Omelia Festa di S. Pietro e S. Paolo 2014



Due apostoli tanto differenti ma che seppero vivere nell’unità anche pensando diversamente. Seppero uscire da loro stessi, dai loro concetti, dai principi  tradizionali del giudaismo  per assumere la Sapienza dello Spirito dato da Gesù.

nº 1348
OmeliaFesta di S. Pietro e S. Paolo

(29.06.14)

Pe. Luiz Carlos de Oliveira

Redentorista

“Un abbraccio nello Spirito Santo

Sapienza di colui che crede

 

Celebriamo la festa dei 2 apostoli Pietro e Paolo. La liturgia insiste sulla loro differente missione e nell’ unione, come diciamo nel prefazio: “Tu hai voluto unire in gioiosa fraternità  i due santi apostoli: Pietro, che per primo confessò la fede nel Cristo, Paolo, che illuminò le profondità del mistero; il pescatore di Galilea, che costituì la prima comunità con i giusti di Israele, il maestro e dottore, che annunziò la salvezza a tutte le genti. Così, con diversi doni, hanno edificato l'unica Chiesa, e associati nella venerazione del popolo cristiano condividono la stessa corona di gloriaâ€.  Questa unità nella diversità appare chiara nel Concilio di Gerusalemme quando decisero di non imporre la legge giudaica ai pagani convertiti alla fede. La professione della fede di Pietro,  che gli fu rivelata dal Padre, diventa pietra angolare della fede della Chiesa (Mt 16, 17-18). Paolo combatte per la fede fino ad essere sacrificato per Cristo. Vivono la fede fermi nel Signore che sentono sempre al loro fianco (2 Tm 4-17). Egli li rende capaci di dare una direzione alla Chiesa. Pietro con le chiavi del servizio, non del potere,  apre per i giudei e i pagani convertiti,  le vastità del Regno di Dio. Seppero uscire da se, dai loro concetti, dai loro principi  tradizionali del giudaismo  per assumere la Sapienza dello Spirito dato da Gesù. Anche oggi ci sono divisioni, e più che nelle dottrina, queste stanno nelle tradizioni, nelle culture e nelle persone. Ciò che divide la Chiesa di Cristo è molto meno di quello che la unisce. Si parla della tunica di Cristo fatta a pezzi, ma questa è simbolo della sposa di Cristo, adorna per l’incontro con lo Sposo. Con la sapienza della fede e dell’amore, potremo tornare alla unità nella diversità

 

Imparando da Pietro e Paolo

 

Gesù promette di dare le chiavi del Regno dei Cieli.  Pietro non è stato assunto come portinaio del Cielo, come si dice nella tradizione popolare. Egli è stato abilitato ad aprire il Cielo a tutti coloro che accetteranno il Vangelo di Gesù. Pietro ha avuto la capacità di rimanere fedele alla fede dei suoi padri e di lasciare da parte le “tradizioni umane†che limitavano la missione universale del popolo d’Israele. La Chiesa  avrà sempre difficoltà, perchè è fatta di gente santa e peccatrice. Imparare dai due apostoli è avere la capacità di convertirsi anche nel modo di pensare e di incamminarsi nella direzione del Vangelo sempre nuovo. La fede è pietra angolare non struttura sociale. Essa deve essere sempre purificata. P. Victor Coelho, redentorista, servo di Dio, diceva che la Chiesa non è di bronzo, perchè arrugginisce. È un albero che ha bisogno di un tronco fermo e rami nuovi che la facciano crescere e fortificare. I nuovi germogli possono seccare e cadere, ma senza di essi l’albero non cresce. La Chiesa ha bisogno anche della mano di Paolo. Egli ha richiamato l’attenzione di Pietro davanti a tutti, come si legge in Galati (2, 11-14). Chi dirige la Chiesa ha bisogno di ascoltare, perchè possiamo sbagliare

 

Pensare con la Chiesa

 

Celebrando Cristo nei suoi due Apostoli, noi chiediamo la loro intercessione affinché diventiamo capaci di vivere i loro insegnamenti. La celebrazione è sempre in relazione con la Verità. Possiamo imparare che la Chiesa cresce nella fede per l’azione dello Spirito Santo che anima i cuori. Cresce anche con l’apertura alle nuove necessità della evangelizzazione. Poche verità ma eterne. Ciò che è umano può essere rinnovato per il bene della propria Chiesa.  La tradizione ha valore in quanto fortifica la Tradizione della fede e non delle ideologie. Il rinnovamento è buono quando invita la Chiesa a purificarsi dalle macchie e rughe (Ef 5, 25-27). Ella si purifica quando si impegna nel dar una vita degna a tutte le persone che soffrono. La carità purifica.

 

Letture: Atti 12,1-11; Salmo 33; 2 Tm 4,6-8.17-18;Matteo 16,13-19.


 
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