nº 2045

articolo

Pe. Luiz Carlos de Oliveira

Redentorista

Dimensioni della Quaresima

Battesimo e Penitenza

La santa quaresima ha assunto un aspetto cupo, un po tetro con  molte proibizioni. I santi sono coperti da drappi rossi, non c’è musica nelle celebrazioni e neppure i fiori. È stato creato un clima tutto suo. Si è aggiunto a tutto questo  il folclore che si è formato soprattutto per il venerdì santo. La mattina presto del Sabato Santo era già in corso la Veglia Pasquale. E Giuda stava già bruciando.  La gente restava legata alle processioni. La mentalità ora deve arrivare a fare di questo tempo un rinnovamento battesimale. È tempo del battesimo degli adulti. Ma anche la comunità deve vivere l’esperienza del battesimo, e dunque di liberarsi dal peccato, e del passare a vivere per il Signore (Rm 6,4-10). Il mistero della morte e risurrezione di Gesù, al quale ci uniamo attraverso il nostro battesimo, attraversa tutto questo tempo. Questo è il contributo rinnovato. Se ci sono adulti che devono essere battezzati, devono fare la celebrazione nella comunità. Inoltre c’è la celebrazione penitenziale. Sono due aspetti: spogliarsi di se e aprire il cuore e la vita agli altri. La Campagna della Fraternità (per il Brasile), stimola il fedele a  considerare la questione sociale dove i poveri sono vittime. Per andare verso i poveri è necessario saper uscire da se. E questa è la più grande penitenza. In quanto è necessario smontare le strutture di peccato sia in noi che nel mondo. Cambiare il cuore è la parola d’ordine della conversione. Tutti abbiamo bisogno di una continua conversione. Di questo è fatta la preparazione per rinnovare il nostro battesimo nella Veglia Pasquale. Solo in questo modo vivremo la Pasqua nel processo di risurrezione dai nostri mali.  È lungo il cammino della catechesi da fare per tutto il popolo di Dio.

Dimensione ecclesiale.

La santa quaresima è dunque un tempo propizio per tutto il popolo di Dio. La vita spirituale ha perso molto il senso comunitario. Ciascuno salvi la propria anima. Il peccato e la salvezza sono individuali. È stata creata una cultura che ha influenzato anche gli insegnamenti fondamentali come l'identità della Chiesa. Essa è l’unione di tutti in Cristo. Siamo Corpo di Cristo e siamo uniti gli uni gli altri. La vita di Cristo pervade tutto questo organismo spirituale. D’altro lato, questo corpo di unione di tutti, è anche un corpo soggetto al peccato. La Chiesa è santa e peccatrice. Per questo la quaresima è tempo di conversione individuale ma anche di tutto il corpo ecclesiale. Il Vaticano II, nella Sacrosantum Concilium 110, insegna che: “la penitenza quaresimale non deve essere solo interna e individuale, ma anche esterna e sociale”. I peccati sono pubblici e vengono commessi da molta gente. La conversione deve penetrare anche le strutture. È quello che Gesù ha fatto. Non ha negato il passato ma ha dato inizio a un popolo nuovo. Quando questo popolo pecca deve convertirsi e fare azioni coerenti di rinnovamento. La Chiesa deve promuovere questo, come si fa nelle celebrazioni.

Stazioni quaresimali

C’era un costume molto interessante nella quaresima della Roma antica nell’era cristiana. Erano le stazioni quaresimali. Ogni giorno della quaresima era celebrata l’Eucaristia in una delle Chiese. Nel libro della messa si annotava, per es.: Stazione a San Giovanni a Porta Latina (non c’è niente a che vedere con il treno). I testi della messa si riferivano al luogo. Dopo questo è scomparso. San Giovanni XXIII, Papa, ha cominciato a ritornare a questo sistema. Attuamente si fa di nuovo. Il Papa celebra il mercoledì delle ceneri nella Chiesa di Santa Sabina. Ma è anche qualcosa che si potrebbe fare nelle parrocchie. Per esempio le riunioni dei gruppi di settore che si riuniscono in quaresima, potrebbero corrispondere a queste celebrazioni.