Gesù ci ha sempre detto che la santità deve essere praticata da qui per essere poi celebrata in Cielo!

nº 1488
Omelia Solennità di  Tutti i Santi
(01.11.15)
Pe. Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista

Siate Santi!

Essere umani per essere santi

Il tema della santità non ha accesso nelle diverse “platee” del mondo, nemmeno nella Chiesa. Fa paura vedere come è banalizzato il dono della santità che riceviamo nel Battesimo ed è proposta nel Vangelo. In questa festa di oggi ricordiamo tutti i cittadini del Cielo. Non si tratta di rimorso per aver dimenticato qualcuno di loro, ma di ricordare che la santità è un dono che Dio dà a tutti. Cosi’ scrive S. Giovanni: “guardate quale grande amore ci ha dato il Padre, per essere figlio di Dio! E lo siamo realmente!” (1 Gv 3,1). Tutti sono figli di Dio, perchè Egli è il Padre di tutti. L’immensa moltitudine che Giovanni vide in Cielo, i 144 mila segnalati “vengono da tutte le nazioni, tribu’, lingue e popoli che nessuno poteva contare” (Ap 7,9). Tutti erano vestiti di bianco, cioè purificati, perchè “lavarono le loro vesti nel sangue dell’Agnello”. Significa che Gesù è il Salvatore di tutti. La nostra parte nella purificazione è quella di “ chi ha mani pure e innocente il cuore, che non rivolge la propria mente al male” (S. 23,4). Per questo  abbiamo la certezza che non è “il sigillo” religioso che abbiamo, ma quello che sta nel cuore  e quello che facciamo agli altri, anche fuori della nostra Chiesa. Nessuno è stato designato da Dio per essere condannato all’Inferno. Il Giudice è Dio. Per essere santi è necessario vivere lo spirito delle beatitudini. Li’  incontriamo l’unione di cio’ che è divino con cio’ che è umano. La felicità sta nell’aver cura dei poveri,  nello spoliamento di se perchè altri possano crescere. Abbiamo poi la mansione della ricerca della giustizia e della misericordia. Per corrispondere a questa carità di Dio in noi dobbiamo avere un cuore puro, senza cattive intenzioni, costruttore di pace, anche se perseguitato perchè desidera praticare la giustizia. Cosi’ si diventa santi.

Tutti sono chiamati alla santità

Nessuno puo’ considerarsi santo. Va bene, perchè nessuno arriva al massimo, che appartiene solo a Dio. Cresciamo e lo faremo eternamente. Pensiamo che il santo nasce già tale o che la Chiesa lo rende tale dopo la  morte. La santità è il cammino di tutti. I santi canonizzati sono coloro che ufficialmente la Chiesa riconosce, mediante l’esame della loro vita e i miracoli fatti per loro intercessione. Sono modelli che pregano per noi. Vedendo tanti esempi di santità e contemplando l’immensa moltitudine, animiamoci a vivere in accordo con il Vangelo, sviluppando le virtù e i doni umani che Dio ci ha dato. Questa festa ci anima a cercare con uno sforzo sempre più grande, a fuggire il male, a cercare di vivere nell’amore di Dio e del prossimo, della comunità, annunciando il Vangelo secondo le nostre possibilità.Chi dice di conoscere Gesù e non Lo annuncia, è perchè non Lo conosce.

Pastorale della santità

C’è qualcuno che dice che non abbiamo bisogno di santi. “Verso la patria comune noi, pellegrini sulla terra, affrettiamo nella speranza il nostro cammino, lieti per la sorte gloriosa di questi membri eletti della Chiesa, che ci hai dato come amici e modelli di vita.” (Prefazio). Siamo Corpo di Cristo. Siamo uniti. La salute di un membro è benefica anche per tutto il corpo; Quando un membro è malato tutto il corpo si organizza per curarlo. Cosi’ i santi pregano per noi, come noi preghiamo gli uni per gli altri; e’ necessario stimolare alla santità, evitare il male e praticare la virtu’ soprattutto la carità. E’ bene conoscere la vita dei santi, affinchè anche noi veniamo stimolati dal loro esempio. Vediamo come essi erano. Non possiamo esagerare nel culto ai santi, lasciando a lato il Mistero di Cristo

Letture: Ap. 7,2-4.9-14;Salmo 23; 1 Gv 3,1-3; Matteo 5,1-12