nº 1339

Articolo

Pe. Luiz Carlos de Oliveira

Redentorista

“E  dopo la Risurrezione?”

1423. lo Spirito e l’uomo

Per presentare i grandi avvenimenti della Storia della Salvezza, gli evangelisti usarono poche parole come, per esempio, alla nascita di Gesù; “E lei diede alla luce il suo Figlio primogenito, Lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia” (Lc 2,7).  Un piccolo versetto per raccontare il momento più grande di tutti i tempi: la nascita di Dio come Uomo. Parlando della sua morte, poi dicono: “Gesù diede un forte grido e spirò” (Mt 27,50). Dopo la sua risurrezione : “apparve loro per il tempo di 40 giorni, parlando del Regno di Dio”, e anche: “Gesù si mostrò vivo dopo la sua passione con numerose e indiscutibili prove” (At 1,3). I testi furono scritti dopo essere stati vissuti e sono sempre aperti ad una comprensione migliore. Abbiamo la certezza: Egli è vivo, e si manifestò ai discepoli per diverse volte. Luca insiste che le prove della sua presenza viva furono numerose e indiscutibili.  Ci domandiamo: come sarebbe stata la vita dei cristiani se non avesssero avuto anche per iscritto il Nuovo Testamento, senza nessuna scrittura e così poche indicazioni su come avrebbe dovuto essere la loro vita? Fu per la creatività della fede illuminata dallo Spirito. Anche oggi il popolo di Dio vive molto di questa creatività. Resta ancora sostenuto dallo Spirito che non è dato solo ai ministri ordinati. Esso è dato anche a tutto il popolo. I discepoli furono capaci di orientarsi a partire dalla vita vissuta con Gesù. Comprendiamo l’Antico Testamento leggendolo a partire da Gesù. Dopo l’esperienza della Risurrezione, furono capaci di comprendere le profezie che lo riguardavano. In verità, tutto l’Antico Testamento aveva un’unica direzione: Il Figlio di Dio incarnato. È stato un lungo cammino di comprensione che si riassume in poche parole. Questi uomini,  nonostante la semplicità, avevano la forza dello Spirito.

1424 la pesca e il pesce

È interessante vedere come la pesca e il pesce sono presenti in questi momenti dopo la Risurrezione. Gesù, per mostrare che era veramente vivo e non un fantasma chiese che gli dessero qualcosa da mangiare, poichè un fantasma non mangia: “Avete qualcosa da mangiare?gli portarono un pezzo di pesce arrostito. Lo prese e lo mangiò davanti a loro” (Lc 24, 41-42). Se la pesca abbondante è simbolo della predicazione nel nome di Gesù, la parola pesce è simbolo del contenuto della predicazione. Pesce in greco ι҆χϑύς è un monogramma. Prendendo ciascuna lettera separatamente abbiamo le iniziali (in greco) della frase: Jesus Cristo di Dio Figlio Salvatore. È lo stesso tema che abbiamo nella pesca miracolosa quando i discepoli tornarono a pescare e a lanciare le reti nel nome di Gesù (Gv 21,14). Lì è Gesù che serve loro del pane e del pesce. Questa è stata la predicazione degli apostoli: “Dio ha costituito Signore e Cristo, questo Gesù che avete crocifisso” (At 2,36). Questo simbolo è presente nelle lapidi delle catacombe per identificare le tombe cristiane. Fino ad oggi rimane nell’arte della Chiesa.

1425. Il tempo e la Verità

Il periodo dopo la Risurrezione  non fu un tempo vuoto, visto che non c’erano nè testi dei vangeli nè epistole. Ma era  il tempo di vivere la Verità che era Gesù e di far memoria della sua vita e delle sue parole, guidati dallo Spirito Santo: “Egli vi insegnerà tutto e vi ricorderà ogni cosa di quello che io vi ho detto” (Gv 14,26)... Egli vi condurrà alla verità tutta intera (Gv 16,13) ... Egli darà testimonianza di me e anche voi mi darete testimonianza perchè siete stati con me dall’inizio” (Gv 15,26).  La fede trasmessa è quella che chiamiamo la Tradizione. La Verità è assistita dallo Spirito Santo. La comunità ha fatto prima l’esperienza della fede e dopo l’ha messa per iscritto. Per questo la Tradizione è anche regola della fede, non solo la Scrittura.