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Omelia 27^ Domenica T.O. 3.10.2021





Il cuore dell’uomo è il paradiso di Dio. Perciò se a Dio per essere felice basta un cuore umano, anche l’essere umano puà trovare la felicità in se stesso e nel cuore dell’altro. Andare all’incontro dell’altro, è anche andare all’incontro di Dio nell’altro.

nº 2110

Omelia 27^ Domenica T.O. (03.10.21)

Pe. Luiz Carlos de Oliveira

Redentorista

Così li fece Dio

Un paradiso per due

“Il cuore dell'uomo è il paradiso di Dio”, dice sant'Alfonso de Liguori. Se a Dio per essere felice basta un cuore umano, possiamo pensare che l'essere umano, nato dal cuore di Dio, possa  trovare tutta la felicità in se stesso e nell'altro di cui fa parte. Le ossa ti tengono in piedi.e il cuore ti rende capace di far andare avanti nella vita. La vita matrimoniale, il matrimonio, è in intima unione con il cuore di Dio, perchè è nel suo amore.  Il matrimonio offre la migliore condizione affinchè il progetto di comunione dell’essere umano con Dio si possa realizzare: amore che si consegna e amore che accoglie e genera comunione. La vita spirituale individuale ha molto di meraviglioso. Ma è il matrimonio che offre ciò che c’è di meglio. È  il cammino migliore per realizzare l’amore, Dio non sbaglia nei suoi progetti. Dio ha visto l’uomo nel Paradiso che dava i nomi agli animali, ma non incontrando qualcuno che lo completasse, disse: “Non è bene che l’uomo sia solo” (Gn 2,18). E l’uomo nel vedere la donna dice: “E’ osso delle mie ossa, carne della mia carne” (Gn 2,23). A quale scopo quel sonno di Adamo? L'uno sarà sempre fonte di eterna scoperta per l'altro. Nessuno sa come Dio ha fatto l'altro. Per questo si tratta di accoglimento e non di potere. Il testo contiene molta sapienza che deve essere scoperta. Sant’Agostino dice che Dio non prese l’osso dal piede affinchè l’uomo non la calpesti, non lo prese dalla testa affinchè non si sentissero proprietari, ma prese l’osso dalla costola perchè essa ha anche il significato di amore perchè risponda al cuore. Quanta sapienza. Chi definisce in cosa consiste il matrimonio è Dio, che lo ha fatto, e non sono le ideologie del mondo.

Durezza di cuore

È necessario che il matrimonio avvenga nella fede e nell’amore. Così esso si trasforma in un luogo di manifestazione del progetto di Dio. Non basta mettere insieme. E perciò Gesù proclama: “Non separi l’uomo ciò che Dio ha unito” (Mc 10,9). Per questo il divorzio non ha nè luogo nè scusa nell’insegnamento di Gesù. Mosè, come dice Gesù, al riguardo: “Fu a causa della durezza del vostro cuore che Mosè vi ha dato questo comandamento” (Mc 10,5). Abbiamo esperienze felici di matrimonio ma anche molto dolore e disincanto. Matrimonio è una vocazione naturale, c’è una attrazione naturale. Ma c’è anche l’opzione spirituale, data dal sacramento. Altra questione è la situazione di chi si sposa nella Chiesa solo per una festa. Questo non è matrimonio. Cosa serve per fare un matrimonio felice? Penso che l’errore più grande è sposarsi per essere felici, per completarsi, ecc. Quello che funziona è sposarsi per rendersi felici l'un l'altro. Questo lo realizza. Il comandamento dell’amore costituisce il nucleo del matrimonio. Esso è partecipazione al mistero della Redenzione di Gesù. È il sacramento. In esso è presente l’amore  con il quale Gesù si consegnò. Il piacere della gioia c’è anche nello spirituale.

I piccoli

Affiancare il testo sui bambini alla questione del divorzio sembra essere un'intenzione profonda dell'evangelista. Non perché il matrimonio produca figli, ma perché l'affetto di Gesù per i bambini può insegnarci qualcosa sul matrimonio. Solo con il cuore di figli e sull’esempio del loro amore spontaneo, si può portare avanti la missione di una coppia. Il bambino è aperto a donare e a ricevere. L’egoismo  può essere vinto.  La Lettera agli Ebrei dice che Gesù non si vergogna di chiamarli fratelli, poichè tanto Gesù che noi discendiamo dallo stesso ancestrale, il Padre (Eb 2,11). L’apertura dell’uno all’altro non è un dono personale, ma una scelta che si fonda in Cristo.

 

Letture: Gn 2,18-24; Salmo 27; Eb 2,9-11; Mc 10,2-12.







 
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