nº 2135
Articolo
Pe. Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista
Benedizione materna
Dio di benedizione
La festa della Maternità Divina dà inizio all’anno nuovo. Da Lei è venuto Gesù, nostra vita. E noi partecipiamo di questa vita. In questa celebrazione andiamo a cercare la vita per tutto l’anno. Questa festa fu trasferita dall’11 ottobre al primo giorno dell’anno. Oltre ad essere un giorno per chiedere alla Madre le benedizioni per l'anno, è una richiesta per vivere nel Mistero di Cristo. Alle volte chiediamo benedizioni preziose, ma lasciamo da parte quella maggiore che è la vita di Cristo in noi. Maria ci dona la grande benedizione che è Gesù, salvezza eterna per tutti. Con tanto bene cosa potrebbe negarci? Possiamo contare sempre nella sua intercessione, poichè Lei ci dona l’autore della vita. Maria non è una devozione: è una partecipazione del mistero della salvezza nella sua totalità. Dio manda Aronne e i suoi figli sacerdoti a benedire il popolo. “Parla ad Aronne e ai suoi figli e riferisci loro: Voi benedirete così gli Israeliti; direte loro: Ti benedica il Signore e ti protegga! Il Signore faccia brillare il suo volto su di te e ti sia propizio. Il Signore rivolga su di te il suo volto e ti conceda pace!” (Nm 6, 23-27). Chiede che Dio sia una presenza nella vita del fedele, si preoccupa di ciascuno e perdona, donando pace. La grande benedizione è: "Dio ha mandato lo Spirito di suo Figlio nei vostri cuori, gridando: 'Abbà, Padre!' Tu non sei schiavo, sei figlio... tutto per grazia di Dio” (Gal 4,6-7). Maria ha usato tutti i suoi doni e privilegi per darci la più grande benedizione che è Gesù. Con Lui ci dà tutte le altre benedizioni di cui abbiamo bisogno. La più grande benedizione è ricevere l'abbraccio del Padre, dato da suo Figlio.
Benedizione dell’anno
Nostra Signora ci insegna come vivere bene l’intero anno. Dopo la visita dei pastori, che ricevettero per primi l’annuncio della nascita di Gesù, Maria insegna come vivere questa novità della nascita del Figlio di Dio tra noi: “Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore” (Lc 2,19). Chiadiamo benedizioni. Queste verranno nella misura con cui porteremo nel cuore la grande presenza di Gesù. Una benedizione non è per darci qualcosa di speciale che ci protegga, ma qualcosa che modifichi il nostro cuore. I pastori anche raccontano come la nascita di Gesù ha dato un nuovo corso alla loro vita; “i pastori tornarono glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano visto e udito, come era stato detto loro” (Id 20). Dopo 8 giorni dalla nascita il bambino Gesù fu circonciso. Con questo rito, Egli comincia a far parte del popolo dell’alleanza. “Egli venne fra i suoi” (Gv 1,11). Come membro del popolo è erede delle promesse e realizzatore dei progetti di Dio in tutto il popolo. Ciò che realizza in Se diventa una missione. Egli, piccolino, realizza le promesse e le speranze del popolo. Da parte di Dio tutto è fatto.
Essere Benedizione
Per avere maggiori benedizioni è necessario essere una benedizione. Ogni benedizione che abbiamo avuto, ritorna a noi completamente allargata. La benedizione maggiore è la partecipazione alla Divinità del Bambinello che nasce. Dobbiamo uscire da un cristianesimo egoista che vuole benedizioni per se, protezione per se, garanzie per se, lasciando da parte ciò che è fondamentale. Otterremo di più quanto più vogliamo e facciamo per gli altri. Anche qui ha senso la frase di Paolo: «C'è più gioia nel dare che nel ricevere» (At 20,35). Pertanto, essere una benedizione è dare agli altri condizioni di vita, felicità, essere amati e stimati. Possiamo fare molto per gli altri. Celebrando la Maternità di Maria, capiamo che la sua missione è donarci Gesù. Lui è la benedizione.
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