Omelia 18^ Dom. T.O. - 3.8.2014



Ci sono due alimenti: uno che riempie lo stomaco , e Dio lo da con abbondanza; l’altro che riempie i cuori , e questo è molto più abbondante. Gesù è vicino ad ogni persona che lo invoca. Il fine del miracolo della moltiplicazione dei pani è : la condivisione


nº 1358

Omelia 18^ Domenica T.O.

(03.08.14)

Pe. Luiz Carlos de Oliveira

Redentorista

Voi stessi date loro da mangiare

Fu pieno di compassione

La compassione di Gesù è espressione piena per comprendere la sua persona e la sua missione. È anche un modello pastorale fecondo per assumere la missione che Lui stesso ci dà. Il miracolo della moltiplicazione esprime questa realtà. Dio nell’Antico Testamento si rivela come misericordia e compassione. Isaia scrive per confortare il popolo nelle sue sofferenze lungo il cammino verso la terra di Israele dopo l’esilio. C’erano difficolta e disperazione. Così ci insegna che Dio mantiene le promesse fatte. Più che un bene materiale il profeta indica che la soluzione sta nel Signore: “Porgete l’orecchio e venite a me,ascoltate e vivrete.” (Is 55,3). Gesù incontra la stessa situazione. Il popolo Lo cercava perché aveva bisogno di vita e aveva sete di Dio. Il miracolo della moltiplicazione dei pani è segnale della redenzione che è per tutti e abbondante. La compassione era l’esperienza che il popolo aveva di Dio e così preghiamo nel salmo: “Misericordioso e pietoso è il Signore, lento all’ira e grande nell’amore. Buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature. ... tu dai loro il cibo a tempo opportuno. Tu apri la tua mano e sazi il desiderio di ogni vivente. (Sl 144,8-9.15-16). Gesù nel dire voi stessi date loro da mangiare, ci sta consegnando una missione. Dio farà miracoli attraverso coloro che sono mossi dalla stessa compassione. Compassione non è sinonimo di sentimento di pietà, ma è l’attitudine che risolve la situazione. La parabola del buon samaritano che da assistenza completa all’uomo è realizzata da Gesù che è il samaritano che ha assunto i nostri dolori. Coloro che sperano in Dio avranno le soluzioni ai loro problemi quando incontreranno coloro che vivono il Vangelo di Gesù veramente. L’uomo di oggi può morire di fame pur vivendo nella sazietà perchè non ha fame di Dio nè compassione per coloro che soffrono. Dare l’elemosina per tacitare la coscienza e godere della propria libertà non è il progetto di compassione di Gesù. Non è la carità. È necessario cercare la soluzione.

Tutti sperano in Te

La celebrazione di oggi è un grido di angoscia. Dio è la risposta. Egli non confonde. Gesù è la risposta di Dio a questo dolore. Noi siamo stati messi, per la fede in Gesù, come risposta alle necessità di milioni di persone. C’è sofferenza infinita da ogni parte. Purtroppo invece chiudiamo il nostro ascolto per le nostre piccole cose. A partire dal momento in cui accogliamo la fede “niente sarà capace di separarci dall’amore di Dio per noi, manifestato in Cristo Gesù , nostro Signore” (Rm 8,9). La Parola di Dio sarà la guida per andare al di là della pura azione sociale per seguire il progetto di Gesù, come leggiamo nell’acclamazione al Vangelo: “l’uomo non vive di solo pane, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio” (Mt 4,4b). Non sarà con grandi progetti che daremo la soluzione, ma con gesti che nascono dall’amore a Cristo. Non basta la fede, c’è bisogno dell’amore che la giustifica.

Niente ci separerà dall’amore di Cristo

Come nella parabola del seminatore, mettiamo molti ostacoli alla germinazione della Parola in noi. Chi consegna la propria vita a Cristo e al suo Vangelo, ha la capacità di fare grandi cose per il Regno. La grandezza si misura dall’amore che abbiamo. I piccoli gesti sono come i piccoli chicchi che formano grandi cumuli. La forza sarà maggiore quando uniti in comunità camminiamo nella stessa direzione. Non si tratta di fare grandi cose, ma dell’unione di tutti nell’amore di Cristo che supera ogni ostacolo e sopporta le avversità. Nel celebrare l’Eucaristia realizziamo questa verità. Orientati dalla Parola costruiamo l’unione con i nostri piccoli gesti. Il Regno di Dio cresce.


Letture Isaia 55,1-3;Salmo 144;Rom.8,35.37-39; Matteo14,13-21



 
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