Omelia Domenica di Pasqua 2017



Il velo dell’incredulità impedisce di vedere il Cristo risorto. La nostra vita è nascosta in Cristo come sotto un velo. Un giorno vedremo faccia a faccia. La vita nuova è vivere uniti a Cristo facendo il bene. Senza fede nella risurezione abbiamo una fede senza vigore

nº 1640

Omelia domenica di Pasqua

(16.04.17)

Pe. Luiz Carlos de Oliveira

Redentorista

La Risurrezione del signore

Questo è il giorno che ha fatto il Signore

La Risurrezione di Gesù è il primo giorno della nuova creazione, e lo guardiamo come il giorno del Signore Risorto. Giovanni scrive nell’Apocalisse: “Egli ha fatto nuove tutte le cose†(Ap 21,5). È l’inizio di un mondo nuovo. Ora è il tempo di Dio inaugurato nella Risurrezione del Signore. Gesù è l’Uomo Nuovo nel ricevere il soffio di vita dello Spirito che Lo risuscita. Con la sua vittoria sulla morte e il peccato, si è caricato di tutto l’universo. La Risurrezione è fondamentale per la nostra vita. Partecipando della Veglia pasquale, potremo vivere questo mistero nella liturgia. I simboli celebrati ci introdurranno nel mistero del Cristo Risorto. Passiamo dalla morte alla vita con Lui. Secondo il vangelo del giorno, Maria Maddalena è il simbolo della ricerca. Cerca un corpo che scomparirà. C’è un sepolcro vuoto, con un panno piegato come un involucro che si è svuotato. Due discepoli corrono. Pietro entrò nel sepolcro e vide. Giovanni entrò, vide e credette. “Essi non avevano compreso la Scrittura secondo la quale Egli doveva risorgere dai morti†(Gv 20,9). Dopo la venuta dello Spirito diventa chiaro per essi la realtà della Risurrezione. Questo Cristo che vive è lo stesso che stava con loro e passò ovunque facendo il bene. Egli stava con loro nella normalità della vita. Essi sanno anche che questo deve essere testimoniato affinchè si creda e si abbia il perdono (At 10,34 ss)

Il velo che copriva il volto

Soltanto alla luce dello Spirito potremo capire il mistero della Risurrezione. È necessario togliere il velo dell’incredulità per vedere il risorto. Notiamo che il vanelo accentua che il panno che copriva volto, stava di lato. Il suo volto è scoperto. I giudei, nella sepoltura, coprivano il volto. In Gesù, la sua natura umana era come un panno che copriva la sua divinità. Ora possiamo vedere Dio in faccia. In Cristo possiamo contemplare il volto del Padre:â€Chi vede me, vede il Padre†(Gv 14,9). D’ora in avanti “Chi crede in Gesù riceve nel suo nome il perdono dei peccati†(At 10,43). C’è un altro velo che non copre la visione ma ci unisce a Cristo come vita nascosta nella vita di Cristo. Vedremo faccia a faccia, come ora siamo visti. Vedremo completamente quando:“Quando si manifesterà Cristo, la vostra vita, allora anche voi sarete manifestati con lui nella gloria†(Col 3,4). I discepoli furono i prescelti per vedere Cristo Risorto.

Vita nascosta in Cristo

Durante l’Eucaristia preghiamo: “Concedi che celebrando la risurrezione del Signore, rinnovati dallo Spirito risorgiamo nella luce della vita nuovaâ€. La vita nuova è l’unione con Cristo e fare il bene. Dice Pietro: “Egli passò ovunque facendo il beneâ€. Per questo Paolo stimola i cristiani “pensate alle cose di lassù, ...Voi infatti siete morti e la vostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio!â€(Col 3, 2-3). Nell’eucaristia ci alimentiamo di questo mistero. Preghiamo nell’offertorio “Offriamo questo sacrificio per il quale la tua Chiesa rinasce e si alimentaâ€. Lo stesso Spirito Santo per il quale Gesù è risorto ha la stessa forza di risuscitare in noi. La Risurrezione trasforma la vita dei discepoli.  Il vigore con il quale annunciano Gesù si spiega nella forza della fede trasmessa da Cristo Risorto.

Letture: At. 10, 34-43; Salmo 117; Col. 3,1-4; Gv. 20, 1-9.




 
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