
Il
mondo è molto aperto a chi è diverso, appoggia e stimola fin’anche le
stravaganze e difende il diritto di tutti. Ma allo stesso tempo c’è anche una
chiusura grande a tutto ciò che è differente da noi. Constatiamo che il
fondamentalismo sia religioso, che politico o sociale, annulla l’essere umano.
In verità non siamo tutti così aperti e neppure tanto tolleranti, specialmente
in fatto di religione. Ma Dio non è così! Egli accoglie tutti. Propone ma non impone. Nessuno ha la
proprietà esclusiva di Gesù. Dio è per tutti. Il Dio giusto non è colui che
castiga, ma è colui che vuole donare vita abbondante a tutti. Giacomo ci parla
del male che fanno coloro che accumulano ricchezze senza giustizia animata
dalla carità e non sono aperti a tutti.
Fanno del male principalmente a se stessi perchè la ricchezza si
corrompe.
Il valore di un bicchiere d’acqua
Gesù
insegna che ogni buona azione ha la sua ricompensa, anche un solo bicchiere
d’acqua donato ad un assetato. Perchè
l’amore sia sempre più grande è necessario non scandalizzare i piccoli. E tutto
quello che sconvolge il cammino del Regno deve essere cambiato. Anzi,Gesù usa
il termine: tagliato. Per il Regno si deve fare di tutto. La comunità aperta è
espressione del Regno che si realizza nel mondo. Come leggiamo nella lettera di
S. Giacomo, i beni sono buoni, ma nella carità, poichè al contrario diventano
un pericolo. Un bicchiere d’acqua dato a un povero ha valore d’eternità. A lato
della ricompensa relativa alla dedizione agli altri incontriamo il rispetto
della persona dell’altro, non facendolo peccare. Perciò, simbolicamente, dice
di tagliare la mano o il piede, e di togliere anche l’occhio se esso fosse
causa di peccato. Vuole dire: basta con l’uso inadeguato del potere, della
richezza e dell’orgoglio. Qui ritroviamo
le stesse tre tentazioni di Gesù nel deserto. Vincerle è carità per i fratelli.
Il valore di un bicchiere d’acqua non
sta nella quantità, ma nella presenza dell’amore di Cristo che è un mare di
amore.
Letture: Numeri 11, 25-29; S. 18; Gc. 5, 1-6;
Vangelo di Marco 9, 38-43.45.47-48