Ciò che viene da Dio non fa male. A fianco della parola temere c’è la parola fiducia. E la radice della fiducia risiede nella fede in Gesù.E ‘ il nemico mortale che vuole dare morte ai seguaci di Gesù!

nº 1660

Omelia 12^ Dom. T.O. (25.06.17)

Pe. Luiz Carlos de Oliveira

Redentorista

Non temere

La paura non viene da Dio!

Gesù accoglie i 12 apostoli e  dice come  essere missionari e avverte che saranno perseguitati. Stimola a non avere paura, perché la Missione è Sua. È Lui che continua ad annunciare attraverso il suo discepolo. La prima lettura, di Geremia, evidenzia la sorte del discepolo. Esso è l’esempio  di soffrire la persecuzione ma anche di dichiarare la fiducia.  San Paolo nella lettera ai Romani, insegna che il peccato è entrato nel mondo. Noi annunciamo il vangelo in un mondo di nemici. È il nemico mortale che vuole dare morte ai seguaci di Gesù. Comprendiamo quello che dice Gesù:”non abbiate paura di coloro che uccidono il corpo ma non hanno potere di uccidere l’anima” (Mt 10,28). Tre volte in questo vangelo troviamo le parole forti di Gesù: “Non abbiate paura!”. Tutte le manifestazioni di Dio che  propongono una missione sono precedute dalle parole: “non abbiate paura”. L’Angelo disse a Maria: “Non temere Maria, perché hai trovato grazia davanti a Dio” (Lc 1,30). Il motivo è semplice: ciò che viene da Dio non ci fa del male. Dio non mette mai il cristiano in pericolo.  Gli insegnamenti che spaventano le persone non vengono da Dio. Vediamo che certi tipi di stregoneria, “lavori” e minacce di castighi, vogliono imporre la paura. Esse non procedono dallo Spirito di Dio! Tutto quello che Gesù chiede, non fa paura. Viene dal maligno, invece, ciò che è pericoloso. Questo può farci perdere non solo il corpo, ma  anche l’anima (Mt 10,28). Gesù propone e non impone mai con la violenza e l’autorità. Se parlava con autorità è perché era coerente. La sua parola era in favore della vita.

Ragione della fiducia

Accanto alla parola temere, troviamo la proclamazione della fonte della fiducia: non un passero cade senza il consenso del Padre. Dio conta anche i capelli del nostro capo (Mt 10,29). Se entriamo in gioco con Dio potremo trovare la fiducia. Riporto la testimonianza di una ragazzina di 7 anni: la madre le chiede: non hai paura del buio?, la bimba risponde:”io confido in Dio. Ho fede in lui”. Quando si dice che la fede è un salto nel buio, vuol dire che è un salto nella fiducia in Dio. Ora è tutto chiaro. In Dio non ci sono tenebre. Quanto ci propone egli conosce la nostra forza. In Angola ho appreso un proverbio: colui che ti mette un peso addosso, cammina con te: per questo San Paolo dice: “So in chi ho creduto” (2 Tim 1,12). Il profeta Geremia un po sarcastico, aggiunge: “Il Signore è al mio fianco, come un forte guerriero, per questo, coloro che mi perseguitano saranno sconfitti” (Ger 20,11). Tutti i santi furono specialisti della confidenza in Dio. I problemi al loro tempo erano tanto duri come i nostri, ma la forza di resistere  stava nella certezza che non erano soli. Ciò che Dio vuole, io voglio, dicevano!

Con sofferenze

La protezione di Dio non elimina la possibilità di seguire Gesù anche nella sofferenza. Il nemico può uccidere il corpo, come uccise quello di Gesù. Ma anche così possiamo avere fiducia, poiché non possono uccidere l’anima. Gesù, all’ultimo momento si consegna nelle mani del Padre, sapendo che non lo avrebbe abbandonato nel potere della morte. Per questo: non temete! La radice della paura è il peccato. La radice della fiducia è la fede in Gesù. I discepoli ebbero paura con il mare in tempesta quando Gesù dormiva sereno nella barca. Gridarono: “Maestro non ti importa che moriamo?” Gesù disse al mare: “Silenzio,calmati!” , e ai discepoli:”Perché avete così paura? Allora non avete fede? “(Mc 4,38-40). Anche noi restiamo terrorizzati nelle difficoltà. Sarà perché non abbiamo fede? Papa Francesco dice che non perde il sonno a causa dei problemi.

Letture: Ger. 20,10-13; Salmo 68; Rom.5,12-15; Matteo10,26-33