Omelia Assunzione di Maria 2021









Nell’Incarnazione, Gesù si è unito interamente a sua Madre. Egli prese da Lei la natura e Lei ricevette da Lui la grazia e la Vita Divina. Non avrebbe sofferto la corruzione colei che aveva generato la Vita. Elisabetta la proclama Benedetta e Madre del Signore. l’unione alla Divinità del Figlio e alla sua Umanità, giustifica che ha preso con se Colei che non si è mai separata da Lui.

nº 2096

Omelia Assunzione di Maria (15.08.21)

Pe. Luiz Carlos de Oliveira

Redentorista

Maria in Cielo

Assunzione, una necessità!

La nostra gioia che Gesù sia risorto e asceso al Cielo come Signore e Creatore dell'Universo, lascia ancora un pizzico di insicurezza: E noi? Riusciremo mai ad entrare in Paradiso con tutto il peso dei nostri peccati? Sappiamo “che il corpo corruttibile appesantisce l’anima” (Sap 9,15). Gesù ci dona sempre la certezza  che ci conforta. Una di queste è l’Assunzione di Maria. Al di là di essere un privilegio magnifico di colei che generò il Dio fatto uomo, Lei era totalmente unita a Lui nell’essere sua madre e discepola e appartenere al suo Corpo Mistico: Lei è garanzia che il Cielo è per tutti. Possiamo entrare in Cielo. Nell’Incarnazione, Gesù si è unito interamente a sua Madre. Egli prese da Lei la natura e Lei ricevette da Lui la grazia e la Vita Divina. Non avrebbe sofferto la corruzione colei che aveva generato la Vita. Elisabetta la proclama Benedetta e Madre del Signore. l’unione alla Divinità del Figlio e alla sua Umanità, giustifica che ha preso con se Colei che non si è mai separata da Lui. Questa condizione di Maria non è raccontata dalla Scrittura, ma dalla Santa Tradizione. La Tradizione è stata il campo in cui fu seminata ed è cresciuta la Parola di Dio del Vangelo e delle Lettere. Proprio Luca dice che, nello scrivere il Vangelo e gli Atti, ha fatto una ricerca accurata di tutto , fin dal principio (Lc 1,3). Gli informatori erano “coloro che fin dal principio furono testimoni oculari e ministri della Parola” (At 1,2).  La tradizione della fede nell’Assunzione di Maria è stata testimoniata da quelli che erano lì, che videro e ne  lasciarono il ricordo.

Meta di tutto l’umano

La descrizione dell’avvenimento, come ci racconta il vangelo apocrifo di Giacomo, non è garantita, poichè essa è posteriore, intorno al III secolo, quando il testo dei vangeli e la tradizione già erano consolidate. Il Papa Pio XII, nel proclamare il dogma il 1° novembre del 1950, non ha fatto altro che confermare una verità già comune. C’è la garanzia della fede del popolo che è anch’essa criterio di fede (Sensus Fidelium). Il Papa ha scritto a tutti i vescovi e alle loro diocesi, domandando se concordavano con tale proclamazione. Ci fu una risposta positiva. Questo dogma non solo racchiude la verità di un dono alla Madre di Dio, ma conferma che tutti coloro che credono, hanno una meta sicura che è il Cielo. Cioè tutti possiamo arrivare al Cielo e fare della nostra vita ora una anticamera del paradiso. Maria stimola “a cercare le cose dell’alto” (Col 3,1), come Gesù Risorto. È per la nozione del Corpo Mistico di Cristo, come ci insegna Paolo: “Voi siete il Corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte” (1 Cor 12,27). Il legame d’amore per Maria e la sua importanza nella nostra vita, non si fa per devozione ma per necessità della fede in Cristo, del cui Corpo Totale facciamo parte.

Devozione evangelizzatrice

La devozione deve consistere, non tanto nell’ottenere grazie, ma soprattutto nel fare come ha fatto Maria. Siamo figli che imitano la Madre e sentono come lei la necessità di compiere la propria missione e perchè in Cristo siamo tutti fratelli. La nostra unione con la nostra amata Madre non si fa attraverso la nostra semplice devozione, ma a partire dalla conoscenza spirituale e da una fede manifesta. Come fratelli di Cristo, abbiamo con Lui la stessa filiazione da Maria. Continuiamo l’Incarnazione. Per questo non si condanna nessun tipo di devozione che corrisponde al nostro modo d’essere, tuttavia dobbiamo crescere sempre nella fede e fare come faceva Maria nell’educare suo Figlio, seguendo la sua Parola e assumendo il nostro posto nella Chiesa.

Letture:Ap, 11,19ª;12,1.3-6ª10ab;S.44; 1Cor.15,20-27ª; Lc 1,39-56




 
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