Omelia 18^ Dom. T.O. _ 5.8.2012


Mangiare il pane garantisce la vita terrena, credere in Gesù inviato del Padre garantisce la vita eterna. Gesù è il vero pane, il vero cibo che sazia la nostra fame durante il cammino nel deserto della vita, e ci incammina sulla strada del Cielo. Il popolo d’Israele mangiò il pane moltiplicato da Gesù ma non seppe dare la giusta risposta che è solo la Fede. La giusta risposta a Gesù Pane del Cielo è credere, è l’opera della Fede!

nº 1150
Omelia 18^ domenica T.O.
(05.08.12)
Pe. Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista


Rinnovati dal pane del cielo

 

Schiavi per scelta

I figli di Israele liberati dall’Egitto furono protetti, nutriti e saziati da Dio lungo il cammino nel deserto. Nei momenti difficili di sofferenza si rivoltavano contro Mosè per averli liberati. Erano abituati con il dio “Faraone”, che gli dava pane e carne, ma li opprimeva. Avevano nostalgia e volontà di ritornare ad essere suoi schiavi. Dicevano: “Fossimo morti per mano del Signore nella terra d'Egitto, quando eravamo seduti presso la pentola della carne, mangiando pane a sazietà!” (Es. 16,3). Non erano capaci di comprendere un Dio che li liberava e li conduceva. Dio disse: “Saprete che io sono il Signore vostro Dio” (12).  Era meglio essere schiavo che imparare a conoscere un Dio diverso dal Faraone! Il cambiamento esige rinnovamento della mente. Essere libero è una sfida. Alla fame del popolo Mosè diede loro un pane dal Cielo. Il popolo che Gesù saziò con il pane moltiplicato dal miracolo, rimase sazio e felice. Ma non comprese Gesù.  Dopo aver preso il nutrimento corporale non furono capaci di comprendere che l’alimento spirituale era più forte. Essi cercavano Gesù, non per quello che Lui era, ma per quello che poteva dare. L’ “Egitto” schiavizza ancora, nel nostro tempo con la ricerca della sazietà del pane. Gesù vuole mostrare un altro cammino. Vediamo come le religioni passano da questo rischio di ricercare il miracolo e non il Signore che fa i miracoli. Gesù disse: “Cercate il Regno di Dio e la sua giustizia e tutte queste altre cose vi saranno date in sovrappiù” (Mt 6, 33). Nella società attuale, l’egoismo ci fa diventare schiavi  della vanità e dell’avidità. Dio  ci dà un segno: Gesù si offre come cibo che dona molto più di quello che cercavamo nella schiavitù. Egli sazia la fame con il Pane del Cielo.

 

Libertà della fede

Il vizio fa diventare schiavi e diventa difficile liberarsene. Invece la virtù libera e non opprime. Gesù non opprime. La proposta di Gesù è che non ci sforziamo per cercare il cibo che marcisce, ma quallo che veramente ci alimenta. Il popolo chiese un segno per essere sicuro che Gesù fosse l’inviato di Dio. Gesù risponde: Mosè ha dato un pane dal cielo ed è morto. Ma è il Padre che ha dato il vero pane. Il pane di Dio è quello che discese dal cielo è ha dato la vita al mondo (Gv 6,24-35). Nel cercare Gesù Cristo, saremo uomini e donne nuovi capaci di soddisfare grandemente tutte le nostre necessità. Vivremo la vita riconciliata che ci metterà a servizio per continuare la missione di moltiplicare il pane, e poi abbiamo il sigillo che il Padre  ha messo in Gesù (Gv 6,27), lo Spirito Santo. Saziati da Lui, impareremo a saziare con il Pane del Cielo e il pane della terra.

 

Alla ricerca di Gesù

Il popolo ricercava Gesù e Lo ha incontrato, ma non lo ha riconosciuto come inviato di Dio. Pietro da testimonianza dell’accettazione: dove andremo? Solo Tu hai parole di Vita eterna. Nella loro fame si rivolsero a Mosè che diede loro un pane venuto dal cielo, ma non è Mosè che ha dato il pane dal cielo, “ma è il Padre mio che vi dà il pane del cielo quello vero”. Gesù si rivela come inviato del Padre (Gv 6,29). Il discorso sul Pane di Vita ci porta ad accogliere Colui che si presenta anche come l’Acqua Viva. La nostra risposta sarà l’accoglienza di Gesù come il Pane venuto dal cielo per saziare la fame e la sete: “Io sono il pane della vita. Chi viene a me non avrà più fame e chiunque crede in me, non avrà più sete” (36). Paolo ci invita a “non continuare a vivere come pagani... spogliatevi dell’uomo vecchio, che si corrompe seguendo le passioni ingannevoli, a rinnovarvi nello spirito della vostra mente e a rivestire l’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella vera santità” (Ef 4,17).

 

Letture: Es. 16.2-4.12-15; S. 77; Ef. 4, 17.20-24;
Vangelo di Giovanni 6, 24-35

 


 
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