nº 2049

Articolo

Pe. Luiz Carlos de Oliveira

Redentorista

Pastorale della quaresima

Per il bene di tutti

Ciò che non è più lo stesso insiste per mantenere le stesse cose. La Chiesa inizia con la persona di Gesù che invia lo Spirito affinchè gli apostoli potessero evangelizzare tutto il mondo con la sua autorità. Sono la continuazione di Gesù e del suo potere. Così scrive san Matteo: “Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 19-20). Di questa parola la Chiesa ha fatto il suo cammino, cercando sempre ciò che è meglio per seguire Gesù. Ogni epoca ha dato il suo contributo. Convertendosi, cercando il modo migliore per comprendere la fede e viverla nella comunità. Bisogna partire dalla conoscenza della Parola di Dio per rinnovare la pastorale. dalla tradizione della fede e dalle necessità dei tempi. La Chiesa non può identificarsi con un modello umano, ma deve dare una risposta a Dio nel contesto umano. Per questo la Chiesa sempre si rinnova (Karl Barth 1947). Ciò che fortifica il contenuto della fede è sempre il presentarlo con la massima chiarezza. Non possiamo essere misurati con Dio. Procurare il bene del popolo di Dio senza perdere la chiarezza della dottrina. Quello che era buono un giorno, non sempre lo è per tutti i giorni. La quaresima che ha passato molte epoche, ha portato con se beni, alcuni da custodire altri da lasciare. Essa non esiste per se, ma ha la finalità di promuovere la conversione. Rinnoviamo le promesse battesimali per le quali siamo inseriti in Cristo. In che cosa il nostro tempo ha contribuito per migliorare la preparazione alla Pasqua?

Pasqua di Risurrezione

Il digiuno, l’orazione e l’elemosina attraversano i tempi come caratteristiche della quaresima. Ma si sono evolute in una comprensione più profonda. Quanto al digiuno: avere fame, molta gente fa, ma questo non è digiuno. L’elemosina non è solo distribuire beni, ma promuovere la vita in senso integrale. Preghiera non è solo pregare individualmente, ma avere la dimensione comunitaria. Gesù ci ha salvato individualmente, ma anche come parte di un corpo.  Il Brasile fa una bellissima adattazione attraverso le riunioni di settore per vivere comunitariamente la preghiera e la riflessione della campagna della fraternità, che non esiste in altre parti della Chiesa. Partiamo da ciò che è comunitario, non solo individuale. È giustamente il cammino del Concilio Vaticano II. La dimensione della Pasqua è integrante della quaresima. Non lo era prima. Possiamo ricordare che il popolo andava tutto alla processione del Cristo Morto. Ma pochi alla celebrazione della Veglia pasquale, che invece è fondamentale.  Non si scarta la processione, ma bisogna incamminarsi verso ciò che è fondamentale e cioè verso la Risurrezione  del Signore. perdiamo alcuni valori ma ne guadagniamo altri. Tutti gli elementi della pietà popolare provengono da un’epoca in cui la liturgia era una cosa per i preti, letta in latino. Bellezza infinita! Ma la gente non ne faceva parte. Ogni tempo ha il dovere di accogliere e il diritto di creare ciò che è meglio per esprimere il mistero che si traduce nell’amore  e nella misericordia.

Dimensione battesimale

La celebrazione della quaresima nasce dalla celebrazione dei battesimi dei catecumeni della Vigilia Pasquale che è la celebrazione della Risurrezione che avviene, per noi,  nel momento in cui veniamo battezzati. Per questo momento è stata composta, lungo il tempo, una liturgia propria. Furono fatti bellissimi battisteri, già al tempo delle “Domus Ecclesiae” quando non c’era nessuna chiesa, ma la celebrazione si faceva nella “casa della comunità”. I fedeli  si univano ai battezzati acompagnando nella preparazione e nella celebrazione. Noi che non viviamo questa realtà. Abbiamo cambiato direzione per il rinnovo del battesimo e la ripresa dell'esperienza di fede.