nº 2041

Articolo

Pe. Luiz Carlos de Oliveira

Redentorista

Dalle ceneri alla risurrezione

Il cammino di Pasqua

Ogni anno la comunità si riunisce per iniziare il cammino verso pasqua. Non ci stanchiamo di cercare il Signore laddove Egli si lascia incontrare. È nel suo mistero pasquale che possiamo realizzare il nostro cammino di salvezza. La celebrazione della quaresima era molto discreta nei primi 300 anni della Chiesa. C’era soltanto un digiuno per la comunità. Dopo la Chiesa ha cominciato a sentire la necessità di un tempo maggiore. Per la fine del IV secolo abbiamo l’istituzione dei quaranta giorni di digiuno. Come non si digiuna la domenica, la quaresima si inizia nel Mercoledì delle ceneri. Si noti che sono più di 40 giorni. Abbiamo anche l’esigenza del catecumenato che deve essere fatto in questo tempo, ed ha riti propri. Con il disconoscimento della liturgia, gran parte del suo significato è andato perso ed è diventato devozionale. La ricchezza della quaresima prende forza e bellezza dalla sua finalità che è la celebrazione della Pasqua, soprattutto nella Vigilia pasquale. In essa celebriamo la Risurrezione, nel Battesimo e nella celebrazione dell’Eucaristia. La teologia e i suoi insegnamenti si devono incontrare con i testi delle letture e delle preghiere di questo periodo. (in Brasile) Abbiamo la campagna della fraternità, che sceglie un tema pasquale. La dimensione della fraternità resta ben presente nelle tre dimensioni evangeliche: preghiera, elemosina e digiuno. Questi tre elementi raggiungono l’essere umano nella sua dimensione personale, spirituale e comunitaria. L’uomo si prepara affinchè l’Uomo Nuovo-Gesù Cristo, possa rinnovare ogni uomo.

Iniziando la Quaresima

All’inizio della quaresima possiamo accogliere l’insegnamento della Chiesa  in riferimento a questo tempo. Dice la liturgia: “Il tempo della quaresima ha lo scopo di preparare la celebrazione della Pasqua; la liturgia quaresimale, infatti, prevede la celebrazione del mistero pasquale sia per i catecumeni, con i diversi gradi di iniziazione cristiana, sia per i fedeli con la celebrazione del battesimo e della penitenza” (Messale Romano e SC 109). Sono tre finalità: la preparazione dei catecumeni, la commemorazione del proprio battesimo e la dimensione penitenziale. È tempo di una conversione più grande alla vita cristiana e alla vita della comunità ecclesiale. Il rito delle ceneri, che ha preso un aspetto devozionale e forse anche superstizioso, ha sviato il senso della celebrazione della quaresima. Possiamo riprendere il senso orante: tempo di maggior preghiera, soprattutto della lettura della Parola di Dio. È un tempo ricco di testi scelti per le celebrazioni liturgiche.  È anche un tempo di digiuno. Non soltanto non mangiare, ma spogliarsi di se stessi per aprirsi al prossimo. Il digiuno deve estendersi alle altre dimensioni dell’essere umano. È bene togliere quello che impedisce al Mistero di Cristo di penetrare nella nostra vita. L’elemosina è il frutto della preghiera e del digiuno: con esse si può conoscere la necessità dell’uomo e prendere come missione la redenzione in tutte le sue dimensioni.

Il grido dell’uomo

È necessario una profonda conoscenza dell’essere umano redento da Cristo per poter capire il mistero della Redenzione. Cristo  lo redime nella sua lontananza da Dio dovuta al peccato, vuol dire dalla separazione da Dio. Cristo viene per ristabilire questi legami e donarci la possibilità di unirci a Dio in comunione di vita con i fratelli. È per questo che esiste il Mistero pasquale. Possiamo partecipare a questo dono a partire dalla nostra conversione mantenendola in continua crescita. Per questo possiamo dire che Dio ha udito il grido dell’uomo nella sua miseria e continua ad ascoltarlo nonostante i suoi misfatti. Anche l’universo geme nei dolori del parto nella speranza di entrare nella libertà dei figli di Dio (Rm 8, 22)