Omelia 29 ^ Dom. T.O. - 16.10.2016



La preghiera deve essere insistente, dice Gesù. Occorre pregare con tutto il corpo, che anche se fragile puo’ essere educato. Pregare con la Scrittura, con i Salmi o meditando la Parola.

nº 1588

Omelia 29^ Dom. T.O. (16.10.16)

Pe. Luiz Carlos de Oliveira

Redentorista

Non smettete di pregare

Insistere nella preghiera

L’antifona di entrata della celebrazione ci prepara un cammino per capire il vangelo di oggi:”Io t'invoco, mio Dio: dammi risposta; porgi l'orecchio, ascolta la mia voce, mostrami i prodigi del tuo amore: tu che salvi dai nemici chi si affida alla tua destra. Custodiscimi come pupilla degli occhi, proteggimi all'ombra delle tue ali” (Salmo 16,6-8). L’orante invoca perchè sa che Dio è un soccorso permanente, e dice che il fine della preghiera è essere guardato da Dio che resta il suo rifugio sicuro sempre. Dire accoglimi all’ombra delle tue ali, ricorda l’Arca dell’Alleanza che stava sotto due Cherubini. L’argomento qui è la presenza di Dio. E’ li’ che la preghiera ci conduce. La catechesi di Gesù sulla preghiera va al centro delle nostre necessità e fragilità.  Nel raccontare la parabola  della vedova insistente contro un giudice negligente, vuole insegnarci che dobbiamo pregare sempre con insistenza. La liturgia ci presenta il libro dell’Esodo che ci relaziona la preghiera di Mosè  per la vittoria di Israele contro gli amaleciti. Egli prego’ con insistenza tutto il giorno. Nella parabola stiamo davanti a un giudice iniquo che, a causa dell’insistenza, cede alle suppliche della vedova. La vedova non potendo pressarlo ricorre all’insistenza. Tanto più saremo ascoltati da Dio che soccorre sempre i suoi prescelti (Lc 18,7). La preghiera perseverante ottiene sempre il risultato. Ricordiamo che Dio sapendo quello di cui abbiamo bisogno, anche prima che glielo chiediamo (Mt 7,7), saprà quando e come esaudirci. In verità cio che della preghiera è importante non è il risultato di quello che chiediamo ma entrare in contatto permanente con Dio che è più di tutto cio’ che possiamo chiedere. Siamo meschini e vogliamo risolvere solo i nostri problemi, quando Dio offre soluzioni maggiori. Gesù conoscendo la nostra fragilità e mancanza di fede, sà che non siamo abbastanza insistenti e fermi nella fede quando preghiamo.

Pregare con il corpo

Non uscire dal corpo per pregare solo con la mente. Il corpo fa parte della nostra totalità. Lo spirituale e il corporale caminano uniti. Nella sua storia la Chiesa ha sofferto l’influenza delle mentalità del tempo fino a giustificarle. C’era il disprezzo del corpo, oppresso, per liberare l’anima. Dio invece non ha fatto nessuna parte sbagliata in noi. Il male o il bene vengono dal nostro cuore come dice Gesù. E’ una scelta personale che produce il male. Le nostre tendenze possono essere educate. Cercare di castigare l’asinello che è in noi, esso puo’ essere selvaggio, ma puo’ essere educato e diventare buono. Vediamo Mosè pregare con le braccia alzate, se le abbassava, i giudei perdevano la battaglia. Per questo posero due pietre sotto le sue braccia affinchè non si abbassassero e gli ebrei cosi’ vincessero. L’insistenza della vecchina suppone numerosi andirivieni per ottenere quello che voleva. Preghiamo con la totalità del nostro corpo, per questo possiamo e dobbiamo prendere posizioni che esprimano la nostra preghiera. Essere davanti a Dio in silenzio, già è preghiera. Preghiamo nella nostra realtà.

Pregare con la Scrittura

Quando riflettiamo sulla preghiera restiamo sempre in difficoltà e pensiamo di non sapere pregare. I discepoli presentaro a Gesù questo problema:”Maestro insegnaci a pregare come Giovanni f aceva con i suoi discepoli” (Lc 11,1). In quel momento Gesù stava pregando, e risponde: quando pregate dite “Padre Nostro ...”. Questa è la preghiera fondamentale che chiede tutto quello di cui abbiamo bisogno. A seguire abbiamo i salmi che passano da tutte le situazioni umane.C’è tanta gente che li conosce a memoria. Una lettura meditata della Scritture ci mette in dialogo con Dio e sostiene la nostra vita spirituale. Dobbiamo vedere nella parola di Dio quello che ci occorre, per questo chiedi e riceverai (Mt7,7).

Lettures: Es.17,8-13; Salmo 120; 2 Tim. 3,14-4,2 ; Luca 18,1-8





 
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