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Omelia 2^ Dom. Avvento 2015 (6 dic.)



Chiediamo al Signore di rinnovare per noi, le meraviglie di un tempo!

nº 1498

Omelia 2^ Domenica Avvento

(06.12.15)

Pe. Luiz Carlos de Oliveira

Redentorista

Vedranno la salvezza di Dio

La conversione sposta le montagne

E’ancora nel clima della seconda venuta del Cristo, alla fine dei tempi, in cui ci fa sostare la liturgia,  come leggiamo nel Prefazio. Nell’annunciare il Regno anticipiamo la venuta di Cristo, ma ora , in questo tempo liturgico,  ci prepariamo più da vicino alla venuta di Gesù nella carne, ci prepariamo al Natale! “rivestito della nostra fragilità, Egli venne la prima volta per realizzare il suo eterno piano d’amore e aprirci il cammino della salvezza. Rivestito della sua gloria, Egli verrà una seconda volta per concederci in pienezza i beni promessi che vigilanti attendiamo”. Per annunciare la Venuta Gloriosa c’è Giovanni Battista, Profeta-Sacerdote. Il testo è grandioso e  colloca il suo messaggio in un tempo ben determinato della storia. Sta quasi a voler dire: queste non risolveranno il mondo. Dio risolverà. Giovanni è nel deserto, dove ascolta la Parola di Dio. E’ un uomo fedele a Dio. Li’ si mostra la fedeltà al Signore. Ed è anche stato nel deserto che Dio ha parlato al suo popolo. Li’ mostra e chiede la fedeltà. Lontano dalla città si è anche lontano dalle infedeltà che vi si praticano. Giovanni predicava il battesimo di conversione per il perdono dei peccati (LC 3,3). Per lui cosa significa peccato? Significa chiusura nell’egoismo che ci chiude i  cammini verso Colui Che Viene. La sua predicazione ci mostra simbolicamente dove la conversione avrà effetto: la sua parola gira intorno al cammino: preparate la via del Signore, spianate i suoi sentieri, le valli siano colmate, le montagne e le colline abbassate, raddrizzate i suoi sentieri , togliete tutti gli ostacoli, allora tutti vedranno la Salvezza di Dio. (6). Questa stessa salvezza sara decantata dal vecchio Simeone che prese il Bambinello nelle sue braccia e disse: “ora, Signore,  lascia che il tuo servo vada in pace perchè i miei occhi hanno visto la salvezza” (Lc 2,29-32). Giovanni prepara il cammino affinchè questa salvezza arrivi a tutto Israele e, per mezzo suo, a tutti i popoli

Meraviglie ha fatto il Signore

Il salmo ci mostra le meraviglie che Dio ha realizzato  per la liberazione del suo popolo dalla schiavitu’. Ha realizzato e continuerà a realizzare.  Nelle nostre difficoltà percio’ possiamo sempre  gridare  “Signore, hai mutato la nostra sorte, Riconduci, Signore, i nostri prigionieri, come i torrenti del deserto. Chi semina nelle lacrime mieterà con giubilo” (S. 126). In ogni Eucaristia facciamo memoria del Mistero pasquale di Cristo. Facciamo memoria che i misteri di Cristo si realizzano  in mezzo a noi. Ma ricordiamo anche a Dio che rinnovi anche per noi le meraviglie che  ha realizzato un tempo. Ogni Eucaristia è un ringraziamento per tutto quello che ha fatto per noi. Giovanni è l’espressione più forte dell’Antico Testamento che mostra il Dio che agisce per il suo popolo.

Dio conduce alla perfezione

Dio ci conduce alla perfezione per la sua misericordia e ci lascia la responsabilità di fare le scelte coerenti. Noi contiamo sulla sua misericordia affinchè “nessuna attività terrena ci impedisca di correre all’incontro del Figlio di Dio” (colletta). “ e impariamo a giudicare con sapienza i valori terreni e a mettere la nostra speranza nei beni eterni” (dopocomunione). Dio ci salva,  ma desidera che noi abbiamo il coraggio di abbassare le montagne e colmare le valli del nostro cuore. Giovanni Battista è necessario per preparare la venuta del Signore. Paolo ci assicura che:"abbiate certezza che Colui che ha cominciato in voi una buona opera, la porterà alla perfezione nel giorno di Cristo Gesù” (Fil 4,6).


Letture: Baruc 5,1-9; Salmo 125; Fil. 1,4-6.8-11; Luca 3,1-6



 
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