Omelia 5^ Domenica T.O. 6.2.2022





Quando parliamo di Gesù non trasmettiamo idee ma una Persona.  Gesù può cambiare l’uomo alla radice, arrivare fino al centro del nostro cuore dove è la sede delle nostre decisioni. Il cristiano che vive la conversione cambia totalmente la propria vita per vivere la missione ricevuta da Gesù. La Parola di Gesù è la forza che sostiene nella missione della nostra vita. Ogni vocazione ricevuta è missione. Non solo il sacerdote o la suora, ma anche il padre di famiglia e tanto altro. Dalla debolezza è venuta la forza

nº 2146

Omelia 5^ Domenica T.O. (06.02.22)

Pe. Luiz Carlos de Oliveira

Redentorista

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Forza della Parola

Il Mare di Galilea, che non è un mare ma un lago, ha la forma di uno strumento musicale chiamato “kineretâ€. È lungo 20 km e largo 12 km, con una profondità da 20 a 230 metri. Fu un importante centro per il commercio e per la fertilità delle terre lambite da tanti popoli. Questo mare, oltre alle acque pericolose, è ricco di pesci. È la cornice per l'inizio della predicazione di Gesù. Gesù inizia la sua predicazione e i suoi miracoli, ma comincia anche a “pescare†i suoi primi discepoli: “Non abbiate paura! D'ora in poi sarai un pescatore di uomini. Allora posarono le loro barche a riva, lasciarono tutto e seguirono Gesù» (Lc 5,10-11). La forza della missione che ricevono è nelle parole di Gesù che portano alla pesca miracolosa. Siccome avevano pescato tutta la notte, senza prendere nulla, gettano di nuovo le reti con una certezza: “Secondo la tua parola getterò le retiâ€. Poi è arrivata la pesca abbondante. Isaia si dichiara fragile e dalle labbra impure davanti alla magnifica manifestazione di Dio. Fu toccato dalla brace dell'altare. È dall'altare che si attinge la forza della parola annunziata. Dice il giovane profeta: "Eccomi, manda me". La fragilità umana non è mai stata un ostacolo alla manifestazione della forza di Dio. Chi era più fragile degli apostoli? Isaia si dichiara perduto e si considera “un uomo dalle labbra impureâ€. In questa manifestazione di Dio, aveva forse 25 anni. L'invito di Dio è un comando. Più che un dovere, è unione con l'origine della Parola che è Dio stesso che manda nel suo nome. Gesù chiama e dona la forza della sua Parola.

L’altare che guarisce

La fragilità dell'uomo davanti a Dio è una delle condizioni migliori perché la forza di Dio si manifesti. Le scelte di Dio sono il frutto della sua predilezione per la semplicità. Non possiamo fare nulla senza Dio. Il potere della Parola è nella sua origine. Isaia ha una visione della grandezza di Dio che si china a scegliere chi manda.Gesù dice ai discepoli di portare la barca nell'acqua profonda. Il campo dove Gesù manda i suoi discepoli è il mare profondo del mondo. La Parola non è superficiale: va nelle profondità dell'essere umano dove si trova la nostra vera situazione. È qui che il Vangelo tocca e cambia. Non possiamo cambiare la tinta della nostra realtà. Gesù cambia l'uomo alla radice, cioè dal centro delle sue decisioni. Scegliere il Vangelo ed essere battezzati significa sradicare l'uomo dalle sue opzioni e condurlo all'opzione vitale per Cristo. Cristo è stato costituito Signore,per la sua morte che lo ha condotto alla risurrezione. Può trasformarci dalla radice. Così sono i cristiani che cambiano il comportamento. Cambiano totalmente la loro vita per vivere la Parola. Non ci possono essere mezze misure. non sono vere, perchè sono fatte secondo il nostro modello e non secondo Cristo. L'immagine di Cristo è stata impiantata in noi. Rispecchiamo la sua verità.

Trasmetti ciò che ricevi

La chiamata che Dio fa, sia a Isaia che agli apostoli, procede da Dio stesso che manda. Non annunziamo parole, ma la Persona concreta del Padre e di Gesù che nello Spirito raggiunge le persone. Per questo Paolo dice: «Vi ho trasmesso quello che ho ricevuto» (1 Cor 15,3). Il messaggio si identifica con l'annuncio. Quando si parla di Gesù, non trasmettiamo delle idee, ma una Persona. Ecco perché possiamo vedere che nella missione degli apostoli c'era tanto vigore. Come si giustifica che uomini semplici abbiano preso il Vangelo in tal senso? Non solo queste parole si riferiscono a loro, ma a tutti coloro che lo annunciano


Letture: Is 6,1-2ª.3-8;Salmo 137;1 cor 15,3-8.11;Lc 5,1-11.








 
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