Omelia Cristo Re -20.11.2016




La regalitĂ  di GesĂą è diversa, è quella che discende dall’umiltĂ  e dallo spoliamento. La sua corona è quella di spine del servizio  umile e disinteressato. Tutto il contrario di un uomo di potere!

n. 1598

Omelia FestivitĂ  Cristo Re

20.11.2016

Pe. Luiz Carlos De Oliveira

Redentorista

Preghiamo il Cristo Crocifisso

Un Re diverso

Uscendo dall’Egitto il popolo d’Israele era comandato da uomini carismatici che lo dirigevano e soccorrevano nelle disgrazie. Ad un certo momento, nel secolo undicesimo , il popolo ha preteso che Samuele scegliesse un Re “come tutti gli altri popoli” (1 Sam 8,5). Il profeta e capo del popolo, interpreto’ la richiesta come se il popolo rifiutasse Dio come suo re. “ Non credono a me” rispose Dio (7). Il prescelto fu Saul. Ma ad un certo momento questi divenne sgradito a Dio che gli ritiro’ la designazione. David fu unto al suo posto (1 Sam 16,13). Dio gli promise una “casa che sarebbe durata per sempre”. La regalitĂ  ebraica fu di breve durata, con il suo apice in Salomone. Gli altri re si diedero all’idolatria e allo sfruttamento. In GesĂą, discendente di David, si compie la promessa. I giudei aspettavano un Messia glorioso che li liberasse dai nemici. Ma Lui è un re diverso ed ha istituito un regno diverso, non per una razza particolare, ma per tutti coloro che Lo accettano. La Chiesa, continuando la missione di GesĂą, non sempre mette in pratica l’insegnamento sull’autoritĂ  messa al servizio: “il maggiore è quello che serve. Io sono tra voi come colui che serve” (Lc 22,27). Il popolo accolse  GesĂą. I capi Lo rifiutarono. Il motivo  fu a causa della sua regalitĂ . Non era conforme ai loro modelli. Il modello di GesĂą invece corispondeva al disegno del Padre: “ cercare le pecore perdute che erano i peccatori e i poveri che non avevano nessuna speranza”. Quando sulla croce riceve la derisione dei capi, dei soldati e del ladrone crocifisso con lui, sembro’ un fallimento. Lo provocarono dicendo: “salva te stesso se sei il figlio di Dio”. (Lc 2”,25). Interrogado da Pilato risponde “Il mio Regno non è di questo mondo” (Gv 18,36).

Starai con me nel Paradiso

GesĂą è passato dalla tentazione del potere che possedeva come Figlio di Dio. Simile alla tentazione che subi’ nel deserto: “Se tu sei figlio di Dio ...”. Sulla croce uno dei ladroni lo insulta: “Tu non sei il Cristo? Salva te stesso e noi!”. GesĂą vuole rimanere nel suo Paradiso costituito dal suo impegno verso il Padre, impegno per il mondo. Al ladrone che fu poi soprannominato “buon ladrone”, nel credere inGesĂą riceve la piĂą bella promessa del mondo. Il ladrone dice: “GesĂą ricordati di me quando entrerai nel tuo regno” e GesĂą risponde: “ oggi stesso sarai con me in Paradiso” (Lc 23,25). GesĂą supera la tentazione del potere avendo davanti a se l’immagine del paradiso che era il Padre; supero’ ogni desiderio di gloria.  Tutti noi che desideriamo il Paradiso, lo conquisteremo  solo se cercheremo sempre il servizio umile che crocifigge ogni orgoglio , ogni tendenza al potere  e ogni mania di voler apparire e dominare. La comunitĂ  cristiana è “convocata” ad essere il Paradiso che è il Regno della veritĂ  e della vita, della santitĂ  e della grazia, della giustizia , dell’amore e della pace (Prefazio). La regalitĂ  di GesĂą non è un progetto umano, ma divino.

Cambiare corona

Cristo muore offrendo un grande servizio al mondo di tutti i tempi: umilio’ se stesso. E’ quello che vediamo da ogni parte, con dolore, dentro la Chiesa, anche nelle comunitĂ  piĂą piccole. Sfortunatamente la Chiesa è un regno  come gli altri, con la supremazia sullo spirituale e sul temporale. Il Papa era un re come i monarchi medioevali e rinascimentali; Dove sta il GesĂą della Galilea? Quando le Parole di Papa Francesco hanno un eco di cambiamento, c’è anche un ingiustificato rifiuto. La predicazione deve consistere in uno sforzo di conversione al Cristo Crocifisso, follia per i greci, scandalo per i giudei. Per coloro che credono....  (Cor 1,24). Non possiamo predicare un cambiamento se non mettiamo in conto che la corona che cinge la Chiesa e ogni cristiano è la corona del servizio e dell’amore.

Letture:2Âş Samuele 5,1-3; Salmo 121;Col 1,12-20; Luca 23,35-43





 
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