Home Pe. Luiz Carlos - Liturgia 2017 _ TUTTI I TESTI Anno A Omelia SS.Pietro e Paolo e 13^ T.O. 2.7.2017
Omelia SS.Pietro e Paolo e 13^ T.O. 2.7.2017



I due apostoli ci hanno dato le primizie della fede e pur lavorando in modo differente restarono uniti. Essi cercarono sempre il bene di Cristo e della sua Chiesa e non l’affermazione delle loro idee. Questa sapienza umile è capace di costruire!

nº 1662

Omelia solennità

S. Pedro e S. Paulo (02.07.17)

Pe. Luiz Carlos de Oliveira

Redentorista

Festeggiamo Pietro e Paolo

Donarono le primizie della fede

Pietro, uomo con poca istruzione, Paolo uomo ben formato. Pietro povero e Paolo tessitore di valore. Ognuno di essi ha contribuito, a modo suo, allo sbocciare della Chiesa. Gesù affidò a loro ministeri differenti pur nella stessa fede. Pietro, il primo a proclamare la fede, che ha fondato la Chiesa primitiva sulla eredità di Israele (Prefazio). A lui fu affidata l’evangelizzazione dei giudei mantenendo la promessa fatta ai patriarchi per il futuro del popolo. Pietro si dedicò con tutto il cuore ai giudei, ma seppe usare le chiavi del Regno per aprire il vangelo anche ai pagani, come fu nella casa per il battesimo di Cornelio (At.10,1-48), donando una interpretazione completamente diversa e nuova per la relazione tra giudei e pagani che erano considerati impuri. Così le chiavi di Pietro aprono le porte del Regno di Dio a tutti i popoli. C’è una comparazione tra i pagani e gli animali impuri. Paolo, superando la sua formazione giudaica, fu capace di rimanere giudeo e unirsi ai pagani nella sua evangelizzazione. In questo modo questi due uomini sono la base della fede per il mondo gentile-pagano e per i giudei. Gesù  è una novità totale. Ed è per questo che mettono a rischio la loro vita. Nel salmo preghiamo: “E da ogni timore mi hai liberato”. La fede che li caratterizzò nella missione, pur fragile, fu sufficiente  per essere la base all’edificio della Chiesa di Cristo. “Gli insegnamenti di questi due apostoli ci donarono le primizie della fede” (Colletta). La loro fede che permette questa loro apertura diventa la garanzia per il futuro. Paolo dice che dopo le battaglie gli è riservata la corona della giustizia (2 Tim 4,8).

L’unione dei due apostoli

Pietro e Paolo hanno fatto una esperienza diversa con Gesù. Pietro ha vissuto con Gesù. Paolo lo ha conosciuto invece in modo diverso, ricevendo da Lui la missione per il mondo pagano. Alle volte si sono contrapposti l’un l’altro e tuttavia riuscirono a discernere il vero,  non a partire dalle loro idee, ma a partire dalla fede in Cristo nella Chiesa. Nella discussione sul grande argomento della conversione dei pagani, hanno cercato il bene della Chiesa e non  delle loro idee personali. L’unione dei due apostoli arriva fino all’estremo di dare la vita per Cristo a Roma, centro del mondo. Gerusalemme è stata lavata dal sangue di Cristo, Roma con il sangue dei due apostoli. Essa divenne  propagatrice di evangelizzazione. Non può mancare la testimonianza. I due hanno lo stesso sentimento della presenza di Cristo. Paolo dice: “Il Signore era al mio fianco e mi ha dato forza” (2 Tim 4,17). Pietro dice con fiducia: “Ora so che il Signore ha inviato il suo angelo per liberarmi dal potere di Erode e da tutto ciò che sperava il popolo giudeo” (At 12,11).

Maestri della Chiesa

Apprendiamo da questi due uomini la maniera di discutere per discernere il vero non per prevalere sugli altri. Le tensioni che la Chiesa vive sono, alle volte, insolubili quando non si cerca il bene di Cristo. Poterono così aprire la porta ai pagani senza chiuderla ai giudei. Paolo è stato sempre maestro perché fu sempre apprendista, cercava di parlare con i maestri di Gerusalemme, gli apostoli e gli anziani,  e in questo modo camminava con certezza (Gal 2,2). Questa sapienza umile è capace di costruire. “La scienza gonfia, la carità edifica” (1 Cor 8,1). Ricordiamo che il Papa Francesco, con affetto e forza, dirige la Chiesa agitata dalle onde di tante iniquità e peccati. Dio gli da forza. A noi spetta l’audacia di aprire questi due monimenti della fede e assumere le loro attitudini nella Chiesa oggi.  Attitudine della fede e fortezza contro i mali del mondo.

Letture: At.12,1-11;Salmo 33; 2 Tim. 4,6-8.17-18;Matteo 16,13-19.




 
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