Home Pe. Luiz Carlos - Liturgia 2016 _ TUTTI I TESTI Anno C Omelia 4^ Dom. Avvento - 20.12.2015
Omelia 4^ Dom. Avvento - 20.12.2015



In due momenti importanti della vita di GesĂą le donne fanno una proclamazione grande della veritĂ  lì presente: All’inizio del Vangelo Elisabetta riconosce il Salvatore e Signore nel seno di Maria, e alla fine, Maria Maddalena incontra GesĂą dopo la Risurrezione e va ad annunciarlo ai discepoli.  Questo rivela ad ogni donna una grande missione, quella di portare GesĂą e vivere piene di Spirito Santo.

nÂş 1502

Omelia 4^ Dom: Avvento

(20.12.15)

Pe. Luiz Carlos de Oliveira

Redentorista

Dio visita il suo popolo

Partirono frettolosamente

La celebrazione del tempo di Avvento ha per fine di ricordarci, e promuovere una coscienza sempre piĂą grande di Dio che visita il suo popolo. La venuta del Figlio di Dio nell’incarnazione continua la visita di Dio che si realizza fin dall’inizio dell’umanitĂ  e diventa visibile nella persona del Figlio GesĂą. Paolo insegna che attraverso la natura, possiamo conoscere Dio e: “la sua RealtĂ  invisibile – la sua onnipotenza e la sua DivinitĂ  – che diventano tangibili attraverso le creature” (Rm 1,20). I giudei  ricevettero il privilegio di dare inizio al processo della venuta di Dio in  GesĂą fin dalla scelta di Abramo, la liberazione dall’Egitto, la formazione di un popolo, la terra promessa e la legge che li ha educati. Continua Paolo: “Ora si è manifestata la giustizia di Dio ... che opera per mezzo della fede in GesĂą Cristo” (Rm 3, 21-22). Maria, dopo aver ricevuto la visita dell’Angelo Gabriele che gli annuncia che diventerĂ  madre di un figlio che sarĂ  chiamato “Figlio dell’Altissimo”  a cui il Signore darĂ  il trono di David suo Padre” (Lc 1, 32-33): è il Messia promesso. La visita di Maria a Elisabetta vuole riprendere tutto il cammino fatto da Dio nel visitare il suo popolo. La visita di Maria non si può ridurre alla sola caritĂ   che è giĂ  il senso dell’amore di Dio manifestato nell’Incarnazione del Figlio.  Questo mostra che Maria è  la nuova arca dell’alleanza che porta in se il Figlio di Dio e lo porta in visita. Questa visita dĂ  lo Spirito Santo a Giovanni Battista che viene santificato nel seno di sua madre e provoca in Elisabetta la fede per proclamare GesĂą il Signore. Di conseguenza Maria, Madre del Signore (che significa Dio), esprime il canto nel quale riconosce l’opera del Signore e la sua umiltĂ  e cosciente partecipazione. Alla nascita di Giovanni, Zaccaria suo padre è liberato dal suo mutismo affinchè proclami che Dio ha visitato il suo popolo: “Benedetto sia il Signore Dio di Israele perchè ha visitato  e redento il suo popolo” (Lc 1,68). Credere significa che Dio realizza ciò che promette (Lc 1,45).

Vengo a fare la tua volontĂ 

L’autore della lettera agli Ebrei, leggendo nelle Scritture il Salmo 40, ci mostra i sentimenti con i quali il Verbo Eterno si incarna. Quello che stava nel cuore del Figlio di Dio nell’incarnarsi :“perchĂ©  mi faccio uomo?” Domandava a se stesso. I sacrifici antichi avevano compiuto la loro missione. Ora era necessario un altro sacrificio, non è piĂą la carne degli agnelli, ma la volontĂ , cioè la consegna totale di Se stesso al Padre: “ecco io vengo. Nel libro di me è scritto: io vengo, o Dio, per fare la tua volontà” (Eb 10,7). Il sacrificio di Cristo non sta nel sangue che fu la conseguenza del sacrificio piĂą grande della consegna della sua volontĂ  al Padre. “E’ grazie a questa volontĂ  che siamo stati santificati, dall’offerta del corpo di Cristo, realizzata una volta per tutte”. Dopo il sacrificio della volontĂ  c’è la conseguente consegna totale di se stesso nel suo corpo. Partecipiamo al sacrificio del Cristo pregando nel Padre Nostro: “sia fatta la tua volontà”.

Un unico mistero

Preghiamo : “conoscendo per l’annuncio dell’Angelo l’incarnazione del Cristo tuo Figlio, conseguiamo per la sua passione e la sua croce la gloria della Risurezione” (colletta). Qui vediamo l’unitĂ  dei mistero di Cristo. Mistero è la vita di Cristo tra noi e della quale partecipiamo. Per questa celebrazione del Natale siamo santificati. La celebrazione ci unisce a Cristo che si offre al Padre e ci unisce a Se nella  risurrezione. Chiediamo a Dio che si rivolga verso di noi e che noi ci dirigiamo verso di Lui e chiediamo la sua protezione. Saremo protetti se faremo la volontĂ  del Padre e porteremo le persone  all’incontro con  GesĂą


Letture: Michea 5,1-4ÂŞ; Salmo 79;Eb. 10,5-10;Luca 1,39-45




 
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