La Chiesa si fonda sulla professione di fede di Pietro, che  della Chiesa è il fondamento, per questo Gesù cambia il suo nome da Simone in  Pietro.

nº 1364
Omelia 21 Dom. T.O.

(24.08.14)

Pe. Luiz Carlos de Oliveira

Redentorista

Tu sei il Figlio del Dio Vivente

Un ministero da condividere

Abbiamo celebrato da poco la festa di S. Pietro. Nella liturgia di oggi abbiamo di nuovo la tematica della missione di Pietro nella Chiesa. Leggiamo la profezia di Isaia contro Sebna, un amministratore disonesto, e l’elogio per Eliakìm, uomo onesto e capace. Il profeta dice che questo sarà come un piolo in luogo solido. È lo stesso senso della roccia sopra la quale si costruirà la Chiesa. Il testo di Matteo sulla professione di fede di Pietro ci mette davanti  all’umano e al divino. Il centro è sempre Gesù, Figlio di Dio. La professione di fede ha un aspetto umano, cioè, è fatta da Pietro ma ha anche un aspetto Divino, poiché avviene solo per rivelazione del Padre. Per questo, neppure la forza del male potrà distruggere la Chiesa che si edifica sulla professione di fede. Come nell’Incarnazione, Dio non  esime dal lato umano della vita cristiana, anche se marcata dalla fragilità. Pietro dopo l’Ascensione di Gesù al Cielo riceve la funzione di stare al posto di Gesù per la visibilità del potere di servire la Salvezza. Gesù ha le chiavi, cioè il potere. Lui lo delega al discepolo. Legare o slegare indica il potere. Dio desidera contare su di noi. Questo ministero suppone anche il dono dello Spirito per esecitarlo dipendentemente da Gesù. Il Signore cambia il nome di Simone, in Pietro, per indicare la proprietà come si fa con uno schiavo:  “Tu sei Simone, Figlio di Giovanni, ti chiamerai Pietro, che significa Pietra” (Gv 1,42). Il potere di proclamare la fede e aprire il tesoro di Dio compete a tutto il popolo di Dio che partecipa alla costruzione: “Come pietre vive, costituite voi stessi in un edificio spirituale” (1 Pt 2,5). C’è  in questo modo, unione tra Pietro e il popolo di Dio

Pietra fondamentale

Pietro è dichiarato pietra sopra la quale si edificherà la Chiesa. La pietra è la professione di fede, fatta concretamente da una persona alla quale è affidato un ministero: “Tu sei Pietro e sopra questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa” (Mt 16,18). Allo stesso modo, una persona di fede incrollabile, dentro i limiti umani, costituisce una pietra angolare, che sostiene la casa di Dio, la Chiesa viva. Dove la fede è indebolita dalla mancanza di una vera conversione, la comunità non si stabilisce nè diventa una realizzazione della Chiesa di Dio. Possiamo  solo sperare che molti uomini e donne desiderino essere queste pietre angolari sicure e che restino ferme nella Chiesa e nella società. La carenza di queste persone oneste e dalla consistenza spirituale è un male che incide molto. Le persone sono grandi perchè si pongono a servizio. La bellezza del servizio di Pietro nella continuazione della storia non sta nel potere che viene acquisito, ma nella diversità delle persone. Quando si dice che è lo Spirito che sceglie il Papa, abbiamo a che fare con la differenza, voluta dallo Spirito.  Il Papa non è buono solo perchè non la pensa come noi. A noi compete udire lo Spirito.

Conoscere Dio

Paolo ci mostra la sua fede nella Trinità: “O profondità della ricchezza, della sapienza e della conoscenza di Dio! Quanto insondabili sono i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie”. (Rm 11,33). Nella nostra fragilità abbiamo a che fare con i misteri di Dio. È difficile comprendere il nostro legame con Dio. Se ci accontentiamo solo delle devozioni, resteremo impoveriti.  Se ricerchiamo un dialogo più profondo con Dio, ci sentiamo fragili e pieni di difficoltà. Dio vuole stare in comunione con noi e lo fa con intensità. A noi spetta accogliere questa bontà che ci spinge a desiderare di più. È come quando  ci immergiamo, siamo circondati dall’acqua e non vediamo i bordi. Siamo avvolti!

Letture: Isaia 22,19-23; Salmo 137;Rom. 11,33-36; Matteo 16,13-20