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Omelia Festa S.Giovanni Battista_ 2012



nº 1139
Articolo
Pe. Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista

 

Festa di San Giovanni Battista

 1127. Ieri e oggi, modello di vita

 

G.B. fu un uomo forte. Meritò da Gesù, il più grande elogio che qualcuno possa ricevere: “ Tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battistaâ€(Mt 11,11). Giovanni ha coscienza della sua missione e del suo posto nel Regno: preparare la venuta del Messia (Mt 3,3). Egli la prepara con l’annuncio della conversione. Egli è un convertito, cioè rivolto verso Dio e docile al suo progetto di salvezza. Per questo sà che la sua missione è preparare la conversione  per preparare i cammini del Signore. Sappiamo ciò che annunciamo quando lo viviamo! Il miglior modo di annunciare è vivere la Parola che riceviamo. La coerenza dà credito alla nostra parola. La gente ha riconosciuto in lui un profeta. Era già molto tempo che non ne appariva uno. La sua vita consacrata ha fatto di lui un profeta e ha riempito di speranza il cuore della gente che stava in ansiosa aspettativa (Lc 3, 15). Anche il suo tempo stava vivendo uno svuotamento religioso e il popolo era già stanco di quel modo di vivere la fede nel loro Dio unico. Egli ha voluto portare un po’ di respiro alla gente tenendo desta la speranza verso tempi migliori, nell’attesa della venuta del Messia. Pieno di Spirito Santo che ha ricevuto fin dal seno di sua madre, egli si prepara per realizzare questa missione.  Anche lui viveva nell’attesa e nel desiderio di vedere arrivare il Messia promesso. E’ modello per il popolo di Dio nel modo di vivere la Parola, nella coerenza della vita e nel coraggio di chiamare a conversione anche i potenti, denunciando il re Erode dei suoi peccati. Nonostante si sentisse accusato, al re piaceva ascoltarLo (Mc 6,20). Egli predicava a tutte le classi sociali che lo cercavano, ed incanalava ognuno verso il bene. Noi preferiamo dire che tutto è giusto, ma non è questo l’aiuto migliore che possiamo dare alle persone dire che ciò che è sbagliato va bene lo stesso!

 

1128 Un nuovo modo di annunciare

 

Il nuovo modo, di Giovanni,  di annunciare la Parola di Dio era puntare sulla esperienza e non rimanere a ripetere testi o a discutere su teorie spirituali. Si appoggiava sulla verità che credeva e la viveva. Perchè la sua predicazione ha avuto tanto frutto? Giovanni non fa nessun miracolo, ma tutto quello che ha detto era verità (Gv 10,41). Perciò possiamo vedere che non funono poche le parole di Giovanni sul Gesù. Era un predicatore del Messia promesso. Avendo conosciuto Gesù nel Battesimo si lasciò invadere dalla sua presenza. Infatti , soltanto quando siamo ripieni di Gesù possiamo annunciarlo. Posiamo guardare come Giovanni indica , ai discepoli, Gesù e la sua missione: “Egli è l’Agnello di Dio che toglie il peccato dal mondo†(Gv 1,29). Questa parola “agnello†è legata fortemente a quella di “Servoâ€, annunciata da Isaia (53, 7-12). L’annuncio fatto da Giovanni ha grande forza perchè è completo: parla di Gesù, il Messia, e lo indica con la sua vita.

 

1129. Ciò che un fuomo forte fà

Giovanni impressione per il suo modo rustico di presentarsi e abbronzato dal deserto. Così lo descrive Luca: “E il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. E abitava nei deserti, fino al giorno in cui si manifestò a Israele†(Lc 1,80). La solitudine del deserto lo fortificava nello Spirito Santo. E pur tuttavia non era assenta dal suo mondo, perchè abbiamo visto che conosceva bene i problemi del re. Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli a pregare (Lc 11,1). Il contatto con Dio era la sua prima preghiera. La parola di Giovanni nasceva dal suo contatto con Dio nella solitudine del deserto. Se desideriamo uomini e donne forti per rinnovare la Chiesa e il mondo, dobbiamo cercarle non in un deserto distante, ma nel nostro mondo, purché sappiano fare il deserto interiore ed avere grande dialogo con Dio nell’orazione. Nello spoliamento di se, vivendo dell’Unico necessario (Mt, 3,4) avendo sempre Gesù come Centro: “E’ necessario che egli cresca e che io diminuisca†(Gv 3,30). Così le loro parole prenderanno vita.

 

                    LETTURE: Is 49, 1-6; S.138; At 13, 22-26;

                             Vangelo di Luca: 1, 57-66. 80





 
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