Omelia 29 ^ Dom. T.O. - 18.10.2015



Anche nella sofferenza c’è speranza. L’espiazione è un aspetto della redenzione. Significa dare la vita affinchè si ottenga la vita. È mettersi al servizio, anche con sofferenza. Cosi’ partecipiamo delle sofferenze del Cristo. Il suo Regno si instaura con il Servizio e non con il potere o l’oppressione!

nº 1484
Omelia 29 ^ Dom. T.O.
(18.10.15)
Pe. Luiz Carlos de Oliveira
Redentorista

Il potere di servire

Tra voi non sarà cosi’

Il vangelo non nasconde le questioni molto umane che vivono i discepoli al seguito di Gesù. Anche loro vivono  la non comprensione della missione stessa di Gesù, essi continuano a mantenere la mentalità di un messia politico. Tutti hanno la pretesa di un incarico importante nel futuro Regno del Messia. Papa Francesco  si è battuto molto contro il carrierismo nella Chiesa. E’ interessante vedere come questa immagine  della gloria e del potere invade la Chiesa. Gesù dà pero’ il suo piano di governo: “tra voi non deve essere cosi’; ma chi vuole essere grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti” (Mc 10,42-45).  Aveva detto che i capi delle nazioni le opprimono e i grandi le trattano da tiranni (41). È curioso come, anche davanti a parole cosi’ chiare, nella Chiesa si instauano comportamenti molto differenti. Il potere  si trasforma in redenzione quando la vita è donata nel e per il servizio di tutti affinchè siano riscattati da un modo di vita meschino e senza futuro. Il giogo del potere è un giogo che distrugge gli altri e se stessi. È incredibile come la storia dell’umanità non passa dalla gloria dei tiranni, dei grandi guerrieri che lasciarono dietro di se fiumi di sangue e di lacrime, come continuiamo a vedere. La sofferenza fa notizia  ma confusa con tutte le altre curiosità, pero’ li’ c’è un essere umano che ha bisogno di essere protetto o una natura che deve essere preservata. Non possiamo fare una Chiesa senza Gesù. Gesù domanda ai discepoli se possono bere il suo stesso calice, cioè passare dalla croce. Essi dicono di essere disposti, e realmente  passarono per il battesimo di sangue che Lui stesso passo’. Gesù riassume tutto il suo ministero della redenzione nel servizio. Servizio è dare la vita per la redenzione;

Capaci di comprendere le nostre debolezze

La lettera agli Ebrei ci dice che abbiamo un grande Sommo Sacerdote che stabilisce la nostra relazione con Dio. Possiamo avere fiducia! Qui abbiamo una delle più belle maniere di comprendere l’umanità di Gesù. Egli è capace di provare compassione per le nostre debolezze. Egli è il  Grande Sommo Sacerdote che ci capisce perchè è stato provato in tutto come noi, ad eccezione del peccato. Egli è stato fedele. Egli è stato tentato in tutto, ma ha vinto! Egli sà dove stanno i nostri dolori, le nostre fragilità, le nostre delusioni, perchè questa fu anche la sua vita. Noi abbiamo sempre la tendenza di restare con un Gesù meraviglioso, buono, tutto glorioso per la sua risurrezione. Ci dimentichiamo, pero’, che in tutto questo c’è anche la sua Passione. Egli non soffre più, ma ha sofferto e conosce la sofferenza. Non abbiate paura di Dio. Il testo agli Ebrei continua: “Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia per ricevere misericordia e trovare grazia, cosi’ da essere aiutati al momento opportuno” (Eb 4,16). Se viviamo per servire  troveremo anche la forza per vivere.

Vita come espiazione

Anche nella sofferenza c’è speranza, come preghiamo nel samo 32: “Signore noi speriamo fiduciosi, perchè Tu sei il nostro aiuto e la nostra protezione” (traduzione dal brasiliano). Occorre capire il senso dell’espiazione, cioè quando uno paga per l’altro, come Gesù ha pagato per noi, come ci viene spiegato. Egli ha assunto i nostri dolori, si è caricato dei nostri peccati. Il senso lo troviamo nella misura in cui noi ci mettiamo al servizio degli altri, anche nella sofferenza che  l’impegno per i nostri fratelli comporta, stiamo contribuendo affinchè la Vita del Cristo penetri tutti i segmenti della società. Le sofferenze hanno sempre un carattere di partecipazione alla sofferenza del Cristo. Per questo sono redentivi e continuano la Passione redentrice di Gesù, completando a quello che manca alla Passione del Cristo nel suo corpo che è la Chiesa.

Letture:Is; 53,10-11; Salmo 32;Eb. 4,14-16; Marco 10,35-35




 
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