E’ nel Cuore di Cristo che si stabilisce l’altare del sacrificio della nuova alleanza. È stato per amore che siamo stati salvati

nº 2050

Omelia

5^ domenica di Quaresima (21.03.21)

Pe. Luiz Carlos de Oliveira

Redentorista

La morte che da vita

Alleanza del cuore

L’alleanza del cuore, proclamata da Geremia, è un passo in avanti lungo il cammino dell’alleanza fatta nel sangue di Gesù che è un “contratto” siglato dal  cuoe e non dal sangue delle vittime animali. La legge fu data sul Sinai. Ora è proclamata nel cuore, montagna molto più alta del Sinai. Non scritta su lastre di pietra, ma impressa nel cuore. Il contratto si stabilisce per conoscenza.  Per questo il fedele chiederà a Dio di donargli un cuore puro, uno spirito saldo (S 50). Ed è in questo cuore che si fonda la relazione di Dio con i suoi figli. È lì, nel cuore di Cristo, che si stabilisce l’altare del sacrificio di questa nuova alleanza, “per l’obbedienza a Dio per quello che egli ha sofferto” (Eb 5,8). Il sangue di questa alleanza è sgorgato prima dal cuore. Poi, da quello stesso cuore è scaturita la vita.: “Dal suo cuore sgorgarono sangue e acqua” (Gv 19,34) che saranno per i cristiani: il Battesimo e l’Eucaristia. Ricevendo questi sacramenti e vivendoli, completiamo il  lungo cammino delle alleanze che Dio ha stabilito con il suo popolo. Ora sono aperte per tutti i popoli. “Voi che prima non eravate popolo, ora siete popolo di Dio “ (1 Pt 2,10). Il profeta Geremia afferma che questa alleanza si trova nella linea del sentimento e della conoscenza: “porrò la mia legge dentro di loro, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo” (Ger 30,22), che si concluderà, dunque, come conoscenza reciproca di appartenenza. Gesù autore della nuova alleanza, la vive nell'abbandono al Padre e la trasmette a tutti coloro che lo hanno accolto: “Ma a quanti lo hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio, a quelli  che credono nel suo nome”. (Gv 1,12).

Camminare con lo stesso amore

Nella preghiera di colleta così preghiamo: “Vieni in nostro aiuto, Padre misericordioso, perché possiamo vivere e agire sempre in quella carità, che spinse il tuo Figlio a dare la vita per noi”. È l’amore redentore che fonda la nuova alleanza che ci ha aperto il cammino della redenzione. Siamo stati salvati dall’amore, e soltanto nell’amore, potremo accogliere i frutti di questa redenzione. Nel Sinai, furono dati i 10 comandamenti: “Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi” (Gv 15, 12-13). Questo è il codice della nuova ed eterna alleanza. È il fondamento del popolo nuovo, come i dieci comandamenti lo furono per il popolo del Sinai. Da  qui nasce il nuovo popolo. Se facciamo diversamente saremo nella situazione di coloro che rifiutano la persona di Gesù, la sua dottrina e la sua missione. Ciò che sfibra la Chiesa è l’attitudine all’infedeltà che percorre tutte le alleanze. La quaresima accentua la penitenza, il digiuno e la preghiera, ma questo ha senso solo quando vivremo l’amore. Cercare sempre il gesto concreto!

Desideriamo vedere Gesù

I greci vogliono vedere Gesù.  Ed Gesù prorompe in una grande proclamazione della sua missione: “Arriva l’ora in cui il Figlio dell’Uomo dovrà essere glorificato”. La glorificazione  è il compimento della sua missione nella Croce. Essere elevato in croce sarebbe stata la sua glorificazione. Intende la sua vita consegnata alla morte, come il seme che gettato in terra, solo se muore porterà frutto. È l’insegnamento sul senso della vita: “Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna” (Gv 12,22). È soltanto così che si può essere cristiani. La Chiesa si realizza nel suo offrirsi al mondo. La vita è eucaristica quando realizza le parole: Questo è il mio corpo che è offerto per voi”.

Letture : Ger. 31.31-34; Salmo 50;Eb.5,7-9;Gv.12,20-33.