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Omelia Santissima Trinità 16.6.2019




Nel Mistero della Trinità spiegare è lodare

nº 1866

Omelia Santissima Trinità

(16.06.19)

Pe. Luiz Carlos de Oliveira

Redentorista

Trinità amata

Il Mistero ci spiega

Il mistero non copre la luce, ma è una luce ci apre alla verità comunicata- quando parliamo della Santissima Trinità viene subito l’espressione: “é un mistero insondabile che ci blocca e ci impedisce di poter dire : ho visto Dio e non sono morto”. I giudei temevano la visione di Dio perchè pensavano che avrebbe causato la morte. Ma non è questa l’impressione che ci ha passato Gesù. Infatti ha aperto il grembo del Padre per accogliere tutti i figli, senza distinzione. La SS: Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo si è rivelata più tardi per far comprendere l’azione di Dio nella storia. Gesù, nei suoi gesti e parole, ci ha fatto gingere alla conoscenza del Padre. Il Figlio ci ha rivelato il Padre (Mt 11,27). Egli prendeva le decisione in unione con il Padre e lo Spirito. Celebriamo questa festa della SS. Trinità dopo aver terminato la celebrazione del Tempo Pasquale. Siamo davanti ad un mistero che ci apre alla conoscenza e alla partecipazione. Non ci sono segreti che non sappiamo, bensì apertura totale alla quale Gesù ci ha introdotti (Gv 8,38). La Parola di Dio toglie il velo e ci porta la Vita. Sappiamo che lo Spirito Santo, dato dal Padre, ci farà comprendere tutto quello che Gesù ha insegnato. Egli è  la memoria viva e presente nella Chiesa per una comprensione sempre più viva di Gesù e del suo disegno di Salvezza. Tutto quello che Gesù  ha fatto per la nostra salvezza non si perde  nel dimenticatoio, nella natura umana, poiché lo Spirito mantiene viva la sua memoria e ci metterà in contatto vivo con il Padre attraverso la Verità che è il Figlio. La Parola è sempre viva ed efficace (Eb 4,12). Attraverso di Lui possiamo intendere tutta la Parola.

Vivere per lodare

È sempre difficila parlare della SS. Trinità. Invece è facile lasciare che Dio parli attraverso i suoi amati figli, della sua natura tanto amabile. Sembra che oggi dobbiamo sbloccare i grandi portali di tale grande mistero e raccogliere nei dati della fede il rosario di queste meraviglie. Vivere è dare la vita. Così ha fatto Gesù, e così Egli spera che facciamo anche noi. Sappiamo poco di Dio. Quando più pensiamo di sapere più si apre il tesoro del cuore Divino per farci penetrare tanta preziosa meraviglia. È un mistero che si contempla. Per Voi anche il silenzio è lode. Nel riflettere, cerchiamo di spiegare quello che sappiamo. Nel mistero della Trinità spiegare è lodare. Non possiamo passare da questa verità senza sentire che essa ci coinvolge nei suoi tentacoli d’amore. Non sappiamo come dirlo. La parola della Sapienza è giustamente il testo dei Proverbi (8, 22-31): quando il Padre realizzava le opere dell’Universo ...”Io stavo al suo fianco come architetto, ed ero la sua delizia ogni giorno, dilettandomi davanti a lui in ogni istante, dilettandomi sul globo terrestre, ponendo le mie delizie tra i figli dell’uomo” (30-31).

Prima e ultima parola

Tutta la bellezza dell’universo creato nella forza dello Spirito, colta  dal gioco amoroso del Padre con il Figlio, ci trasmettere felicità e gioia. Vediamo che il mondo ha paura di essere creatura felice. Ma solo così corrisponde al modello disegnato dallo Spirito per essere presente in tutti gli esseri creati.. preferiamo una religione e una vita di padrone e di schiavo. È più comodo, perchè l’amore ci mette in totale relazione per l’opera dell’amore. Questo amore non ci delude neppure nelle tribolazioni: “la speranza non delude, perchè l’amore di Dio è stato diramato nei nostri cuori dallo Spirito Santo che ci è stato dato” (Rm 5,5). Celebrare la SS Trinità è celebrare la festa del Mistero Pasquale realizzato in noi.

Letture: Pro.8,22-31;Salmo 8;Rom.5,1-5;Gv. 16,12-15.




 
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