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Omelia Battesimo del Signore 10.1.2021






Nelle parole che il Padre rivolge al suo Figlio, nel battesimo al Giordano, si fonda tutto ciò che vuol dire essere cristiani: e cioè essere amati dal Padre, ascoltare il Figlio amato, per costruire lo stesso amore. Amare non è difficile sole che passa dalla Croce.

nº 2030

Omelia Battesimo di Gesù (10.01.21)

Pe. Luiz Carlos de Oliveira

Redentorista

Battesimo di Gesù

Tu sei il mio Figlio amato

Nel contesto della manifestazione del Signore a Natale e nell’Epifania, celebriamo il Battesimo di Gesù nel quale proprio il Padre ci presenta suo Figlio. È un battesimo di conversione che sta preparando la venuta del Messia. Giovanni Battista conclude la profezia dell’Antico testamento battezzando Colui che era il promesso. Gesù porta in se il desiderio del popolo verso il Messia promesso, ed è presentato dal Padre come realizzazione completa della profezia: “Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto” (Mc 1,11).  Giovanni  prepara il cammino del Signore. e il Signore viene. Comincia un tempo nuovo perchè Gesù agisce nello Spirito. Quando si dice che lo Spirito discese come colomba, non si tratta direttamente del volatile ma del suo volo. Ricordiamo che Noè  fece uscire una colomba dall’arca. Lei andò e tornò con un ramo d’ulivo nel becco (Gn 8,11). Il Figlio, il Diletto, è presentato dal Padre, pieno di Spirito per la missione nel mondo nuovo, dopo il diluvio  del male del primo uomo. Il battesimo di Gesù è un insegnamento sul battesimo dei cristiani. È bene ricordare che il battesimo di Gesù non è il nostro, poichè quello di Giovanni era un battesimo per la conversione e per la preparazione della venuta del Messia. Siamo battezzati nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito, cioè inseriti nella vita della Trinità, nell’amore che il Padre ha e che è dato a tutti coloro che sono uniti a suo Figlio. Il battesimo è l’apertura alla vita della grazia. Tutti gli altri sacramenti traggono da esso forza e significato. La vita cristiana ha la sua origine nel battesimo come per Gesù fu il momento del dono dello Spirito per la missione da compiere.

Ecco il mio servo

Il profeta Isaia ha scritto il bellissimo poema del Servo di Javé. Oggi leggiamo: “Porgete l'orecchio e venite a me, ascoltate e vivrete. Io stabilirò per voi un'alleanza eterna, ...Ecco, l'ho costituito testimone fra i popoli, principe e sovrano sulle nazioni” (Is 55,3). La missione del servo viene presentata come quella di Gesù. La parola servo ha anche il senso di figlio. La sua missione non è di distruggere ma di rinnovare. Promuoverà il giudizio per ottenere la verità. Non si lascia scoraggiare dalla difficoltà della sua missione: “Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia e ti ho preso per mano; ti ho formato e stabilito come alleanza del popolo e luce delle nazioni, perché tu apra gli occhi ai ciechi e faccia uscire dal carcere i prigionieri, dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre” (Is 42, 6-7). È la stessa missione che Gesù si attribuisce nella sinagoga di Nazaret (Lc 4,16 ss). Nel prefazio preghiamo: “con unzione sacerdotale, profetica e regale, perché gli uomini riconoscessero in lui il Messia, inviato a portare ai poveri il lieto annunzio”. Siamo figli di Dio per il battesimo. Preghiamo “concedi a noi tuoi fedeli di ascoltare come discepoli il tuo Cristo, per chiamarci ed essere realmente tuoi figli” (Dopo comunione). Riceviamo lo steso Spirito che Cristo ricevette per realizzare la sua impegnativa missione, e riceviamo dal Padre lo stesso amore di predilezione.

Perseverare nell’amore

Nel testo di Atti 10, Pietro riassume il cammino di Gesù che diventa il cammino per ogni battezzato (risorti in Cristo). Dice che: “Avete sentito parlare di Gesù di Nàzaret, che Dio ha consacrato con lo Spirito Santo e con la sua potenza. Egli è passato dovunque facendo del bene e guarendo tutti quelli che il demonio teneva sotto il suo potere: Dio infatti era con lui” (At 10,38). Dopo la risurrezione i discepoli comprenderanno che per risorgere occorre fare lo stesso cammino fatto da Gesù. Fu così che si costituì la vita della comunità  e la predicazione degli apostoli. Impiantare comunità formate nella comunione fraterna. La nostra predicazione e struttura pastorale investono nel celebrativo senza connessione con la vita, e questo non è come faceva Gesù.

Letture: Is 55,1-11; Salmo Is 12,2-6; 1 Gv 5,1-9; Mc 1,7-11








 
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