LE CENERI 2021
nº 2041
Articolo
Pe. Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista
Dalle Ceneri alla Risurrezione
Il cammino della Pasqua
Ogni anno la comunità si riunisce per dare inizio al cammino verso la Pasqua. Non ci stanchiamo di cercare il Signore dove Lui si lascia incontrare. È nel suo mistero pasquale che possiamo realizzare il nostro cammino di salvezza. La celebrazione della Quaresima era piuttosto discreta nei primi 300 anni della Chiesa. C’era soltanto un digiuno per la comunità. Dopo la Chiesa ha cominciato a sentire la necessità di un tempo maggiore. Alla fine del IV secolo c’è l’istituzione dei quaranta giorni di digiuno. Ma non si digiuna la domenica, per cui la Quaresima si inizia nel Mercoledì delle Ceneri. Si noti che sono più di 40 giorni. C’è anche l’esigenza del catecumenato che deve essere fatto in questo tempo, ed ha i suoi propri riti. Con l’ignoranza nella liturgia, gran parte del suo significato è andato perso ed è diventato devozionale. La ricchezza della quaresima prende la sua forza e bellezza dal suo fine che è la celebrazione della Pasqua, nella Vigilia Pasquale. In essa celebriamo la risurrezione: nel Battesimo e nella celebrazione dell’Eucaristia. La teologia, o meglio i suoi insegnamenti, devono incontrarsi con i testi delle letture e delle preghiere del periodo. Noi, in Brasile, abbiamo la Campagna della Fraternità che sceglie un tema che presenta anche un aspetto pasquale. Sono preghiere e la dimensione della fraternità è ben presente nelle tre dimensioni del vangelo: preghiera, elemosina e digiuno. Questi tre elementi raggiungono l’essere umano nella sua dimensione personale, spirituale e comunitaria. Ci si prepara affinchè l’Uomo Nuovo, Gesù Cristo, possa rinnovare ogni uomo.
Cominciando la Quaresima
Nell’iniziare la quaresima accogliamo l’insegnamento della Chiesa proprio di questo momento, che dice: “Il Tempo di Quaresima ha lo scopo di preparare la Pasqua: la liturgia quaresimale guida alla celebrazione del mistero pasquale sia i catecumeni, attraverso i diversi gradi dell’iniziazione cristiana, sia i fedeli, per mezzo del ricordo del battesimo e mediante la penitenza” (Messale Romano e SC 109). Sono tre finalità: preparazione dei catecumeni, il ricordo del proprio battesimo e la dimensione penitenziale. È tempo di una conversione vera alla vita cristiana, e alla vita della comunità ecclesiale. Il rito delle ceneri, che ha preso un aspetto devozionale e, talvolta anche superstizioso, ha sviato il senso della celebrazione quaresimale. Possiamo riprendere il senso orante: tempo di maggior preghiera, soprattutto nella lettura della Parola di Dio relativa a questo tempo. È un tempo ricco di letture della Parola scelta per le celebrazioni. È tempo di digiuno. Non soltanto non mangiare, ma spogliarsi di se stessi per un’apertura al prossimo. Il digiuno deve estendersi ad altre dimensioni dell’essere umano. È bene rimuovere ciò che impedisce al Mistero di Cristo di penetrare nella nostra vita. L’elemosina è il frutto della preghiera e del digiuno: con essa si può conoscere la necessità dell’uomo e assumere come missione la redenzione in tutte le sue dimensioni.
Il grido dell’uomo
È necessario una profonda conoscenza dell’essere umano redento da Cristo per poter comprendere il mistero della Redenzione. Cristo lo redime nella sua carenza di Dio dovuta al peccato, cioè, la separazione da Dio. Cristo viene a riallacciare questi legami e a darci la possibilità di unirci con Dio nella comunione di vita con i fratelli. È per questo che si realizzò il Mistero Pasquale. Possiamo partecipare a questo dono a partire dalla nostra conversione e mantenerla in continua crescita. Per questo possiamo dire che Dio ha udito il grido dell’uomo nella sua miseria e continua ad ascoltarlo nelle sue continue rivolte. Anche l’universo geme nei dolori del parto, nella speranza di entrare nella libertà dei figli di Dio (Rm 8,22).
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